"Hai sempre chiesto il permesso, per fare ogni cosa,
hai sempre avuto paura di dare fastidio, di fare qualcosa di sbagliato, di essere troppo noiosa, di essere antipatica a tutti.
Hai sempre pensato troppo, il tuo cervello non si fermava mai, come le tue lacrime in certe sere, quando piangevi cercando di non farti sentire da nessuno.
E tutto questo è perché hai sofferto in passato certe cose ti hanno segnato dentro, ma vai avanti comunque, anche se pensi di non esser mai abbastanza, tu vai avanti..."Afferro con prontezza la mano morbida di Alex, mi lascio trascinare verso l'entrata che mi separa dalla mia nuova famiglia.
Una famiglia che sto creando e che nessuno, oltre Alex, è mai stato in grado di promettermi.
<<Buongiorno papà, mamma.>>
Saluto tutti con un cenno del capo, insicura data la situazione imbarazzante.
I suoi genitori sono separati, ma il gesto di riunirsi per la gioia del figlio è emozionante.
<<Ciao tesoro, questa dev'essere la tua Wendy! Figlio mio è proprio un angelo mandato dal cielo, proprio come ci hai raccontato.>>
Il mio fidanzato arrossisce mentre la sorella, che ho notato solo in questo momento, peggiora la situazione. Che bella famiglia, nonostante tutto.
<<Piacere di conoscerti tesoro, non perdiamo tempo con queste stupidaggini. Piuttosto, raccontaci un po' di te.>>
Annuisco e mi siedo vicino alla sorella Antonella, bella e con grandi occhi verdi.
<<Il piacere è senz'altro tutto mio, ho sempre desiderato conoscervi.>>
Ammetto timidamente, giocando con l'anello anti ansia che porto sempre sulle dita della mano sinistra.
<<Sei proprio una stella cara, con due genitori così speciali uscirà una creatura invidiabile e purissima.>>
Le sorrido con tutto l'amore possibile, Alex ferma il mio movimento nervoso con qualche coccola tenera.
<<Posso chiederti una cosa Wendy?>>
Mi volto in direzione di Antonella, annuisco mostrandole un'espressione felice.
<<Posso sapere la verità dei fatti? Nel senso, Alex con te è dolce?>>
Capisco subito il significato nascosto nella sua domanda, tanto che scoppio in una fragorosa risata compiaciuta.
<<Probabilmente vi sembrerà strano, ma Alex è la persona più dolce che abbia mai conosciuto in tutta la vita.>>
Tutti sorridono divertiti dallo scambio di battute tra me e Antonella, ma negli occhi di Alex, in particolare, c'è una scintilla diversa.
<<Quasi dimenticavo, vi abbiamo portato una copia dell'ecografia come regalo.>>
Dico smanettando con le mani dentro lo zainetto, che stracolma di oggetti inutili.
<<Una per tutti voi, spero sia di vostro gradimento. Ho deciso di personalizzarle in base ai gusti delle persone. È tipo un porta fortuna.>>
Informo tutti leggermente imbarazzata per l'idea da bambina che ho avuto. Tutti le studiano con occhi interessati.
<<Aveva proprio ragione Alex, quando diceva che sprigionavi luce e magia.>>
Dice la sorella incantata, osservando il suo regalo e mettendo in ulteriore imbarazzo il mio ragazzo.
<<Hai davvero detto questo?>>
Gli domando sottovoce per non attirare l'attenzione della sua famiglia.
<<Hai riunito la mia famiglia, quindi sì, sei luce e magia. Per la vita di tutti e soprattutto per la mia.>>
Emozionata e con gli occhi lucidi, non posso fare a meno di abbracciarlo forte.
<<Ti amo Alex, ti prego non dimenticarlo mai.>>
Lo prego come una bimba, gli sto chiedendo di promettermelo.
<<Ci sarai sempre tu a ricordarmelo, quindi è impossibile.>>
Mi stringo ancora più forte alle sue spalle, finché una voce baritonale e sconosciuta mi giunge alle orecchie, quindi torno nella realtà.
<<If I have my say, Alex has never had this light in his eyes. I'm glad it has found its special star.>>
Guardo confusa Alex, ho bisogno di una traduzione prima di mostrare al padre qualsiasi gesto di ringraziamento.
<<Se posso dire la mia, Alex non ha mai avuto questa luce negli occhi. Sono felice che abbia trovato la sua stella speciale.>>
Ripete con orgoglio, fissandomi con pericolo le labbra. Appositamente le mordo, giusto per provocarlo un po', poi ritorno a ringraziare il suo papà.
<<Cavolo è tardi, dobbiamo tornare a casa, ci aspetta un'altra famiglia domani.>>
Ci comunica Alex, osservando il suo orologio. Sentendo pronunciare la parola famiglia, sapendo che si riferisce alla mia, un nodo in gola mi mozza il respiro.
<<H-hai ragione, è stato bello conoscervi. Siete tutti speciali, Alex ha preso senza dubbio da voi.>>
Salutiamo tutti con calma e poi ci incamminiamo verso la macchina, dove spero di riscaldarmi un po'.
<<Amore dovrò condividerti con tutta la mia famiglia e l'idea non mi piace.>>
Sbruffa Alex, facendomi ridere come una pazza. Non smetto neanche mentre si avvicina, ma nell'esatto momento in cui le sue labbra mi lasciano una scia di baci sul collo e sulla mascella, torno seria.
<<Cosa fai, non ridi più Wendy?>>
Mi sembra di essere tornata veramente indietro nel tempo, a quando ci punzecchiavamo in cucina, a quando tutto era un segreto da custodire per evitare problemi.
<<Non farlo. Non provocarmi.>>
Lo metto in guardia sventolandogli un dito contro, come un avvertimento sottolineato.
<<Non con i miei genitori a pochi metri di lontananza, in effetti.>>
Sembra seriamente ragionarci su. Che fidanzato stupido che mi sono trovata.
<<Comunque non scherzo quando dico che sei il sole della mia vita, Wendy. È seriamente migliorato tutto da quando ci sei tu.>>
Mi confida all'improvviso, risvegliandomi dai miei pensieri.
<<Siamo speciali>>
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Io ti aspetto// Alex Wyse
RomanceWendy ha tanto da dire ma è da tempo che qualcuno non l'ascolta sul serio. Dalle il tempo di capirti, di notare ogni tuo dettaglio. E poi ascoltala, presta attenzione a ogni sua parola, a ogni suo gesto, a ogni suo silenzio. >