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Ho festeggiato tre compleanni in tutta la vita, il primo a pochi anni con tutti i miei parenti, di quel giorno ricordo una caramella impigliata nei capelli ma nient'altro.

Il secondo alle elementari, condiviso con una compagna, di quel giorno ricordo l'unico regalo ricevuto in mezzo ai tanti dell'altra bambina e gli auguri cantati due volte ma senza mai il mio nome.

L'ultimo è stato quello in casetta con i ragazzi di Amici, forse l'unico ricordo bello che ho di questo giorno considerato speciale da più o meno tutti.

Ho impresse nella mente tante emozioni di quel quindici di gennaio, nella scuola tutto era dedicato a me. Oggi cosa mi aspetta?

<<Oggi una persona speciale compie gli anni e devo rendere questa giornata indimenticabile, ma tuttavia sembra essere cominciata male. Mi sono promesso tanti tuoi sorrisi.>>

È bello svegliarsi circondata dall'affetto di una persona che ti vuole bene.

<<Stavo solo ripercorrendo un po' di eventi passati, ma non è successo nulla, se ti sei promesso tanti miei sorrisi allora cominciamo subito.>>

Mi sforzo a spalancare gli occhi, stressati dalla luce del giorno.

<<Buon compleanno alla mia piccola Wendy, questo è uno dei tanti regali che riceverai oggi.>>

Mi porge una scatola molto curiosa, che osservo attentamente.

<<A me bastava ricevere i tuoi auguri, mi avresti reso comunque la ragazza più felice del mondo.>>

Ammetto con difficoltà, mi dedica un sorriso.

<<Meriti molto di più, ma smettiamola di parlare. Piuttosto, scarta il tuo regalo.>>

Saltello come una bimba e mi siedo con le gambe incrociate.

Sollevo il coperchio della prima scatola e sento gli occhi farsi lucidi.

<<Ho incollato tutte le nostre foto , tra cui questa che vedi sull'ultima scatola. È la primissima che ci abbiano mai scattato.>>

Mi indica l'immagine, ma non vedo molto bene. Sto per piangere.

<<Ho sbagliato qualcosa? Non piangere piccola Wendy, ti prego, no.>>

Mi lancio tra le sue braccia, lasciando cadere il cuscino rosa per terra.

<<Non credevo bastasse così poco per farti emozioni, questa cosa mi piace ma non arriverai a stasera.>>

Mi strappa una risata che mi obbliga a sciogliere l'abbraccio.

<<È probabilmente il regalo più bello che mi abbiano mai fatto, io...>>

Mi zittisce in partenza.

<<Scendiamo che in cucina c'è il secondo regalo. Conoscendoti ti piacerà più del primo.>>

Afferro la sua mano senza esitare e ci incamminiamo al piano di sotto.

Dove ci aspetta una tavola imbandita dei miei dolcetti preferiti.

<<Allora? Ti piace?>>

Mi chiede visibilmente teso, è mai possibile che riesca a pensare che tutto questo non sia abbastanza?

<<Se mi piace? Questo è il compleanno più bello della mia vita e mi sono solamente appena svegliata.>>

Sorridendo, mi accompagna sulla mia sedia preferita e si accomoda su quella affianco.

<<Come promesso la giornata la passeremo in casa, però non ho resistito quindi ho organizzato un'altra sorpresa.>>

Ancora con il cucchiaio pieno di latte e cereali in bocca, alzo lo sguardo in sua direzione.

Gli mostro un'espressione interrogativa e confusa.

<<Hai presente la sorella che ti manca tanto, che è sempre fuori per lavoro e che non puoi raggiungere?>>

Annuisco.

<<Apri la porta.>>

Sgrano gli occhi e senza fare domande corro verso l'entrata del mio appartamento.

<<LAURA?>>
<<SORELLINA!>>

Mi stringe come in tanti anni di sorellanza non ha mai fatto, poi la lascio entrare per chiudere la porta evitando che il freddo entri in...

<<Che bella casa di merda ha scelto quel non bello ragazzino di merda.>>
Alex si trattiene una risata compiaciuta.

<<Ma come hai fatto a convincere il tuo capo, mi avevi detto che era cambiato e...>>
Vado in palla ma per fortuna ho la scusa che tra le due, l'organizzata è sempre stata lei.

<<Non ringraziare me, è merito di Alex se sono qui oggi. Non rimarrò tutto il giorno perché il capo mi ha concesso queste poche ore con voi, ma meglio di niente no?>>
Mi rivolgo subito a lui.

<<Maria De Filippi, diciamo che aiuta sempre questa scusante. Però non pormi domande inutili, lo sai che c'è tempo no? Stai con tua sorella.>>
Annuisco e trascino Laura in camera, dove passiamo il tempo concesso a raccontarci eventi di ogni tipo. Le ho chiarito la mia situazione, pregandola di non interferire. Ma poi le lancette dell'orologio hanno segnato la mezz'ora mancante alla partenza del suo treno. Quindi l'ho lasciata andare un po' a malincuore.

<<Perché lo hai fatto?>>
Ho voglia di spiegazioni da parte sua. Ho bisogno che Alex mi chiarisca la verità.

<<Te l'ho detto stamattina, perché voglio renderti felice in questo tuo giorno speciale Wendy.>>
Mi avvicino.

<<Non questo, intendo esserti presentato alla mia porta dopo tanti anni travestito da fattorino.>>
Non avrei dovuto metterlo a disagio, soprattutto scoppiando a ridergli in faccia.

<<Perché ho sempre voluto renderti felice.>>
Mi arrendo subito perché consapevole di non avere possibilità di vincita e mentre sto per tornare al piano superiore, la sua mano incontra la mia. Allora tutto torna come prima.

<<Indossa ciò con cui ti senti più bella e raggiungimi fuori.>>
Gli lascio un bacio veloce sulle labbra poi corro a prepararmi.

<<Wendy cazzo hai la tua età non è mica il primo appuntamento a cui partecipi, respira...>>
Con le mani che tremano spingo la maniglia e spalanco la porta lasciando scoperta la mia figura alla vista di tutti. Anche se oltre lui non c'è nessuno.

<<Fin- oh merda.>>
Sorrido imbarazzata. Ho le farfalle nello stomaco solo a vederlo.

<<Sei la cosa più bella che abbia mai visto Wendy, credimi. Cazzo sei il sogno di ogni uomo.>>
Si avvicina per poi sfiorare qualsiasi lembo di pelle gli sia possibile. Rabbrividisco sotto il suo tocco.

<<Alex...>>
Le sue labbra si tuffano sul mio collo e troppo presa dal momento non mi accorgo del muoversi delle sue mani.

<<Adesso sei ancora più bella.>>
Tutto fiero osserva la collanina che di nascosto mi ha regalato. Anche io sto ponendo tutta la mia attenzione in essa.

<<È bellissima Alex. Tu sei bellissimo. Tutto questo è bellissimo.>>
Mi guardo intorno mentre la neve candida si confonde con il colorito della mia pelle d'inverno, sono anni che non vedo il mare.

<<Dimenticati di ristoranti di lusso e Hotel pregiati, io e te balleremo sotto la neve. Tutta la notte. Poi torneremo a casa e faremo l'amore. Tutto il tempo che rimane.>>
Dimentichi qualcosa..

<<E se vuoi ti racconterò qualcosa. Qualsiasi cosa, perché mi sono travestito da fattorino o...>>
Ho solo bisogno di sapere una cosa.

<<Quando ti sei innamorato di me? Quando è successo? E perché non me l'hai detto prima?>>

Io ti aspetto// Alex Wyse Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora