Capitolo 1

170 3 0
                                    

y/n pov's:

Che palle l'ennesima litigata non ce la faccio più.

Piacere sono y/n Miller, ho sedici anni e odio la mia famiglia.
Oggi ero appena tornata da scuola, appena arrivo a casa «sono a casa» dico in modo svogliato, vivo con mia mamma e mio fratello maggiore Luis, ebbene sì, io sono la più piccola, se vi chiedete di mio padre beh, sinceramente non ne ho idea di dove sia, ha abbandonato mia madre quando fu incinta di me quindi sinceramente non mi interessava di dove fosse, comunque, mi dirigo verso la mia cameretta, mi distendo sul letto, prendo il telefono e sto lì a cazzeggiare un po', in realtà stavo in quella stanza tutto il giorno tranne ai pasti se mi andava bene, a nessuno importava di nessuno in quella casa, e sono stata cresciuta in questo modo, forse era per questo che ero sempre da sola a scuola nessuno sta con me anzi mi stanno tutti un po' alla larga per il mio essere arrogante, ma dopotutto non è colpa mia.

Mi stavo riposando fino a quando «y/n! Cazzo muovi il culo e alzati!» entra di colpo mio fratello «Luis che cazzo vuoi adesso» mi metto seduta «devi dare una mano alla mamma, e in più non rispondermi in questo modo chiaro signorina?» mi rimprovera «io rispondo come cazzo mi pare, e poi chi saresti mio padre?» sorrido, fino a quando non sento la mia guancia bruciare, realizzo che mi ha appena tirato l'ennesimo schiaffo «non ti conviene mancarmi di rispetto» mi mette una mano al collo e me lo stringe quasi impedendomi di respirare, io annuisco «muoviti e vai di là» mi strattona fino alla cucina, e poi si mette sul divano a bere una birra.
A volte anzi spesso mi facevano pulire, cucinare, sistemare tutto, insomma mia madre si univa a mio fratello e si ubriacavano e io ne ero a raccogliere i pezzi, e quando erano ubriachi fradici se la prendevano con me e mentre lavavo i piatti mi preparavo a ciò che mi stesse per accadere tra qualche minuto.

Ecco.

Mio fratello inizia a lamentarsi e mi prende per il colletto della maglia e mi fa cadere a terra divertito «NON SAI FARE UN CAZZO Y/N!» inizia a buttare a terra i piatti rompendoli, io ho le lacrime agli occhi «p..perché tu si? Non fai altro che bere tutto il giorno!» urlo un po' intimorita, lui si ferma per qualche secondo e poi sorride «AH SI?!» mi sfida, dopo di che mi lancia a dosso piatti e bicchieri di vetro facendomi male, scoppio a piangere, lui se ne va e dice «mai sfidarmi sorellina» mi dà uno schiaffo sulla testa e se ne va ridendo, devo andarmene, sono sedici anni che vivo così...«PULISCI MUOVITI!» mi urla, e stavo per farlo «NO!» dico «COME SCUSA?! NON NE HAI ABBASTANZA?!» si avvicina e nel mentre io mi avvicino alla porta, noto che piove fuori ma... sicuramente meglio lì fuori che qua dentro con questo pazzi sclerati «HO DETTO...NO!» prendo la prima cosa che avevo affianco, un bicchiere glielo lancio in testa e CORRO.

corro fuori di lì, corro più veloce che posso basta che me ne vado da quella casa anche se sotto la pioggia, fosse l'ultima cosa che faccio.

Non so per quanto ho corso, ma abbastanza per essere finita davanti ad una Accademia, non faccio a caso al nome e sinceramente non ho la minima intenzione di disturbare le persone che ci sono all'interno, quindi mi siedo fuori al cancello sul marciapiede e sto lì sotto la pioggia, ad aspettare che la notte passi in fretta.

Dopo non molto tempo vedo una ragazza, non la vedo bene c'è un sacco di pioggia ma mi si avvicina «ehy, ma cosa ti è successo?» io stavo piangendo «n..niente...ho solo litigato con mio fratello...e..sono spaventata tutto qui» dico «su vieni ti faccio entrare» mi porge la mano le sorrido e mi alzo su.
Entriamo, finalmente la vedo, è abbastanza alta, ha dei capelli castano scuro ricci abbastanza lunghi e «O mio Dio t..tu sei Allison...A... Allison Hargreaves....?» dico sorpresa lei ride «a...aspetta quindi... questa è l'Umbrella Academy?!» continuo «beh...sì...» ride «comunque...I..io sono y/n» «uuu bel nome» mi sorride «vieni ti faccio conoscere i miei fratelli» ancora più scioccata la seguo, mi porta in una sala dove vedo tutti e si girano appena entro, mi guardano con area confusa «Allison...l..lei chi è?» chiese un ragazzo molto robusto seduto sul divano «ragazzi...lei è y/n, y/n loro sono Diego..» indica il ragazzo che gioca con dei coltelli in mano che mi saluta con la mano, gli sorrido «Luther» indica il ragazzo robusto, e lui mi sorride «lei è Vanya» indica una ragazza abbastanza bassina «Piacere!» mi sorride «quello è Klaus» un ragazzo che aveva i capelli che gli arrivano alle spalle seduto vicino al bancone con un bicchiere di Whisky in mano «ciao bellezza» già mi sta già simpatico «e...poi ci sarebbe Cinque ma non è qui al momento, ma lo conoscerai tranquilla» annuisco «ehy,ehy, non dimenticare Ben eh» dice Klaus, lei sospira «SÌ, ci sarebbe Ben solo che...beh è morto» abbassa la testa «oh...m..mi dispiace» mi sorridono «tranquilla ormai è acqua passata» dice Luther «come mai sei qui?» chiede Diego «b..beh...ho litigato con mio fratello..e..sono scappata» mi siedo «vedo che la litigata non è andata bene» indica i miei tagli sul viso «sì, beh ci sono abituata HAAHAH» rido per sdrammatizzare «ragazzi potete dare qualcosa di asciutto a questa povera ragazza invece di farle l'interrogatorio susu» interviene Klaus «subito!» esclama Allison «su vieni» mi prende la mano e andiamo al piano di sopra, mi guardo un po' in giro e andiamo in quella che suppongo fosse camera sua «ti darò questa mia divisa di quando ero più piccola spero ti vada bene» mi sorride la prendo «grazie...m..ma quindi posso rimanere qui?» chiedo «certo! Puoi stare tutto il tempo che vuoi! E in più non credo tu stia bene a casa viste le circostanze» mi guarda le ferite «grazie mille» la abbraccio «sicura di stare bene?» nessuno si era mai preoccupato così tanto prima d'ora «sisi, tranquilla...ma io dove dormirò?» la vidi perplessa «beh...mi sa che dormirai con cinque» COSA! Perfetto partiamo bene «è l'unico che ha il letto più grande» annuisco «ti faccio vedere camera sua» usciamo dalla sua camera, e mi portò nella camera «beh, ora ti lascio sola, tu intanto sistemati, fatti pure una doccia, fa come se fossi a casa tua ok?» gli sorrido «va bene grazie» esce dalla stanza, mi guardo attorno, e noto che era una stanza molto ordinata, chiunque fosse questo Cinque era molto ordinato a differenza mia.
Apro l'acqua per farmi una doccia noto che Allison mi aveva dato anche un pigiama, la conoscevo da pochissimo e già la definisco mia sorella maggiore, gli altri devo ancora conoscerli bene ma sento che saranno la mia famiglia.

Ero seduta sul letto, quando...

you're not a bad person🖤 // Five HargreavesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora