Ripercorro il mio arrivo nella stanza. L'uomo che credevo fosse destinato a stare con me, nel letto con un'altra ragazza.
Cerco di auto convincermi che non mi abbia disturbato quella visione, ma anche il mio coinquilino ha percepito il mio disagio nel rivivere ogni dettaglio.
<<C'era tanta passione in ogni suo tocco e gemito, le grida di lei mi hanno fatto capire quanto intensa fosse stata quella notte per entrambi.>>
<<E tutte le altre, prima che arrivassi io a rovinare tutto.>>
Non mi accorgo di raccontare il discorso con tono di gelosia, che lascia perplessa soprattutto la sottoscritta.
<<Cos'hai provato Wendy, mentre le sue mani sfioravano quella donna?>>
Lo guardo in modo confusa, ma decido di pensarci e rispondergli.
<<Il problema non era che fosse Luigi a farlo, cioè riformulo la frase, il problema era che fosse Luigi a farlo ma...>>
Non lo so.
<<Ma eri più gelosa di lei, che di Luigi che ti stava mettendo le corna.>>
Annuisco sconfitta, perché ormai questo ragazzo mi capisce meglio di quanto sia in grado di farlo io.
<<Tu non meriti di stare al posto di quella bambina Wendy, tu meriti molto di più.>>
<<Meriti di essere toccata per amore e non per il solo scopo di soddisfare i bisogni fisiologici di un uomo.>>
Gli sorrido, giocando con la mia chioma di capelli sciolti, perché all'improvviso sono arrossita esageratamente e devo nasconderglielo.
<<E conosci anche qualcuno che lo farebbe, senza girarci intorno.>>
La lingua gli percorre sensualmente il labbro inferiore, d'improvviso sento la pressione sulla mia bocca rifarsi viva.
Mi afferra dolcemente per le caviglie, trascinandomi lungo il tavolo, fino a scontrarmi con il suo petto nudo.
Con in vista i due tatuaggi che mi piacciono tanto.
<<Posso?>>
Mi chiede, osservando con voglia le mie labbra rosate, che in un attimo possiede come fossero realmente parte delle sue.
Una consapevolezza mi inonda il corpo. Mi lascia senza respiro.
Sto per fare l'amore con Alex.
Che non mi strappa la maglietta via di dosso, ma addirittura mi chiede il permesso prima di sfilarmela con cura, evitando di farmi male.
<<Sei veramente bellissima Wendy, sei splendida.>>
Torna a baciarmi il collo, provocandomi un brivido lungo la spina dorsale.
Scende con il capo fino a stuzzicare il mio seno, coperto ancora da un altro impercettibile strato.
Inarco la schiena invasa dal piacere del suo tocco e noto che mi guarda. Mi sorride e mi solleva.
Mi porta in camera da letto. È questo il momento in cui le cose cominciano a farsi più serie.
I nostri petti sono sincronizzati, Alex si impossessa del mio labbro inferiore e poi di quello superiore, fa diventare il nostro bacio qualcosa di più.
Con una mano mi toglie lentamente i pantaloni, faccio lo stesso con la tuta che indossa.
<<Voglio sentire la tua voce sfondarmi l'anima stanotte.>>
Si libera del mio reggiseno con una delicatezza impressionante, stringe tra le mani il capezzolo turgido.
Mi lascia umidi baci dal collo fino al basso ventre, mi stuzzica attraverso le mutandine bagnate che sfila senza rimuginarci troppo.
Sento le sue dita muoversi dentro di me, con l'intento di soddisfare i miei bisogni.
Entrambi i nostri corpi chiedono di più.
<<Possiamo fermarci, siamo ancora in tempo.>>
Non so come abbia fatto a sfuggirmi la dolcezza di questo ragazzo all'epoca.
Gli dico di no, con un sussurro appena percettibile.
<<Sicura?>>
Annuisco.
Allora mi ritrovo invasa dal piacere, che così non ho mai provato.
Non posso trattenermi dal gridare il suo nome. Non ho mai provato una sensazione del genere con...
<<Nessuno ti ha mai baciata come meriti.>>
<<Nessuno ti ha mai guardata come meriti.>>
<<Nessuno ti hai mai toccata come meriti.>>
<<Nessuno ti hai mai amato quanto ti amo io Wendy, ricordatelo. Meriti un uomo che ti faccia sentire viva.>>
<<Credo di averlo trovato quest'uomo, Alex.>>
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Io ti aspetto// Alex Wyse
RomanceWendy ha tanto da dire ma è da tempo che qualcuno non l'ascolta sul serio. Dalle il tempo di capirti, di notare ogni tuo dettaglio. E poi ascoltala, presta attenzione a ogni sua parola, a ogni suo gesto, a ogni suo silenzio. >