Capitolo 46

732 14 1
                                    

Sento una strana sensazione, mi giro e mi rigiro nel mio letto. Mi butto giù per scendere, perché non ne posso più.
Resto paralizzata all'immagine di Bred lì nella stanza, appena si accorge che Neytan sta per svegliarsi si avvicina il dito alle labbra in modo da farmi capire che non vuole che lui sappia.

«Desy dove vai torna qui!»
Mi tira per i fianchi mettendomi nelle sue braccia pesanti tanto da non farmi riuscire a muovere.
«Amore torna a dormire!»

Cerco di non svegliarlo, gli poso un bacio sulla guancia dicendo che tornerò subito. Lui si abbandona e il suo respiro torna ad essere pesante, così da farmi capire che dorme beatamente.

Faccio piano mentre mi alzo dal letto per non far svegliare Neyt, mi avvio in cucina dove trovo Bred che mi aspetta.
È davvero molto strano tutto ciò, se non sapessi che lui non vive più in questo mondo, non lo avrei mai detto perché è così reale.

Quando ero piccola mia madre cercò di accennarmi qualcosa a pensarci bene, ma non le avevo dato molta importanza perché quello che stavo passando per me era già troppo, figuriamoci se ci fosse stato altro.

Non so davvero cosa dire, lo guardo e lui guarda me.
«Ehy piccolo.» dico con voce tremante.
So che vuole sapere cosa gli succede, ma io veramente non so che dirgli, anche perché non saprei da dove cominciare. Questa cosa per me è totalmente nuova.

«Bred credimi vorrei aiutarti ma non so come.
Anch'io come te non so darmi spiegazioni su tutto questo, sai? Ero piccola come te quando mia madre morì e non ha avuto il tempo per raccontarmi cosa fare in questi momenti.»
L'ansia continua a salire, la tristezza bagna i miei occhi perché lui continua a guardarmi senza pronunciare una singola parola.

Cerco di avvicinarmi ma lui ricomincia ad indietreggiare come l'ultima volta. All'improvviso sento quella vocina sottile e dolce che le mie orecchie non avevano mai sentito uscire dalle sue labbra.
«Aiutami a scacciare via i demoni! TI PREGO.»

Sono rimasta senza parole a quel suono, ma soprattutto a quello che mi aveva implorato di fare. I miei occhi si riempiono di lacrime e il mio viso ormai è bagnato, non so se per tristezza nei suoi confronti o per come me lo aveva chiesto. Quando ormai i miei occhi sono appannati dalle lacrime lui scompare, lasciandomi sola e totalmente triste per quel suo modo infantile di pronunciare quelle parole.

Sono le 3:00 del mattino e dopo quello che è successo poco fa non so se riprenderò a dormire. Prendo il mio computer e incomincio a fare qualche ricerca, ci dovrà pur essere qualcosa che può aiutarmi qui sopra.

Continuo nelle mie ricerche bevendo il mio secondo caffè, ormai sono esausta, ma prima di spegnere il computer dico a voce alta, sperando che lui mi possa sentire: «Ti aiuterò, te lo prometto.»

Decido di rimettermi dormire, sono le 5:00 del mattino e si incominciano a vedere le prime luci dell'alba. Neyt continua a dormire, lo guardo e un sorriso compare sul mio viso. È così dannatamente bello, mi accoccolo a lui ammirando la sua espressione buffa, prendo la sua mano nella mia, la avvicino alle mie labbra per baciarla e da lì crollo in un sogno beato.

«Ho sonno, mi sono messa solo ora a letto!»
«Ma amore che dici è da ieri sera che dormi come una pera cotta, dai dormigliona alzati sennò il capo si arrabbia quando farai di nuovo tardi in ufficio.»

Lo odio quando fa così, il "capo"! Mi rigiro nel letto per posizionarmi mettendomi più comoda in modo da continuare a dormire.
Ma quando riesco a rilassarmi scatto dal letto perché mi viene in mente che ho tante cose da fare.

Mi faccio una doccia fredda così da riuscire a svegliarmi, sono le 6:00 del mattino e ho dormito praticamente un'ora.

Invio un messaggio a Jennifer chiedendole se può passare in ufficio in mattinata.

Siamo in macchina e faccio veramente fatica a stare sveglia, menomale che c'è Neytan qui sennò non sarei mai arrivata in ufficio visto il mio stato.

«Ehy piccola come mai così silenziosa?
Non è da te startene in silenzio di prima mattina, è successo qualcosa?»

«Neyt ma no che dici! È solo stanchezza.»
Devo inventarmi assolutamente qualcosa, altrimenti se ne accorgerà.

«Stanca? Ma se non hai fatto nulla tutto il giorno.» risponde ridendo e prendendosi gioco di me.

«Sì invece ho fatto Neyt! Sono andata a fare shopping ricordi? E poi ho dovuto sistemare e per colpa tua non sono riuscita a finire di farlo.»

Mi guarda, è davvero una bomba sexy. Ride per la mia espressione arrabbiata, mi avvicina a sé e mi stampa un bacio sulle labbra.
«Piccola ti prometto che da oggi in poi ti stancherai sempre di più!» ride per lo schiaffetto che gli ho appena dato sulla spalla.

«Signorina Milton più tardi dovrebbe arrivare una  carissima amica, la faccia accomodare nel mio ufficio ok?» le dico con aria molto disprezzante.

«Sì signorina Tomas, come desidera.»

Saluto Neyt con un bacio da togliergli il fiato sotto gli occhi della Signorina Milton, e lei come sempre non si lascia scappare nulla di una virgola.

«Lo sai che sei tremenda?» dice dopo aver ricevuto quel bacio. Sono ancora vicino alla sua bocca.
«Amo quando fai la gelosa, ma tranquilla amore nessuno è sexy quanto te.»
Mi strizza le natiche facendomi un occhiolino con un sorriso stampato sulle labbra, che mi fa arrossire come un peperone. E prima di entrare nel suo studio mi mima:
"TI AMO DA MORIRE".

Sento bussare alla porta, ma subito dopo essersi aperta:
«Mi scusi Signorina, la sua amica è appena arrivata.»
«Grazie Signorina Milton la faccia entrare, ah dimenticavo, non voglio essere disturbata per nessun motivo al mondo, neanche dal Signor Carter ok?»
«Sì Signorina Milton come desidera.»

All'ultima riunione che Neytan fece con lei, le disse che oltre ad essere la sua segretaria doveva essere anche la mia, e che qualsiasi, sottolineando "QUALSIASI" cosa io le ordinavo di fare lei avrebbe dovuto obbedire. Poi ovviamente dopo il mio sguardo minaccioso, aggiunse con più garbatezza che il suo stipendio si sarebbe raddoppiato.

Ovviamente mi sentii soddisfatta dopo, ma non perché io mi sentivo la padrona di questo posto, solo perché ero la fidanzata del capo. Ma anche perché a modo mio gliela facevo pagare per quello che aveva fatto a Stive e ovviamente a Neyt approfittando di lui nel periodo di merda che stava attraversando.

Nulla Può SuccedertiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora