Capitolo 57

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Mi sono appena svegliata, e la luce fa capolino tra le tende bianche nella stanza.
Ammiro la sua bellezza , Neyt continua a dormire come un bambino. Mi fermo per assaporare questo nuovo giorno da moglie, è strano come le cose cambiano da un giorno all'altro, da oggi in poi sarà tutto diverso.

Decido di alzarmi dal letto, ma quando sto per farlo...

Oh mio Dio!

NEYTAN'S POV.

«Dove credi di andare, di prima mattina?»
Rido a quell'urlo, la blocco sotto al mio corpo, e la bacio.

È davvero stupenda già di prima mattina, i suoi occhi brillano come non mai, il suo viso è sereno, ed io sono felice solo perché lei lo è.

«Dobbiamo sbrigarci se non vogliamo perdere l'aereo.»
Continuo a baciarla.
«Non importa Desy quello può aspettare.»
La stringo forte nel baciarla, e lei si lascia trasportare da quella mia voglia che ho di lei.

«Amore dai sbrigati, i ragazzi sono già all'aeroporto!
Dannazione Neyt te lo avevo detto che facevamo tardi.»

«Dai ragazzi sbrigatevi stanno aspettando solo noi.»
«Come ci stanno aspettando?»
Desy conosce Jen, si è inventata una storia e hanno abboccato. Corriamo ma finalmente siamo dentro.

DESYRÈ'S POV.

Ho il fiato corto, non sono abituata più a questo genere di cose.
«Tu cara e dolce Jen dovrai spiegarmi stavolta che storia ti sei inventata.»

Finalmente, Hawaii.
Jen non sta nella pelle e continua a saltellare qua e là.
Appena arrivate in camera i miei occhi rimangono incantati dalla suite, è davvero bellissima. Ci sono fiori in ogni angolo della camera, una enorme vetrata che dà direttamente sul mare, ed io veramente non so se sto sognando o è tutto reale.

Decidiamo di scendere in spiaggia e mi accorgo che non c'è praticamente nessuno.

Neyt sorride al mio stupore e io non capisco il perché.
«Che hai da ridere? Io se fossi in te piangerei, siamo soli, dove sono finiti tutti gli altri?»
Neytan ride indicando con il dito dietro le mie spalle.

«Vedi quegli steccati laggiù con fiori, a cento metri da noi?»
«Sì che li vedo, non sono cieca.»
«Beh lì è dove stanno tutti, questa spiaggia che vedi è tutta nostra, fa parte della suite. Così potremo rilassarci e fare tante altre cose, senza essere disturbati da nessuno.»

Adoro quando fa quello sguardo malizioso. Si avvicina con passo docile, e mi prende come un sacco di patate per buttarmi in acqua.

«Neyt giuro che se ti prendo sei un uomo morto.» ride e questo mi fa incavolare ancora di più, cerco di sistemarmi i capelli ma di lui neanche l'ombra.
Ma dove è andato? Sobbalzo di quasi due metri e mi ritrovo sulle sue spalle.
«Cazzo Neyt mi hai spaventato!» mi fa scendere e quando il suo volto è a pochi centimetri dal mio mi bacia, e da quel bacio ci abbandoniamo tra le onde del mare, lasciando che accarezzino i nostri corpi nudi.

Dopo aver passato la mattinata insieme decidiamo di raggiungere i ragazzi.

Passiamo una bellissima serata, tra cena, balli Hawaiani e tantissimo divertimento, ma quando la stanchezza inizia a farsi sentire decidiamo di ritornare nelle nostre camere.

Siamo finalmente a letto e devo dire che dopo la giornata di oggi mi sento estremamente esausta.

«Neyt! Pensavo al nostro matrimonio, quando tuo padre ci ha dato il suo regalo. Non lo abbiamo ancora aperto?»
Salto dal letto come una furia.

«Che ti prende? Perché questa reazione?»
«Ma come Neyt, abbiamo fatto una figuraccia! Non sappiamo di cosa si tratta e in più non lo abbiamo neanche ringraziato.»
Cerco tra le valige, sicuramente deve essere in una di queste. "Che figura", penso. È l'unico che ce lo ha dato di persona.
«Neytan ti sbrighi a darmi una mano?»

«Tranquilla amore sarà uno dei suoi assegni con una cifra stratosferica, solo questo riesce a fare.»

«Trovato.» urlo, facendolo saltare dalla paura.

Mi siedo al centro del letto, ma mi fermo prima di aprirlo.
Cosa ci sarà in questa scatola? La scuoto per sentirne il contenuto, guardo Neyt indifferente alla cosa.
«Te l'ho appena detto amore, un assegno di sicuro.»

Apro la scatola e al suo interno trovo un foglio e una chiave. Rimango delusa, non perché mi aspettavo un assegno figuriamoci, è solo che credevo che dopo quello che mi aveva detto sarebbe stato qualcosa di più speciale, tutto qua.
Neyt mi guarda sbalordito.
«Cos'è?»
Glielo mostro e quando lo faccio rimane pietrificato.

NEYTAN'S POV.

Leggo il contenuto del biglietto:
"Spero che ne farete buon uso.
Tantissimi auguri. Papà."

Prendo quella chiave tra le mie mani, e i ricordi mi fanno sorridere.

«Neyt, mi spieghi che sono queste chiavi?»

«È la casa in montagna.»
La guardo con ancora il sorriso sulle labbra.
«Ricordo quando io, mamma e papà ci passavamo le vacanze. È un posto magnifico Desy.» la guardo e lei è concentrata sul mio racconto.

«Me ne ero praticamente dimenticato, sono anni che non ci metto più piede, ci facevamo lunghe passeggiate insieme.

Amava quel posto, mi ripeteva sempre che è il posto preferito di mia madre. Quando dovevamo rientrare, lei si rattristiva dicendo che non voleva più tornare in città, perché quello era il posto in cui voleva restare per sempre.»
Guardo Desy e i suoi occhi sono malinconici, le accarezzo il viso e le poso un bacio sulle labbra.

«Quindi mi ci porterai?»
Sorrido per il modo in cui me lo ha chiesto.
«Sì amore mio, ormai è nostra e potremo andarci ogni volta che vorrai.»
La abbraccio forte e quando lo faccio sento il suo cuore battere più del dovuto.
«Ti piacerà di sicuro.» dico.

Purtroppo la nostra luna di miele è terminata, mi è dispiaciuto lasciare quel posto e quella stanza dopo tutto quello che abbiamo vissuto, se avessi potuto portarmela via lo avrei fatto di sicuro, avrei messo tutto in valigia.

Netytan continua a prendermi in giro per il mio broncio, promettendomi che quando avrei voluto ci saremmo sicuramente ritornati. Jen ormai dorme già da un'ora, in questi giorni non è riuscita a riposarsi nemmeno un secondo, aveva paura che si sarebbe persa qualcosa se lo avesse fatto.
Stive è davanti al suo computer, rido a quell'immagine. È davvero sfinito, cerca di scrivere del suo libro ma credo con scarsi risultati. E ogni volta che lo vedo scrivere mi chiedo cosa avrà scritto di così lungo. Rido a quei pensieri, e ripenso a tutto il nostro viaggio: di quanto sia stato stupendo passare questi momenti assieme.

Nulla Può SuccedertiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora