NEYTAN'S POV.
Sono rimasto come un vero coglione dietro quella porta chiusa. Chi si sarebbe mai immaginato che un piccolo angelo come lei mi avrebbe messo K.O.?
Non smetto di sorridere pensando al suo bel faccino soddisfatto, Dio mio, è una vera canaglia.
Per ammazzare i miei ormoni a mille decido di farmi una doccia fredda e cerco di dormire.
Il servizio in camera non tarda ad arrivare, svegliandomi da un sonno profondo che da tempo non riuscivo più a fare da sobrio. Decido di mandare un messaggio a Desyrè avvisandola della colazione.<Messaggio da Neytan>
Buongiorno piccola peste, volevo solo avvisarti che la colazione è arrivata, e se non ti sbrighi a venire non troverai più niente.
P.s.: non sono venuto a svegliarti perché mi hai detto di non avvicinarmi più a te.😜
<Fine messaggio>Aspetto con ansia una sua risposta guardando il cellulare e sorseggiando il mio caffè.
<Messaggio da Desyrè>
Buongiorno anche a te. A dire il vero anche a me hanno portato la colazione proprio in questo momento quindi fa pure.
P.s.: quando dicevo che non dovevi più avvicinarti a me parlavo di questa notte cocco!😉
<Fine messaggio>DESYRÈ'S POV.
Non faccio che sorridere al suo modo buffo di presentarsi in camera mia dopo aver ricevuto il mio messaggio. Trascina il carrello della sua colazione facendo cadere tutto, e senza nessuna delicatezza crea un casino madornale, rovesciando il latte su tutta la moquette. Non smetto di ridere rimanendo nella mia posizione.
Lo vedo avvicinarsi al mio carrello, e vedendo il pasticcio che ha creato mi viene il voltastomaco.«Mi spiace Neytan, vedo che la tua colazione è andata, purtroppo la mia non la condivido con nessuno quindi mi sa che questa mattina rimarrai a stomaco vuoto.» Dico, trattenendo un sorriso. Finiamo di fare colazione e torniamo seri rimettendoci a lavorare. Sono agitatissima per quest'incarico e non capisco proprio il perché.
So di essere un ottimo avvocato e questo incarico per me è una passeggiata, ma continuo a non capire perché io mi senta cosi agitata.
Mi preparo curando tutto nei minimi particolari senza tralasciare nulla, sistemo le ultime carte nella mia ventiquattr'ore e aspetto Neytan alla hall.Siamo in macchina già da venti minuti in cerca della via che la signorina Milton ci ha appena inviato tramite email. Quando sento la macchina fermarsi davanti ad una grande villa rimango stupefatta.
«Dio mio.»
Lo vedo sorridere a quell'esclamazione che pensavo sarebbe rimasta nella mia mente.
«Hey è solo una casa, rilassati.»
Appena metto piede fuori dalla macchina mi immobilizzo e non riesco più a camminare. Incomincio a sudare e ad avere i brividi per tutto il corpo, sento il petto stringersi in una morsa e sento di stare per crollare. Cosa mi sta succedendo? No, ti prego, non può succedere ancora.
Vedo Neytan avvicinarsi spaventato.
«Che hai, Desy? Ti senti bene? Ti prego, rispondi!»
Cerco di respirare per farmi passare la paura.«Si Neytan, ora mi passa, tranquillo.»
Lo vedo ancora spaventato non capendo cosa mi sia preso. Cerco di farmi coraggio e cammino verso quella casa anche se so già a cosa andrò incontro, e questo mi terrorizza. Cerco di farmi coraggio ripetendomi che ciò che penso non può essere possibile qui a Los Angeles.
Entrando in quella casa Neytan non lascia la mia mano; la tiene stretta che quasi mi fa male. Mi guardo in giro cercando di capire, ma più lo faccio e più il terrore mi assale.Neytan non fa altro che ripetermi di andarcene e tornare un altro giorno, lo vedo che è preoccupato anche perché il mio colorito non è più nella norma. Per l'ennesima volta lo tranquillizzo, anche perché dopo esserci presentati con il Signor Witter, non mi sembra il caso di andarcene. Non sarebbe professionale.
Chiedo gentilmente dove sia il bagno per potermi rinfrescare, in modo da sentirmi meglio, o almeno spero. Non faccio che ripetere a me stessa di stare tranquilla, metto i polsi sotto il getto d'acqua fredda e la sensazione migliora leggermente. Mi passo le mani dietro il collo, massaggiandomi le tempie per cercare in tutti i modi di rilassarmi. Quando la mia immagine si riflette nello specchio tutto ritorna al passato, la mia mente trasmette dei flashback che non pensavo sarebbero più tornati. Il dolore, le paure, mia madre, la mia casa, tutto, tutto in un maledetto istante. I miei occhi terrorizzati si riempiono di lacrime, lacrime di una vita di dolore e sofferenza tali da impedirmi di muovermi, rimango lì ferma e quasi paralizzata a fissare la mia immagine. È tutto come era in passato, nulla è cambiato: loro sono ancora lì ad aspettarmi.
Con tutta la forza che mi rimane urlo più che mai, ma è tutto inutile; crollo sul pavimento di quella casa in quel bagno di lusso, che non avevo mai visto in tutta la mia vita.
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Nulla Può Succederti
RomanceNeytan Carter, un ragazzo dalle mille sfaccettature. Il classico figlio di puttana, nasconde una gran voglia di amare e di essere amato. Il suo modo di fare non è dei migliori: vive con una famiglia molto ricca ma distante, che non gli ha insegnato...