Ho riletto ogni messaggio perso di Wendy. Mentre io mi divertivo con quella ragazza di cui non ricordo neanche il nome, lei soffriva. Per colpa mia.
Le ho fatto tante promesse nel corso della nostra relazione, eravamo ragazzini quando ci siamo conosciuti e messi insieme.
Lei ogni volta mi guardava con gli occhi colmi d'amore, che oggi è tutto per Alex. Per l'ultima persona sulla terra che vorrei vedere al mio posto.
Però Wendy è felice e questo mi basta. Lui è sempre stato innamorato, per questo la tensione tra noi è palpabile.
Voglio ricoprire un ruolo nella sua vita, voglio essere suo amico e fingere, almeno, di tollerare la relazione che ha con Alex.
Perché non voglio sprecare tutto il tempo che abbiamo trascorso insieme. Non ora, che è diventata mamma di una bellissima bambina.
<<Posso entrare oppure vi disturbo?>>
Wendy mi ha già visto, ma lui no. Busso delicatamente alla porta socchiusa e sorrido.
Sotto lo sguardo violento di Alex, io divento vulnerabile. In questo momento c'è Wendy, non alzerò mai più un dito in sua presenza.
<<Ci stai disturbando Luigi, talmente tanto che neanche puoi immaginarlo.>>
Ricambio lo sguardo diffidente e mi avvicino.
<<Mi dispiace, ma volevo farvi gli auguri e rivedere Wendy. Mi hanno detto che ci sono state delle complicazioni.>>
Lei annuisce e mi indica la bambina.
<<È tutto apposto.>>
Mi risponde con la sua voce debole ma molto dolce. Le ricambio il sorriso e mi avvicino ancora un po'.
<<Posso salutarla, Alex?>>
Alterno lo sguardo tra lui e Wendy, quest'ultima sembra essere indifferente.
<<Non posso dire di no, ma ti assicuro che la tua presenza non è gradita.>>
Alessandro sussurra qualcosa all'orecchio di Wendy, le dà un bacio sulla fronte e batte la sua spalla contro la mia.
Esce dalla stanza lasciandoci soli.
<<Non fargliene una colpa, è molto protettivo nei nostri confronti e tu non sei la sua persona preferita.>>
Mi scappa una risata divertita e le chiedo il permesso per sedermi. Annuisce.
<<Non voglio causare problemi, lo sai. Abbiamo già parlato.>>
Abbasso lo sguardo in direzione della bimba, è veramente bellissima e assomiglia soprattutto alla mamma.
<<Vuoi prenderla in braccio?>>
Sgrano gli occhi. Beh, non pensavo che avesse il coraggio di chiedermi una cosa del genere. Accetto.
Mi passa il fagotto con molta delicatezza, mi rimetto seduto comodo e la cullo con le braccia.
<<Ho sempre sperato di diventare padre. Poi è successo quello che è successo, e la mia vita è andata in rotoli...>>
Mi gratto la nuca imbarazzato, non avrei dovuto dire una cosa del genere. Lei mi guarda in modo tenero, e mi sorride. Come sempre. Non ha mai smesso di sorridere alle persone.
<<Ma hai tutto il tempo per riprendere in mano la tua vita e creare una famiglia.>>
Non è sbagliato, ma neanche facile come vuole farlo sembrare. Girano tante dicerie...
<<Tua sorella ha già visto la bambina?>>
Chiedo, senza neanche pensarci. È la prima cosa che mi è venuta in mente.
<<Mi sono risvegliata oggi, non ho ancora parlato con nessuno.>>
Chloe scoppia in lacrime, per questo la riconsegno alla mamma.
<<Wendy, spero che vada tutto bene. Voglio essere tuo amico, voglio ricominciare con Alex.>>
Ammetto titubante, lo stronzo potrebbe essere nascosto da qualche parte.
<<Lo sai che per me non ci sono problemi, ma Alex non credo abbia molta voglia di essere tuo amico.>>
Roteo gli occhi verso il cielo e mi alzo. Mi avvicino e le lascio un bacio sulla guancia.
<<È scaduto il mio tempo, vi lascio riposare. Ci vediamo presto, d'accordo? Rimango in città per qualche giorno.>>
Mi saluta gioiosa, con la manina minuscola di Chloe. Ricambio e mi avvicino all'uscita, finché non sento afferrarmi per la camicia...
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Io ti aspetto// Alex Wyse
RomanceWendy ha tanto da dire ma è da tempo che qualcuno non l'ascolta sul serio. Dalle il tempo di capirti, di notare ogni tuo dettaglio. E poi ascoltala, presta attenzione a ogni sua parola, a ogni suo gesto, a ogni suo silenzio. >