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Non so se credere a quello che mi ha detto Luigi oppure se dare fiducia ad Alex. La seconda opzione è senza ombra di dubbio la più plausibile, ma contemporaneamente ho paura di quello che potrei venire a scoprire.

Da quanto ha detto il mio attuale ex-fidanzato, Alex ha fatto parte, e si spera in passato, della stessa brutta strada che sta percorrendo Luigi.

Il solo pensiero di paragonarli mi fa venire da vomitare. Alessandro non è lo stronzo che frequenta brutte compagnie, non farebbe del male ad una mosca. Ne sono certa.

Ma comunque le sue parole mi rimangono in testa come una melodia irritante, che suona e non si ferma mai.

<<Pensavo tutto di te tranne che impiegassi ore per fare una doccia, di solito sono le ragazze quelle estremamente lente. Cosa mi nascondi?>>

Appoggio la schiena allo stipite della porta e lascio abbandonare il mio corpo giù per terra. L'osservo mentre si sistema il ciuffo bagnato, poi l'occhio mi cade sull'asciugamano avvolto intorno alla vita e quasi mi prende un colpo. Le guance mi bruciano come non hanno mai fatto, dev'essersene accorto perché mi dice...

<<Wendy abbiamo fatto l'amore tre volte eppure sembri non conoscere le mie doti->>

Dall'imbarazzo che sto provando in questo momento, mi copro di nuovo tutto il volto. Anche se Alex mi ha vietato di comportarmi così, per me è istintivo.

<<Potremmo cambiare discorso per favore? Se ti metti qualcosa addosso sarebbe ancora meglio.>>

La sua espressione è divertita, mi guarda con tenerezza mentre mi dispero stesa sul pavimento del bagno.

<<Oppure...>>

Senza neanche avvertirmi, mi afferra per il braccio facendomi rimettere in piedi proprio davanti a lui.

<<Potremmo...>>

Mi afferra una mano, non so neanche distinguere se la destra o la sinistra, la sposta vicino all'asciugamano, più precisamente nel punto dov'è allacciato.

<<Giocare un po'.>>

Sento il cuore in gola, il battito aumentare e il mio corpo irrigidirsi sotto il suo tocco.

<<Mhm?>>

Annuisce. Lascia cadere l'asciugamano a terra, mi godo della sua espressione eccitata mentre traccio con la lingua il contorno dei suoi tatuaggi.

Decido di prendere il controllo della situazione come non mi sono mai permessa di fare in tutta la vita, mi tolgo lentamente la felpa che copriva forse troppo le mie forme accentuate.

<<W-Wendy...>>

Gli lascio una scia di baci lungo i muscoli che si irrigidiscono, finché non è lui a dominare me. Mi scansa con poca difficoltà dal suo corpo, per poi scaraventarmi sopra il mobile fortunatamente privo di cianfrusaglie.

Stringe il mio seno con le mani calde, che ormai ritengo la mia protezione contro il male del mondo.

Pensi veramente che Alex non voglia aiutarti per quello che è successo negli ultimi mesi? Sei proprio ingenua Wendy, lasciatelo dire.

<<Mi farai morire prima o poi.>>

Mi perdo nei miei pensieri e mi distraggo completamente. Non mi accorgo nemmeno di essere rimasta in mutande.

Che Alex non è sempre stata la persona che vuole farti credere. Ha commesso i suoi sbagli ed io l'ho seguito da molto vicino.

Il fardello che arde dentro di me mi immobilizza, non reagisco più a quello che Alex mi dice. Sono troppo presa dal sapere la verità.

<<Wendy? Stai bene?>>

Mi chiede con aria preoccupata, quasi perde l'equilibrio per l'agitazione. Possibile che un animo così premuroso nasconda un passato tanto oscuro? Dev'essere tutto...

Starà bene, tu chiuditi in quella che era la mia camera. Io lo aiuto a stendersi e lo medico, non ha niente di rotto Wendy, so quello che faccio.

Magari Luigi mi ha mentito per...

Sta bene, ha qualche livido e dolore sparso per il corpo. In generale poteva stare peggio, ma ripeto, so quello che faccio.

<<Te ne intendi di pestaggi?>>

Penso ad alta voce. Mi guarda sospetto.

Non voglio darti il peggio di me. Non te lo meriti Wendy. Non il mio peggio.

Vero.

<<Alex, come passavi il tempo prima di tornare da me?>>

Sgrana gli occhi. Luigi è stato sincero. C'è qualcosa che non so.

Io ti aspetto// Alex Wyse Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora