Oggi è una di quelle giornate in cui non mi va proprio di uscire, visto il brutto tempo che c'è fuori. Ormai l'inverno è arrivato e fa un freddo bestiale, tant'è che non riesco ad avere nemmeno il coraggio di allontanarmi da questo splendido piumone che coccola tutto il mio corpo.
A dire il vero è anche uno di quei giorni no. Questo tempo mi mette una malinconia dentro che mi fa arrabbiare con il mondo intero.
«Buongiorno dormigliona, dormito bene? Come mai questa faccia? Ah, capisco, oggi è un giorno no, non è vero?»
«Buongiorno Stive.», e gli faccio il broncio nascondendomi sotto le coperte.«No Stive oggi non è giornata, sono di cattivo umore e non voglio uscire da questo letto.» gli dico coprendomi il viso.
Lo sento ridere e questo mi insospettisce: sicuramente starà tramando qualcosa. Lo conosco bene, e quando ride senza dire una parola è un brutto segno.
«Stive?», lo chiamo rimanendo nascosta sotto al mio caldo piumone. Non lo sento più, ma riesco ancora a percepire il peso del suo corpo seduto di fianco al mio. Quando mi sposto la coperta dal viso lo guardo, e subito noto quella sua aria da furbetto, quella di chi sta per fare qualcosa che adoro ma che allo stesso tempo odio.«No ti prego oggi no!»
«Ormai è troppo tardi piccola dormigliona.»
Il mio corpo si muove velocemente per sfuggire al suo corpo pesante. Continua a solleticarmi, tanto da farmi rimanere senza fiato dalle risate.
«Basta Stive, ti prego!», gli urlo, ma lui continua, ed io non smetto di ridere.
Sono ancora frastornata dalle risate quando di ricompormi e mettermi comoda visto che mi ha appena portato la colazione a letto.È proprio fantastico averlo conosciuto. Qualunque donna si innamorerebbe di lui. È gentile, affettuoso, premuroso ed è anche un figo.
Oggi non mi va proprio di andare a lavoro, anche perché da quando mi ha visto in quel locale con Stive, Neytan non mi degna più neppure di uno sguardo. Vorrei proprio capire il perché.
Il telefono squilla, interrompendo i miei pensieri. Chi sarà a quest'ora del mattino?
«Pronto? Sì sono io, ok arrivo subito.»
Uffa proprio non ci voleva!
«Chi era?», mi chiede Stive.
«Era la segretaria di Neytan, devo andare prima in ufficio perché c'è una riunione urgente e mi stanno aspettando.»Arrivo in ufficio il più veloce possibile, e subito vengo chiamata dalla Signorina Milton.
«Come mai questa riunione? Non ne sapevo niente!», le chiedo.
«Non ne so niente neppure io, ha deciso tutto il Signor Carter!», mi risponde spaesata.
Faccio un gran respiro prima di entrare.JOSHUA'S POV.
«Buongiorno Signorina Tomas, prego si accomodi, stavamo aspettando proprio lei.» le dico indicando la sedia.
«Mi scusi se l'ho fatta chiamare per venire prima, ma come stavo dicendo poco fa un cliente molto importante ha chiamato la nostra azienda per ricevere la nostra assistenza per delle pratiche molto complicate da svolgere, e siccome lei in questo campo è molto brava, anzi, la migliore, l'ho fatta convocare per darle quest'incarico, sperando che non mi deluda. Ora però devo proprio andare, ho un'altra commissione da svolgere: mio figlio Neytan le spiegherà meglio. Ah dimenticavo, se ne torni a casa per prepararsi perché tra poche ore dovrete partire per il Canada, buon lavoro.»«Che significa partire insieme per il Canada?! Papà scusami, ma quando avevi intenzione di dirmi che in questo affare sarei stato coinvolto anche io? E poi partire? Ma sei matto?! Io non posso, ho altri impegni! Non puoi giostrare la mia vita senza parlarne prima con me.»
«Neytan, non mi va di fare una discussione nel bel mezzo di una riunione. Questo è il tuo lavoro, tu e la Signorina Tomas siete i migliori. Quindi sbrigati che dovete partire tra meno di 2 ore! Ora scusami ma devo andare.»NEYTAN'S POV.
Dannazione quando fa così lo ammazzerei!
Quando mi giro per tornare al mio posto mi accorgo di essere osservato da quei meravigliosi occhi. Dio quanto è bella.
Senza accorgercene siamo rimasti praticamente soli. Continuo a fissarla senza ancora capire perché mi faccia questo strano effetto.
Quando sto per avvicinarmi noto rabbia nei miei confronti, e questo mi fa un male terribile. Non volevo dire quelle cose ma per come sono fatto io è meglio tenerla alla larga, anche perché di tutto questo Stive non ne sarà così contento.«Allora Desyrè, a che ora vengo a prenderti?», le chiedo in modo indifferente.
«Senti Neytan, non c'è bisogno di fare il carino dopo quello che hai detto poco fa a tuo padre ok? Quindi tranquillo, facciamo questa cosa ognuno per la sua strada. E poi se avessi saputo che la mia presenza ti avrebbe creato così tanto disagio, avrei detto io a tuo padre che non si sarebbe fatto niente! Questo è lavoro Neytan, e come ha detto poco fa tuo padre è un cliente importante, tu dovresti esserne solo felice per la tua azienda, no? Ora scusami ma devo andare a preparare le valigie, non ho tempo da perdere.»
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Nulla Può Succederti
RomanceNeytan Carter, un ragazzo dalle mille sfaccettature. Il classico figlio di puttana, nasconde una gran voglia di amare e di essere amato. Il suo modo di fare non è dei migliori: vive con una famiglia molto ricca ma distante, che non gli ha insegnato...