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Mentre ascolto mia sorella parlare dall'altra parte del telefono, mi siedo sull'ultimo scalino.

Le ho semplicemente accennato la mia situazione, ma lei vuole sapere di più. Sono stanca.

<<Laura non gridare come una gallina e lasciami andare, non sei l'unica donna impegnata.>>

Spero mi lasci andare.

<<Un'ultima cosa, hai deciso cosa fare il giorno del tuo compleanno? Non riesco a perdonarmi il fatto che sei sola, dimmi che c'è qualcuno con te.>>

Incontro lo sguardo di Alex, mi sorride e ricambio. Annuisco, come se lei potesse vedermi.

<<Sì Laura, ci sarà qualcuno con me.>>

Mi mordo le unghie per colpa dell'imbarazzo. Dio santo, non posso farcela.

<<Non dirmi che è quello stronzo di Luigi!>>

Alzo gli occhi al cielo.

<<Ti ho già detto che ci siamo allontanati, e poi non chiamarlo così, non farmi fare figuracce!>

Sento la sua voce pronunciare termini incomprensibili.

<<Aspetta, figuracce con chi? Chi c'è con te sorellina? Cosa mi stai nascondendo?>>

Esausta, invento la scusa della linea che non funziona e metto giù il cellulare.

<<Tua sorella non sa niente di noi vero?>>

Lo guardo indispettita. Ma dice davvero? Non è abbastanza evidente che non sappia di noi?

<<Tu dici? Sei molto perspicace, Alessandro.>>

Mi alzo e mi avvicino a lui.

<<Non chiamarmi Alessandro. Mi dà fastidio.>>

Ho ufficialmente voglia di prenderlo in giro.

<<È così che ti chiami no? Alessandro Rina...>>

Faccio dei disegni con le dita sul suo collo, e per un attimo giuro di averlo visto arrendersi sotto il mio tocco.

<<Ha tutt'altro effetto detto da te, piccola Wendy, ma così penso che sei arrabbiata con me e questo non mi piace. Chiamami come vuoi, ma non così.>>

Mi sposta una ciocca di capelli dietro l'orecchio.

<<Allora tu non chiamarmi Wendy.>>

Mi sussurra "no" in modo deciso.

<<Questo non posso farlo, il tuo nome è troppo bello.>>

Gli sorrido e lo stringo forte, lui ricambia l'abbraccio e rafforza la presa.

Mi dà un bacino sulla testa, sconvolgendomi. Non starà mica diventando troppo dolce?

<<Oggi usciamo piccola peste, colazione la facciamo in pasticceria e poi facciamo una passeggiata. D'accordo?>>

Annuisco felice e corro a prepararmi.

Ripensandoci manca poco al mio compleanno e io non so ancora cosa fare.

Però non sarò sola e questo mi rende la ragazza più emozionata del mondo.

<<Comunque la colazione che mi prepari tu non la batte nessuno.>>

Io ti aspetto// Alex Wyse Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora