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C'è una cosa che abbiamo sempre notato: io e Alex stiamo insieme, ma non abbiamo mai avuto un vero appuntamento. Non che io voglia ricominciare tutto da capo, soprattutto se in maniera diversa, semplicemente credo sia arrivata l'ora di ritagliarci un po' di tempo.

Siamo tornati in Italia per recuperare le mie cose, nei prossimi giorni incontrare la mia famiglia e mettere in chiaro la situazione. Ci siamo fermati per respirare e allontanarci dalla vita frenetica che ci aspetta a Londra. La nostra città del cuore. Ammetto però, che l'Italia non si batte.

<<Hai stampato la copia dell'ecografia amore? Non vorrei essere ucciso dalla tua sorellina.>>

Mi avvolge il busto con le sue braccia forti e venose, pronte a proteggerci da ogni pericolo. Lo guardo con ammirazione mentre con un polpastrello disegna un cuore immaginario sul pancino spuntato da poco.

<<Certo, in realtà ne ho fotocopiate una decina da spargere in giro.>>

In un'altra situazione lo avrei cacciato, gli ormoni con la gravidanza fanno i capricci. Stavolta però mi lascio baciare, questa vacanza mi sta facendo proprio bene. Mi beo delle coccole di Alex.

<<Brava la mia piccola, comunque sono venuto a chiamarti per la colazione.>>

Lo guardo confusa, mi ha chiaramente detto poco fa di prepararmi per uscire. Ha cambiato idea?

<<Usciremo dopo aver fatto colazione.>>

Continua, come se mi avesse letto nel pensiero.

<<Posso sapere dove dobbiamo andare? Insomma mi hai chiesto di prepararmi abbastanza velocemente, ma ho paura di non essere all'altezza.>>

Lo prendo un po' in giro, su una questione che ultimamente ci ha visti in conflitto: William e tutti quanti gli altri signori noiosi.

<<Sei sempre bellissima e mai fuori posto principessa, mettitelo bene in testa e fai la brava.>>

Dice prima di trascinarmi per un braccio per tutte le scale, fino alla cucina.

<<Dai, dimmi dove dobbiamo andare!>>

Lo prego mentre addento il mio pancake con il cioccolato fondente.

<<Assolutamente no, è una sorpresa.>>

Allora metto il broncio e mi giro dall'altra parte. Di solito funziona benissimo, vediamo se ho perso questo potere.

<<Hai intenzione di tenermi il broncio ancora per molto?>>

Annuisco scontrosa, ma ovviamente ironica.

<<Posso rimediare con un bacio e nel frattempo la sorpresa rimane tale?>>

Mi chiede con tono incerto, che mi fa sorridere e sciogliere contemporaneamente. Certo che sì!

<<Io ho finito, andiamo! Almeno il tempo scorre più veloce e la sorpresa arriva prima.>>

Affermo gioiosa afferrando il mio zainetto e strappando una risata divertita al mio ragazzo.

<<Sono due ore che siamo in viaggio in macchina, se gentilmente mi dici dove stiamo andando...>>

Insisto, ripetendo la stessa identica frase per la dodicesima volta consecutiva.

<<Wendy ti amo, cazzo da morire, ma hai un talento naturale quando si parla di romperlo.>>

Arriccio il naso e gli rivolgo un'occhiata fugace e confusa. Rompere cosa?

<<Cosa dovrei rompere? Non ho capito...>>

Dico più a me che a lui.

<<Il cazzo, amore mio. Quello lo rompi in una maniera allucinante.>>

Gli dò un pugno giocoso sulla spalla, che merita in una maniera allucinante.

<<Comunque, se questo può rincuorarti - e ti giuro che con me lo sta già facendo- siamo arrivati a destinazione.>>

Mi guardo intorno in cerca di un dettaglio riconoscibile, ma questo posto non l'ho mai visto e non capisco cosa potremmo mai farci di bello.

<<Ci sta aspettando la mia famiglia, è seduta lì a quel bar, vedi?>>

Sgrano gli occhi e mi nascondo dietro al mio cappotto.

<<Se stai cercando di non dare nell'occhio, non sei sulla buona strada amore.>>

Lo guardo ancora più male, ma soprattutto non lo ascolto e continuo con la mia messinscena.

<<Ho paura di non piacergli...>>

Ammetto con un po' di fatica.

<<Cazzate.>>

Non mi rassicura la sicurezza di Alex, in questo momento.

<<E se non gli piaccio?>>

Comincio a farmi domande stupide, piene di esagerazione ridicola e paure infondate.

<<E se pensano che io sia una poco di buono?>>
<<E se non accettano il fatto che io sia incinta?>>
<<E se non gli piacciamo insieme?>>
<<E-e se...>>

Una pressione si fa sentire sulle mie labbra, le travolge e non le lascia neanche per un istante. Le sue, calde e morbide, si appropriano della mia stessa anima. Si prendono tutto ciò che possiedo. La mano di Alex, dietro la mia nuca, mi tira leggermente la testa all'indietro. Smetto di respirare, mentre il bacio si fa più intenso.

<<Sei perfetta Wendy, sei perfetta per me.>>

Io ti aspetto// Alex Wyse Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora