31

420 12 9
                                    

Oggi ero intenzionata a parlare con Luigi di quanto è successo quella notte infernale, ma proprio mentre scendevo le scale, l'ho visto uscire frettolosamente.

Non ho ben capito il motivo della sua paura per un confronto tra noi due, dato che lui porta i segni di Alex addosso. Io porto i suoi e fanno tanto male.

Ne ho approfittato per girovagare un po' per casa mia, per ispezionare ogni angolo in cui i ricordi con Alex tornano lucidi.

È tarda notte ormai, stare sola è rischioso. Luigi potrebbe rincasare e finire ciò che aveva iniziato.

Ho mandato Alex a fare una doccia, gli ho detto di riposare un po' dato che per starmi vicino ha dimenticato di prendersi cura di se stesso.

<<Chissà se alla nonna Alex sarebbe piaciuto...>>

Mentre penso a voce alta, sento qualcuno entrare in casa e buttarsi di peso sul divano. Le cose sono due: è Luigi oppure un assassino, ma sono fottuta in ogni caso.

<<Probabilmente sì, ma avrebbe preferito me solo per una questione di soldi. Perché ti fai domande a cui sai tranquillamente rispondere e ti crei tante paranoie?>>

Non ho il coraggio di voltarmi per guardarlo negli occhi. Ho il timore che ogni mio piccolo gesto potrebbe essere frainteso.

<<Perché ti stai rovinando la vita?>>

Gli chiedo di punto in cambio, maledicendomi. So che sto toccando tasti dolenti, ma niente può fermarmi.

<<Scusami?>>

Mi chiede rintontito. Spero solo non abbia bevuto, altrimenti sono nei guai.

<<Hai realizzato il tuo sogno, ti hanno scelto per fare una tournée in America. Nel frattempo ti sei costruito una famiglia. O per lo meno è questo quello che io pensavo. Ma ora hai rovinato tutto. Per quale motivo?>>

Si sistema il ciuffo disordinato, poi mi guarda. Mi scruta il viso alla ricerca di un'emozione che non c'è.

<<Da quando ti interessa qualcosa di me?>>

Per un attimo giuro di averlo visto sorridere.

<<Ti sono stata vicina per tantissimo tempo Luigi. Per quanto io voglia provare a negarlo, in passato ho provato qualcosa di molto forte per te. Ho sempre creduto in noi due insieme. E non voglio che il tuo futuro sia uno schifo.>>

Torna immediatamente serio, l'espressione di chi potrebbe uccidere chiunque. Tranne me. Lo vedo il terrore nei suoi occhi, ha paura di farmi del male.

<<Non immischiarti nella mia vita Wendy, scopati quello stronzo di Alex e lasciami in pace.>>

Alzo gli occhi al cielo, per l'ennesima volta durante la giornata.

<<Invece no, ne ho già parlato con lui. Voglio aiutarti.>>

Gli scappa una risata isterica.

<<E cosa ti ha detto, che è d'accordo e vuole darti una mano?>>

Non sto capendo e la mia espressione conferma.

<<Sì! Insomma, non è fortemente convinto ma credo sia normale.>>

Ride ancora più forte, quasi cade dal divano.

<<Pensi veramente che Alex non voglia aiutarti per quello che è successo negli ultimi mesi? Sei proprio ingenua Wendy, lasciatelo dire.>>

Non so perché ma i miei occhi si riempiono di lacrime.

<<Cosa stai dicendo Luigi?>>

Mi guarda e sorride teneramente, come se fossi una bambina indifesa.

<<Che Alex non è sempre stata la persona che vuole farti credere. Ha commesso i suoi sbagli ed io l'ho seguito da molto vicino.>>

Io ti aspetto// Alex Wyse Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora