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"Ti puoi nascondere da tutto e da tutti
ma dentro sei e sarai sempre
quella bambina che si emoziona per un fiore, che si ferma a pensare quando fuori piove..."

Devo parlare con Luigi. È mattina presto e alloggiamo nella stessa stanza dell'ultima volta, l'ho sentito alzarsi per andare a fumare fuori in terrazza. Nonostante io non mi senta bene, dobbiamo chiarire la nostra situazione prima di metterci una pietra sopra.

<<Buongiorno Wendy, mi è stato riferito che non ti senti bene quindi accomodati pure.>>

Un lampo di sorpresa, per l'ennesima volta in poche ore, mi attraversa lo sguardo. Come mai è così premuroso nei miei confronti?

Ma soprattutto, perché ha deciso di aiutare me e Alex a ritrovarci?

<<Grazie, come ti senti stamattina? Io sono stanchissima, non ho chiuso occhio.>>

Si prende il suo tempo prima di darmi una risposta.

<<Potrei stare meglio, ma potrei anche stare peggio.>>

Butta il mozzicone della sigaretta nel posacenere e mi rivolge per la prima volta da quando sono arrivata, tutta la sua attenzione.

<<Posso chiederti il perché?>>

Mi guarda confuso, mentre posa gli avambracci sulla superficie ruvida del muretto.

<<Perché di cosa? Perché ho deciso di aiutarvi?>>

Annuisco e la sua espressione si intenerisce, si avvicina e siede ai miei piedi. Come facevamo in passato, quando qualcosa non andava per il verso giusto.

<<Il sole per colpa mia ha smesso di brillare, Alex è stato in grado di amarlo e renderlo ancora più luminoso di prima.>>

Gli sorrido confusa quanto lui all'inizio della conversazione.

<<Non credo di aver capito.>>

Gli scappa una risatina sincera, poi mi osserva attentamente. Il suo sguardo vaga dai miei capelli, poi studia il mio viso, come se fosse il nostro primo incontro.

<<Ho capito come amarti troppo tardi, mi sono reso conto della tua magia ma non in tempo. È come se mi fossi innamorato di te una seconda volta...>>

Dice con tono malinconico, il mio cuore batte forte ma non ugualmente quando queste cose me le dice Alex.

<<Ma tu con Alex sei più felice, io mi sono comportato come uno stronzo e fare l'egoista proprio adesso non mi sembra il caso. Ti ho già fatto abbastanza male.>>

Gli occhi mi diventano lucidi, una lacrima mi scende sulla guancia ma lui me la toglie subito con il dorso della mano.

<<Goditi l'amore che Alex è in grado di darti, io ti prometto che riprenderò in mano del tutto la mia vita. Ho smesso di bere, torno in America tra un po' e stavolta mi aspetta una carriera fruttuosa e non il servizio in camera.>>

Mi dice ridendo tra le lacrime, questa è veramente la fine. Devo proprio ammetterlo, anche se negli ultimi anni Luigi è stato il motivo della mia sofferenza, con lui sono cresciuta e se sono la ragazza di oggi, è anche un po' grazie a lui.

<<Che scusa banale che ti eri inventato però, ripensandoci.>>

Lo rimprovero, lacrimando a mia volta.

<<Non smettiamo di sentirci Gigi, io ti voglio bene.>>

Mi stringe la mano forte e se la porta proprio dov'è il cuore.

<<Te lo prometto su ciò che ho più caro al mondo.>>

Esausta mi lancio tra le sue braccia, mi lascio coccolare come se fosse un fratello maggiore. O semplicemente come quello che è: una persona che ho amato.

<<La casa è di entrambi, se un giorno le cose con Alex dovessero cambiare, potremmo passarci le vacanze.>>

Annuisco gioiosa. Spero solo che il mio coinquilino accetti questa proposta e non si lasci condizionare dal passato.

<<Non perdere mai la tua luce Wendy, soprattutto se per un ragazzo. Sei una donna speciale.>>

Io ti aspetto// Alex Wyse Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora