Sono letteralmente sbalordita. Aver sentito quello che ha appena detto Neytan mi ha resa davvero contenta. Non faccio altro che sorridere: sicuramente passerò per una fuori di testa, ma non mi importa, perché almeno una cosa la so: io piaccio a lui come lui piace a me, o almeno lo spero.
«Come hai potuto pensare che io e Stive stessimo insieme? Sì, è vero, lui è esattamente come lo hai descritto e per me è stato durissimo non "innamorarmi"» dico, ridendo all'ultima frase:
«Ma siamo solo amici, anzi, lo definisco un fratello maggiore.»NEYTAN'S POV.
Sono al settimo cielo dopo aver sentito quello che ha appena detto Desyrè:"siamo solo amici, anzi, lo definisco un fratello maggiore".
Ora come ora faccio fatica a controllarmi, vorrei prenderla e baciarla senza staccarmi da lei.
«Scusa, era ovvio che io pensassi a quello. Quella sera al locale ti teneva così stretta, sembrava avesse paura che io ti portassi via. E poi stamattina, quando sono venuto nel tuo appartamento, lui era lì. Condividete praticamente tutto. E poi, quando vi siete salutati? Dio mio, non vi staccavate più, eravate avvinghiati l'uno all'altra.» e continuiamo a ridere senza fermarci.
«Era ovvio che pensassi questo. E poi, per finire, hai visto come mi guarda? Ogni volta che ti sto vicino il suo sguardo mi dice: "amico, lei è mia, non toccarla."» dico imitando la voce di Stive, anche se più di imitare Stive sembro più stare imitando un robot.«Non è vero, Stive non ha quella voce!» esclama, facendo fatica a parlare per le risate:
«È solo protettivo, tutto qua.»Mi sento più rilassato dopo aver saputo che lei e Stive non stanno insieme. Ora finalmente posso godermi questi giorni con tranquillità, senza pensare troppo al mio modo di fare ed essere me stesso. Posso farmi conoscere per quello che sono, anche se questo mi spaventa molto. Lei non sa della mia vita passata, come io non conosco la sua. Sono stato un vero stronzo fino a pochi giorni fa, e spero solo che questo non possa ostacolare il nostro rapporto.
Ci rimettiamo in viaggio, finalmente la pioggia è cessata e lungo la strada si incominciano a vedere i primi addobbi natalizi. Noto lo sguardo di Desyrè incantato, come se non avesse mai visto tante luci in questo periodo dell'anno. All'improvviso i suoi occhi vengono sommersi dalla tristezza, e riesco a intravedere delle piccole lacrime che asciuga prima che le cadano sul viso.
«Hey, va tutto bene?»DESYRÈ'S POV.
Odio questo periodo dell'anno. Non ho mai festeggiato il Natale: la mia vita non è mai stata semplice.
Da bambina in questi periodi mi sarebbe tanto piaciuto addobbare la mia casa, avrei tanto voluto anch'io un gigantesco albero di Natale, con tante palline rosse e fiocchi di neve bianchi. Ma purtroppo io e mia madre avevamo tanti problemi a cui pensare, quindi tutto il resto passava in secondo piano, come le nostre vite private.
Però anche se quel periodo è stato il più brutto, vorrei tornarci per rivedere e riabbracciare mia madre. Mi manca così tanto. Anche solo a pensarci incomincio a tremare e ad avere una paura infernale. Sento la mano di Neytan appoggiarsi sulla mia gamba.
Non riesco a parlare per il nodo alla gola che si è formato ai pensieri che mi giravano nella testa. Riesco solo a far cenno con il capo, cercando di rassicurarlo con lo sguardo. Cerca di tranquillizzarmi ma mi è un po' difficile.
Man mano il mio corpo si tranquillizza e solo dopo mi accorgo che la sua mano è intrecciata alla mia, trasmettendomi la sua totale tranquillità.Finalmente posso farmi un bagno caldo e cercare di rilassarmi un po'.
Siamo appena arrivati in albergo e non ho mai visto una stanza così lussuosa. È grande dieci volte più del il mio appartamento. Il bagno dispone di una grandissima vasca, che a dire il vero sembra più una piscina. Il letto poi, Dio mio, è fantastico.
Adoro questa stanza, se fosse per me non me ne andrei più, e più mi guardo intorno più rimango affascinata da tutto questo lusso.NEYTAN'S POV.
Dopo essermi fatto una doccia ed essermi tolto quei panni da lavoro mi sento più libero. Sono agitatissimo al pensiero che lei sia a due passi da me, e se solo lo avessi saputo avrei prenotato io la stanza, sicuramente non avrei preso una camera comunicante. Chissà cosa starà facendo tutta sola. Mi avvicino alla porta che ci divide cercando di sentire qualcosa. Mi faccio coraggio e busso ma senza avere risposta. Ci riprovo ma niente. Dopo poco la sento parlare con qualcuno. Con chi starà parlando? E poi cos'ha da ridere così tanto? Non riesco a non bussare ancora, e questa volta se non mi apre giuro che sfondo tutto ed entro. Anzi no, io entro e basta.
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Nulla Può Succederti
RomanceNeytan Carter, un ragazzo dalle mille sfaccettature. Il classico figlio di puttana, nasconde una gran voglia di amare e di essere amato. Il suo modo di fare non è dei migliori: vive con una famiglia molto ricca ma distante, che non gli ha insegnato...