«Desy ti prego sto impazzendo, chi sono questi figli di puttana, che razza di animali sono? Uccidere una donna davanti alla propria bambina! E poi come cazzo ti hanno trovata qui in America, io posso aiutarti e prendere questi bastardi che ti perseguitano, giuro su Dio che li ammazzo.»
Sento il panico nella voce di Neytan, so che per lui è difficile comprendere il tutto ma almeno cerca di farlo nel migliori dei modi.
«Non puoi. So che per te è strano tutto questo perché loro...» prendo coraggio, mi sforzo nel trovare le giuste parole ma fallisco.
«Non puoi Neytan perché loro sono anime, anime cattive.»Vedo Neytan ancora più confuso di quanto non lo fosse già. Lo guardo nella speranza che lui ascolti quello che dico.
«Sì Neyt "loro" sono anime cattive che sono rimaste intrappolate su questa terra. Lo so che può sembrare assurdo tutto questo, e se ti stai chiedendo come sia possibile tutto questo non farlo perché anch'io non so darmi una spiegazione.Posso solo dirti che non tutti possono percepirli e vederli.» dico con un sorriso amaro sulle labbra.
«In questo sono proprio come mia madre, so che per te è difficile credere a tutto quello che ti ho appena detto, beh chi ci riuscirebbe? Ma questa è la verità. Mi dispiace credimi, non avrei voluto che accadesse di nuovo, specialmente qui e con te.Non ho mai raccontato a nessuno tutto questo e credimi avrei evitato se avessi potuto ma tu non ti saresti fermato alle apparenze, e se ti avessi mentito riguardo al collo non mi avresti creduto, e sai perché? Perché sei esattamente come me: un avvocato, "il migliore". Avresti indagato e alla fine il tuo cervello sarebbe andato a pezzi, credimi ne so qualcosa. Ora posso dire che sono più tranquilla, quello che è successo è stato atroce ma dopo stamattina ho capito forse qual è il mio scopo. Quel bambino lo voglio aiutare, anzi devo. Questa volta non permetterò che qualcun altro passi quello che ho passato io, credimi Neyt quel bambino c'era, io l'ho visto. Anche se ti è difficile credermi ma c'era ed io lo aiuterò.»
Sono passate un paio d'ore dopo il mio racconto a Neytan, lui non mi ha lasciato un secondo da sola, lo vedo lì seduto a quella scrivania con il suo pc tra le mani, che starà facendo? È un bel po' che non mi rivolge la parola, certo dopo quello che gli ho detto chi lo avrebbe fatto.
Faccio un grande sbuffo con la bocca cercando di fargli sentire che mi sto annoiando.
«Questo film è una vera palla.»
Ma fallisco, non dà segni di vita.
«Ehi la smetti di lavorare? Guarda che lavorare troppo ti danneggia il cervello, e tu caro Neyt già ce l'hai danneggiato abbastanza.» dico ridendo per sdrammatizzare.A quelle mie parole non batte ciglio, continua come se io non ci fossi, ma che gli prende?
Mi avvicino per dare una sbirciatina e quando sono quasi arrivata lui chiude il suo portatile e si gira con un'aria stanca e confusa.
«Ehi ma che ti prende? Stai bene?»
«Sì scusami Desy, sì sto bene, a te il dolore è passato?»
«Sì va meglio dopo la pomata che mi hai messo grazie, cosa stavi facendo al pc?»
«Nulla di importante tranquilla, è che dovevo finire di chiudere delle pratiche di lavoro nulla di che. Allora piccola ti va di mangiare qualcosa?»
Faccio una smorfia con la bocca facendogli capire quanto mi scoccia essere chiamata piccola.
«Dimmi una cosa Neyt, come devo fartelo capire che non mi devi chiamare piccola?»
«Semplice, non farmelo capire perché io ti chiamerò sempre così.» risponde facendomi un occhiolino.
«Ma dai io e te non siamo fidanzati solo le coppie innamorate lo fanno!»
«Hai ragione Desy io e te non stiamo insieme ma un giorno lo saremo e prima che quel giorno arrivi tu sarai la mia piccola ok?E non fare obiezione! Che non te la accolgo. Ma niente, ok?»
Faccio un gran respiro per poi arrendermi. L'aria si è alleggerita e per fortuna sembra averla presa abbastanza bene, almeno credo.
«Ok ci rinuncio, contento tu! Allora dove mi porti a cena?»
«Tu metti qualcosa di elegante poi il resto ci penso io!»
Mi incammino per andare in bagno a farmi una doccia, arrivati alla porta mi giro verso di lui e lo guardo, ma non ho il coraggio di chiedere. Lui con aria da vero stronzo mi sorride.
«Piccola vai tranquilla io aspetto qui, non ti lascio sola.» gli sorrido e raggiungo il bagno.Sono quasi pronta, dopo avermi fatto una doccia ed essermi asciugata i capelli preparo il mio vestito sul letto, a Neytan gli ho dato via di fuga dopo avermi scortata, voleva morire quando sono uscita dal bagno con il mini accappatoio, temevo che non si sarebbe più ripreso. Sto ancora ridendo a quella sua espressione.
Finalmente sono pronta, guardo la mia immagine allo specchio, devo dire che questo vestito mi sta veramente da dio, più mi guardo e più sono contenta di averlo comprato.
«Wow niente male Desy, ora come faccio ad uscire da questa cazzo di stanza?» mi giro e vedo Neyt con una mano alla fronte.
«Che c'è non ti senti bene?» rido.
«Niente è solo che ora mi è difficile uscire a dire la verità, credo che me ne starò buono buono sul divano.» ridiamo come due idioti.
«Ora porta il tuo bel fondoschiena fuori da qui.»
«Ma io...»
«E no tesorino senza obbiettare ok?»
E lo prendo dalla mano tirandolo con forza fuori da quella stanza, sorridendo tra me e me.
STAI LEGGENDO
Nulla Può Succederti
RomanceNeytan Carter, un ragazzo dalle mille sfaccettature. Il classico figlio di puttana, nasconde una gran voglia di amare e di essere amato. Il suo modo di fare non è dei migliori: vive con una famiglia molto ricca ma distante, che non gli ha insegnato...