Capitolo 51

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Sono passate alcune settimane di assoluta calma. E questa cosa non mi dispiace affatto.
Sono giorni che io e Neyt siamo in cerca di una casa tutta nostra, anche se la sua non è niente male. Ma continua a ripetermi che per quella ha altri progetti.

Jennifer essendo un'Agente di Commercio, ha alcune conoscenze nel settore immobiliare e ha deciso di aiutarci a trovare la casa perfetta per noi.
Sono giorni che giriamo per le zone residenziali, e devo dire che qui i quartieri e le case non sono per niente male, ma se devo essere onesta, per come sono abituata, tutto questo per me è troppo, troppo esagerato.

Sono davvero sfinita, credevo che andare in giro a vedere case sarebbe stato divertente ma mi sbagliavo.

«Ehi piccola sei stanca?»
«Sì Neyt, non so perché tu vuoi per forza comprare casa. Anche la mia è perfetta.»
«Sì ma è piccola.»
«È meglio piccola che come quelle che abbiamo visto finora, non so perché ti sei intestardito così tanto, ma ti rendi conto che in quelle case che abbiamo visto non ci incontreremo mai? Dovrò chiamarti ogni volta per sapere in che stanza ti trovi.»

NEYTAN'S POV.

Rido per come ha esagerato la situazione, so che per lei tutto questo può essere fin troppo visto il suo passato, ma è proprio per questo che voglio darle ciò che ha sempre desiderato. Una casa in cui poter tornare sempre e viverla con serenità senza tanti spostamenti che purtroppo era costretta a fare.

«Sai oggi come oggi, mi basta quello che ho. Degli amici alla quale voglio bene, Il Signor Witter, Miss Mery, Stive, Jen, e il piccolo Snoopy.» ride al pensiero di quel batuffolo di peli che ama follemente.
«Anni fa una casa era quello che desideravo di più.
Sai? Ho sempre sognato di avere una casa con una terrazza, con una sedia a dondolo per potermi coccolare ammirando i piccoli vialetti del quartiere, con erba sempre ben curata e con tanti fiori colorati di cui poterne sentirne il profumo, e un vicino che ogni mattina mi saluta con un innaffiatore tra le mani, mentre si prende cura del suo vialetto.»
Un sorriso spunta sulle sue labbra a quella fantasia infantile.
«E un uomo che amo follemente al mio fianco, che mi tiene la mano.
So che per te può essere stupido quello che dico, ma questo è quello che io sognavo ad occhi aperti ogni singolo momento.
Oggi come oggi tutto questo è diverso perché oltre avere degli amici reali ho anche te.»
Mi guarda negli occhi e nota il mio viso illuminarsi a quel suo racconto.
«Neyt io ti ringrazio per quello che cerchi di fare davvero, ma non ce n'è alcun bisogno, erano solo fantasie di una ragazza che sognava ad occhi aperti, per darsi la voglia di continuare a vivere e lottare, e per poterci riuscire non mi restava che fantasticare. Amore ma se ci pensi bene io ho già tutto questo, e credimi sono davvero fortunata, perché non tutti lo sono stati.»

La guardo attentamente cercando di non perdermi nessun dettaglio del suo viso, di come si illumina ad ogni parola che dice. So bene quanto lei mi ami, l'attiro tra le mie braccia e le sussurro: «TI AMO ANCH'IO», e poi aggiungo «il bello deve ancora arrivare piccola peste.»

DESYRÈ'S POV.

Il lavoro mi sta davvero sfinendo in questi giorni.
Quando finalmente arrivo a casa Stive continua a lavorare sul suo libro.
«Ehy ma quando finirà? Non vedo l'ora di leggerlo e vederlo in tutte le librerie del posto.»

«Scusami non mi ero accorto del tuo arrivo.» dice massaggiandosi il collo, e sgranchendosi un po'.

«Allora quando lo finirai?»
«Desy non ti ci mettere anche tu, già sono sotto stress, spero solo di finirlo in tempo per la data accordata.
Sono letteralmente esausto!»
Si alza e prepara il caffè.
«Ne ho davvero bisogno.»

«Chiacchieriamo un po', è da tanto che non lo facciamo.»
«Infatti piccola dormigliona è vero!»
Rido dopo aver sbadigliato.
«Beh ultimamente lavoriamo troppo, dovremmo organizzarci per passare una serata come ai vecchi tempi, che ne pensi?»

«Ragazzi per quello ci sono io!»
«E tu da dove sei uscita?»
«In realtà sono entrata dalla porta ma voi siete diventati talmente vecchi da non avermi sentito arrivare.»
Lascia un bacio casto a Stive e io sorrido.
Sono davvero fatti l'uno per l'altra.

«Allora dicevamo, quando organizzeremo questa serata stratosferica?»
«Non saprei, mia madre continua a chiedermi che fine io abbia fatto visto che non ho tempo per passare nemmeno mezz'ora con lei, e tu Desy la conosci, me la farà pagare se saprà che per divertirmi con voi ho trovato il tempo.»
Ridiamo solo ad immaginare Miss Mery incavolata.

«Ho un'idea da giorni, deve venire il Signor Witter  qui in città giusto Desy?»
Annuisco.
«E potremmo organizzare una cena tranquilla dove possono aggiungersi a noi, e passare una serata in totale relax. Così si potranno conoscere e diventare amici o qualcosa di più, chi lo sa!»

«Jennifer non azzardarti a pensarlo minimamente, non troverai un ragazzo a mia madre, figuriamoci poi il Signor Witter! Solo ad immaginarlo mi vengono i brividi.»

Cerco di togliermi la scena dalla mente di quello che ha appena detto Jen.
«Dai amore perché no! Tua madre è ancora una bellissima donna!»
«Jen per cortesia la smetti, se stanotte avrò gli incubi sarà tutta colpa tua.»
Ridiamo all'espressione di Stive.

Il telefono squilla.
«Ehy Neyt! Sì amore sono a casa con Stive e Jen, ok glielo dirò!»

«Jen preparati, l'aria si fa seria.» mi guardano ed io mi prendo del tempo prima di continuare.
«Vedi non so proprio come dirtelo ma Neytan...»
«Cosa!»
«Ecco lui sta venendo qui e...»
«Desy dannazione cosa è successo?»
Anche Stive continua a guardarmi serio.
«Stasera PIZZA.»

Fanno un sospiro di sollievo.
«Questa me la pagherai, mi stavi facendo venire un infarto, cara Desyrè scappa finché sei in tempo.»

Passiamo una bellissima serata, tra risate e progetti, io rimango lì ad osservare ognuno di loro, e la mia immaginazione va oltre le mie aspettative. Lei è lì con noi dove ride ad ogni battuta di Jen, ad ogni espressione buffa di Stive. Poi si ferma e con quel suo sorriso che io amo tanto, guarda lui, il mio Neytan, perché sono certa che lo avrebbe guardato nello stesso modo in cui lo faccio io. Perché lui è perfetto così com'è, e lo amerebbe proprio come faccio io. Una lacrima scende sul mio viso, ma per una volta in tutta la mia vita, posso dire che queste sono lacrime di gioia.
So quanto abbia pregato per me e per tutto questo, e le sue preghiere sono state esaudite. Sottovoce, quando sono sicura che nessuno mi possa sentire, dico: «GRAZIE MAMMA PER TUTTO QUESTO.»

Nulla Può SuccedertiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora