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La sua verità, quella di Alex, mi ha scartavetrato il cuore e non posso fare a meno di pensarci. Ho lasciato una lettera sul davanzale della cucina, in cui gli ho annunciato della mia partenza per New York.

L'ho pregato di restare e viversi casa mia come d'abitudine, perché sarei tornata presto.

Gli ho scritto dell'impulso che mi ha portata a prendere questa scelta azzardata, della quale molto probabilmente mi pentirò. Ho ammesso quantomeno la forza che mi hanno dato le sue parole.

<<Come ci arrivo all'hotel in cui alloggia Luigi? Perché non ci ho pensato prima!>>

Riprendo il cellulare, dove seleziono il navigatore che con molta difficoltà mi trascina fino a quella che dovrebbe essere la mia destinazione.

In effetti l'immagine corrisponde, quindi decido di rischiare e chiedere informazioni.

<<Hello, I'm Italian, my name is Wendy and I'm Luigi Strangis' girlfriend who should be staying in this hotel. If he is in the room can I reach him?>>

Con quale pronuncia non voglio neanche pensarci, riesco a comunicare con l'addetto all'accoglienza dei clienti.

<<No problem, Mr. Strangis just got back an hour ago. Second floor, first door on the right, miss.>>

Ringrazio con il capo e mi segno il piano in cui devo cercare, decido di salire lungo le scale per colpa della mia fobia dell'ascensore. Una volta arrivata, cerco la stanza di Luigi.

Ci sono le chiavi inserite, quindi deve probabilmente averle dimenticate, data la stanchezza. Entro piano senza fiatare per rendere la sorpresa più-

<<Non è possibile.>>

Il mio è un sussurro appena percettibile, ma le urla di chiunque sia questa donna, sono soprannaturali.

Ghiaccio sul posto e per un attimo penso di aver sbagliato camera, quando sento la voce di lui.

Brutto figlio di puttana!

<<Sì! Così!>>

Rimango pietrificata, come mai prima d'ora. Mi maledico per essere venuta.

<<Luigi, vedo che la tua carriera procede alla grande. State registrando il videoclip ufficiale?>>

Che schifo.

<<Wendy, non è come sembra ti giuro! Lasciami spiegare, posso mandarla via e...>>

Mi torna in mente Alessandro, tutto ciò che mi ha offerto e che per colpa di questo traditore non ho accettato.

<<No, non ho voglia di sentirti parlare Luigi.>>

<<Aveva proprio ragione Alex, sul fatto che sei un pezzo di merda.>>

Faccio per andarmene, ma cerca di afferrarmi per il braccio.

<<Non mi toccare.>>

Io ti aspetto// Alex Wyse Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora