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Posso dire di essermi stabilita definitivamente in casa nostra. Pur volendo aspettare, in questo periodo non posso stare sola. Ho una nausea terribile, che altera il mio umore. Alex già non mi sopporta più.

Sono in salotto sotto le coperte, il fuoco provoca un suono rilassante e la vista dalla finestra è stupefacente. Mi godo questa sensazione mentre aspetto Alex e la mia camomilla calda.

<<Tieni piccolina, ho infornato anche dei biscotti per la colazione di domani.>>

A questa notizia non posso fare altro che sorridere come una bimba. Mi sono mancate le nostri colazioni squisite quanto spensierate.

<<Contenta?>>

Annuisco entusiasta, mentre sorseggio la mia bevanda. Un lampo di preoccupazione invade lo sguardo brillante del mio fidanzato, quindi mi preparo al discorso che ho evitato in questi giorni.

<<Dovresti fare un test, Wendy. Dobbiamo esserne certi, le cose potrebbero peggiorare e non riuscirei mai a perdonarmelo.>>

Mi dice afferrando la mia mano destra, fredda come il ghiaccio. Mi osserva in attesa di una risposta.

<<Ho paura Alex, ma se può renderti più tranquillo allora va bene. Vai in farmacia e comprane alcuni.>>

Sorride vittorioso e prima di uscire dalla stanza mi lascia un bacio tenero sulle labbra.

Giuro, detesto l'amore e come mi rende vulnerabile, arrendevole.

<<Wendy sono tornato, cavolo quanto traffico che c'è oggi nei dintorni. Eppure non mi sembra ci sia niente di speciale in città.>>

Vago con lo sguardo per la stanza, con un'espressione preoccupata. Sono in ansia. E se io fossi incinta? Alex la prenderebbe bene oppure saremmo da punto a capo?

<<Wendy? Piccola ci sei?>>

Annuisco con la mente completamente da un'altra parte, tentando di non darlo troppo a vedere.

<<Faccio da sola, tu mi aspetti qui?>>

Gli chiedo con gli occhi che mi diventano lucidi, lui se ne accorge e subito mi stringe forte contro il suo petto.

<<Non andrei da nessuna parte senza di te, lo sai.>>

Lo spero. Con un po' di riluttanza, entro in bagno e chiudo la porta. Leggo le istruzioni sulla scatola del test e procedo con la paura di star sbagliando qualcosa.

<<Eccomi, ho fatto. Dobbiamo aspettare circa dieci minuti.>>

Mi asciugo l'accenno di una lacrima e lo bacio teneramente, mi aggrappo alle sue spalle forti e mi lascio cullare dal suo dolce respiro.

<<Ok ok, calmiamoci un attimo. Wendy non riuscirò a resisterti ancora per molto se fai così.>>

Sul mio volto compare un ghigno compiaciuto e divertito, mi piace farlo soffrire in qualche modo.

<<Non sei agitato?>>

Gli chiedo di punto in bianco, veramente stupita dalla sua calma. Per quanto mi riguarda, potrei svenire da un momento all'altro.

<<Un pochino, ma sono capace di controllarmi.>>

Gli scappa una risatina isterica, segno che sta cedendo anche lui all'ansia della situazione.

<<Cavolo quanto diamine è passato?>>

Controllo sull'orologio prima di rispondergli.

<<Cinque minuti, se vuoi posso controllare. Anche se in teoria, sulle istruzioni, dice di aspettare almeno dieci minuti.>>

Cammina avanti e indietro per la stanza, facendomi innervosire ancora di più.

<<Va bene, vado a dare uno sguardo. Basta che la smetti di passarmi davanti, mi sta venendo da vomitare.>>

E seriamente, non per scherzo. Timida e insicura raggiungo il lavandino, dove ho posizionato in orizzontale entrambi i test.

Mi avvicino con gli occhi leggermente socchiusi, mentre sto per afferrarne uno le mani cominciano a tremare. Uno, due, tre. Respira.

Prendo coraggio e il cuore mi smette di battere per un secondo. Quattro, cinque, sei. Respira.

<<A-lex...>>

Dico con la voce spezzata dai singhiozzi che non cessano in alcun modo.

<<Piccola Wendy, cosa c'è?>>

Entra di corsa in bagno, infischiandosene di aver rovesciato a terra uno dei vasi di fianco alla porta, parte dell'arredamento precedente.

<<Diventerai papà.>>

Non risponde, non mi dice niente, ma all'improvviso con qualche secondo di ritardo mi prende in braccio facendomi girare.

Incredula, dopo essere tornata con i piedi per terra, lo guardo con aria stupita.

<<Sei felice?>>

Gli chiedo.

<<Come faccio a non esserlo?>>

Mi prende per i fianchi e mi bacia un'altra volta.

<<Hai avverato il mio sogno amore mio, hai completato la mia vita.>>

Io ti aspetto// Alex Wyse Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora