Capitolo 26

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NEYTAN'S POV.

Sono un po' dispiaciuto che questo weekend sia finito così presto, anche se devo dire che sono ancora scosso dopo quello che è successo alla piccola Desy. Non so come andranno le cose tra di noi, ma spero tanto che non resteremo solo amici, solo al pensiero di non poter toccare di nuovo quelle splendide labbra esco fuori di testa.

Il viaggio di ritorno è molto silenzioso e più aumenta il silenzio, più diventa assordante. Continua a guardare fuori da quel finestrino con un'aria molto malinconica e triste, non so perché la vita sia stata così ingiusta con lei, dopo quello che mi ha raccontato non riesco proprio a capire come faccia ad essere così forte ma allo stesso momento così dannatamente fragile. Faccio un gran respiro per cacciare via quell'immagine di lei a terra terrorizzata su quel pavimento dei Witter, tremante come una foglia.

«Ehi Desy tutto bene? Desy ehi...» mi giro verso di lei senza ricevere risposta.
«Piccola cos'hai?»
Cazzo perché non mi risponde?
«Desyrè cosa c'è? Mi stai spaventando.» dico fermandomi di getto in un autogrill. Sono terrorizzato, come è possibile che continua a guardare fuori da quel fottuto finestrino senza avermi sentito. Le mie mani afferrano le sue piccole spalle scuotendola con forza.
«Desy rispondimi ti prego!»

Quando i suoi occhi spenti raggiungono i miei, resto impietrito da quell'immagine, la mia bocca si è bloccata e non riesco più a parlare. I miei occhi rimangono nei suoi facendomi vedere il suo dolore, la sua tristezza, le sue paure, le sue oscurità. I suoi occhi si riempiono di lacrime dandole una piccola luce che poco prima non vedevo.
«Neytan...» si risveglia da quell'incubo in cui era incastrata. Le sue gambe sono attorcigliate attorno ai miei fianchi, e il suo corpo è nelle mie braccia, continua a piangere tenendomi forte come se non volesse cadere nel vuoto.

«Sì Desy tranquilla.» le dico accarezzandole i capelli.
«Sono qui, non ti lascio sono qui!» restiamo in quella posizione per cinque minuti circa senza mai lasciarci. Quando mi accorgo che il suo respiro è tornato alla normalità il mio corpo si rilassa e riesco a godermi quell'abbraccio così intimo.
Mi ero abituato all'odore dei suoi capelli, così tanto che quando lei si è staccata da me mi sono sentito mancare l'aria.

«Va tutto bene?»
«Sì Neyt ora va meglio.»
Continuo a fissare i suoi occhi pregando Dio di farmi vedere solo il suo splendido smeraldo. Avvicino la mano al suo viso e con il pollice le asciugo le lacrime cadute, la sua mano raggiunge la mia accarezzandola. Scendo sulle sue labbra, disegnandone il contorno. Dio santo è sempre più bella. E i suoi occhi... saranno state le lacrime a far sì che diventassero ancora più belli di quelli che già non fossero, non so se riuscirò a resistere ma voglio baciarla, voglio sentirla di nuovo mia.

Lo voglio con tutto me stesso.
«No Desy ti prego non farlo, così mi ammazzi.» dico con voce molto bassa. Continua a fissarmi fregandosi di quello che le ho appena detto, e continuando a mordicchiarsi il labbro. Ormai non resisto, morirò se non la bacio subito.

DESYRÈ'S POV.

È così bello stare tra le braccia di Neytan, non vorrei proprio lasciare il suo corpo. Non mi sono mai sentita così al sicuro con nessun altro in vita mia. Continua a guardarmi e a toccare le mie labbra, non so se riuscirò a resistere. Mi sembrano anni che non lo bacio. Sì è vero ci siamo già baciati per quel gioco  ma è durato così poco che non ho avuto nemmeno il tempo di assaporarlo bene.

Sono così nervosa che Neyt mi ha sussurrato qualcosa che non sono riuscita a capire; uffa io e i miei viaggi mentali!
«Cosa Neyt?» chiedo con veemenza.
«Desy se continui così non riesco a non reagire.»
«Così come? Non capisco. E poi reagire a cosa?»
Mi guarda con un sorriso stampato su quel bel faccino come se volesse uccidermi.
«Dai non fare l'ingenua hai capito, lo fai apposta, sai che effetto hai su di me.»
L'aria si è alleggerita cacciando via tutti quei brutti pensieri che mi giravano nella testa, e questo grazie a Neyt. Non riesco ancora a capire perché abbia fatto quella cosa a Stive, da quello che mi ha raccontato Stive sembra che Neyt sia un'altra persona.

I suoi occhi continuano a fissarmi e la sua mano continua ad accarezzarmi facendomi abbassare di continuo la testa di lato seguendola per sentire più forte il suo tocco che mi provoca brividi lungo la schiena. Quando sto per alzarmi dalle sue gambe per smettere di essere torturata di piacere, mi blocca il viso con le sue mani calde...
«No piccola ora non vai da nessuna parte!»

Le sue labbra finalmente sono sulle mie, la sua lingua non aspetta altro che l'accesso che io gli do subito senza esitare. In questo bacio c'è passione, desiderio, è tutto così... magico. Il suo sapore è così dolce, ma anche un po' aspro, tale da non voler smettere di assaporarlo. Man mano il bacio diventa più passionale, più ci baciamo e più ho voglia di continuare senza mai fermarmi.

Le sue mani scendono sui miei fianchi tirandomi più vicino a lui. Il mio corpo non riesce a stare fermo sono troppo eccitata, e solo Dio sa quello che vorrei in questo preciso istante. Quando torno nella realtà mi accorgo che siamo in macchina in un autogrill, le nostre mani non riescono a trovare pace girando tra i nostri corpi.
«Neyt...» lo richiamo continuando a baciarlo e tirandogli i capelli. Lo sento mugolare.
«Neyt dai non possiamo.»
«No dai piccola perché?» rido a quello che ha appena chiesto perché mi accorgo che anche lui  come me era nel mondo dei sogni da cui non volevamo uscire in nessun modo scoprendo che anche lui era insieme a me.

Nulla Può SuccedertiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora