capitolo 23

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Stavo per cedere «andiamo a mangiare? Ho fame» lui si sposta, mi porge la mano «su andiamo scema» gliela prendo «ma scema a chi oh? HAHAHA» ride anche lui finiamo di preparare i pancakes e mangiamo.
Passiamo il resto della mattinata insieme, e sto capendo che non era cambiato come pensavo, con me era sempre lo stesso. Capisco che lo amo ancora e i miei sentimenti per lui non sono mai cambiati.
Ero in camera e stavo leggendo un libro come al mio solito qualcuno bussa alla porta «ehi» è lui «ehi» chiudo il libro «t..ti va di venire alla spiaggia con me?» so che intendeva la nostra spiaggia, ero tentata a dire di no ma infondo non avevo niente da fare e, non esco da tre settimane «...v..va bene..» fa un sorriso a 32 denti «va bene ti aspetto giù allora» esce dalla camera sorrido e inizio a vedere cosa mettere.

mi vesto

E mi trucco un po'Metto le scarpe e sono pronta

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E mi trucco un po'
Metto le scarpe e sono pronta.

Scendo le scale «eccomi» gli faccio un mezzo sorriso, lui mi guarda, gli si brillano gli occhi appena mi vede «su andiamo» mi prende la mano usciamo dall'umbrella Academy e vedo che non andiamo nella sua macchina ma vedo una moto «da quando hai una moto?» gli chiedo «beh da un po'» mi sorride, dice salendo su lo guardo «che stai aspettando? Sali su» mi pone il casco «no è che non ci sono mai andata» dico «ti fidi di me?» è inutile che lo dica, io mi fido di lui però dopo tutto quello che è succ- NO Y/N BASTA GODITI IL MOMENTO E BASTA «s..sì» prendo il casco, salgo su, mi metto il casco, mi aggrappo a lui, le sento, le farfalle nello stomaco, cazzo mi fa sempre lo stesso effetto, mette in moto «vai piano» gli urlo per farmi sentire «tranquilla» parte e io mi aggrappavo saldamente a lui abbracciandolo.
Arriviamo, parcheggia, scendo «allora? Come sono andato?» chiede «bene pensavo peggio» dico «visto? Che ti avevo detto» alza le sopracciglia fiero di sé, lo guardo male «dai andiamo» avanza ed io lo seguo, camminiamo uno affianco all'altro, nessuno spiccava parola le nostre mani si sfioravano ma nessuno dei due osava avvicinarle di più.
Arrivati alla spiaggia, ci togliamo le scarpe e iniziamo a camminare a riva del mare scalzi «é da molto tempo che non venivo qui» dico guardando a terra «neanche io...ma rimane comunque un posto bellissimo e...con tanti ricordi speciali..» so che riferisse al suo passato ma per qualche strano motivo penso si riferisse anche a noi...«già...» annuisco lui si gira e mi guarda «che c'è?» chiedo sta zitto per qualche secondo «no niente..» annuisco, ci fermiamo «sicuro?» gli chiedo «si tranquilla» mi sorride «va bene...ma sappi che per qualunque cosa ci sono» lo guardo negli occhi «va bene...grazie» continuiamo a camminare, le nostre mani stavano per toccarsi ma «la senti?» chiede «cosa?» ora sono confusa «daii la canzone...come fai a non ricordartela» ascolto ed è una bachata «oddio sì, l'avevamo ballata l'anno scorso..» abbasso la testa timida, era "La Bachata" di Manuel Turizo, l'avevamo ballata per i nostri diciotto anni «allora, mi concedi questo ballo?» mi pone la mano «qui?» chiedo sorridendo «beh si dove sennò» ride «"sospiro" m..ma mi vergogno... HAAHAH» gli prendo la mano «dai che sei bravissima a ballare la Bachata stai zitta HAHAAH» rido mi mette una mano sul fianco, mi prende l'altra e io metto la mia mano sinistra sulla sua spalla e iniziamo a ballare sulle note del suo ritornello

"Ando manejando por las calles que me besaste
Oyendo las canciones que un día me dedicaste
Te diría que volvieras pero eso no se pide
Mejor le pido a Dios que me cuide"

É la nostra parte preferita, mi fa fare le giravolte, la caduta a mo' caschè. Lui mi sorride io faccio lo stesso guardandolo in quei suoi occhi verdi di cui mi sono innamorata due anni fa e di cui sono ancora innamorata, lo vedo appoggiare la fronte sulla mia, mi mette le mani sui fianchi, i nostri nasi si toccano «n..non possiamo..» dico non credendo neanche io a ciò che dicessi «perché no?» mi sussurra avvicinando le sue labbra alle mie non faccio in tempo a rispondere che le sue labbra sono sulle mie, avrei voluto staccarmi e dirgli che non potevamo, dopo tutto quello che è successo ma il mio cuore non voleva, voleva che restassi lì, ci stacchiamo per un secondo e ci guardiamo «perché so che non riuscirò a fermarmi...» lo ribacio allaccio le mie braccia al suo collo, mi prende in braccio, gioco con i suoi capelli, lui mantiene le mani sul mio sedere, ci stacchiamo per riprendere fiato «m..mi dispiace..» sussurra, cazzo perché ha ritirato fuori questo argomento, scendo da sopra di lui mi allontano da lui mettendomi a guardare il mare «ehi, che ti prende?» mi chiede mettendosi affianco a me «é veramente successo quello che penso?» chiedo «va bene..."respira" no, non è successo niente quella sera, ne le sere precedenti...non ti ho mai tradito...» mi prende la mano «a..allora perché quella sera che sono venuta ti stavi baciando con quella?» incrocio le braccia «mi ha baciato lei, non la conoscevo neanche quella, lo sai che non potrei mai tradirti..» mi mette una mano sulla guancia «se è andata veramente così perché eri così freddo..» alzo la testa per guardarlo «perché ero geloso, stavi sempre più spesso con Noah...non eri più solo per me.. avevo solo paura di perderti...e mi dispiace di essermi comportato così nei tuoi confronti...non te lo meriti» gli scende una lacrima è sincero ed io gli credo, gliela asciugo gli do un bacio sulla guancia e lo abbraccio «mi dispiace per non averti ascoltato prima m..ma io...» piango anche io, molliamo l'abbraccio «lo so sei troppo testarda» rido e lui fa lo stesso, mi prende la mano e continuamo a camminare.
Ridiamo e scherziamo per tutto il tempo, eravamo seduti per terra avevo la testa appoggiata sulla sua spalla «ma come ti è passato per la mente che io possa stancarmi di te?» mi chiede «b..beh insomma sai, magari avresti potuto cambiare gusti sul tuo prototipo di ragazza...o magari non ti piacev-» mi interrompe «ma come puoi pensare una cosa del genere?!» esclama mettendosi in piedi togliendosi la giacca «lo sai» dico con un sorrisetto in faccia lui ride «però sai l'unica cosa che non mi è mancata in questo mese di te?» inizio, si avevo intenzione di stuzzicarlo «cosa sentiamo» incrocia le braccia «le tue sfide del cazzo» lui si avvicina «ah si? Non ti sono mancate?» mi prende in braccio vedo che si avvicina al mare «nono, Cinque! Mettimi giù subito! Stavo scherzando ti prego» bum! Mi butta in acqua, ritorno su «nooh che cazzo! Il vestito!» dico sistemandolo «ohh poverina alla bambina gli si rovina il vestito» dice sarcastico «stronzo» mi avvio verso la riva «nono dai vieni qui» mi prende per i fianchi mi giro «vaffanculo HAAHAHAH» lo schizzo, e così iniziamo a schizzarci.
Dopo un bel po' si avvicina a me «tregua?» mi chiede «tregua HAAHAH» ride anche lui, si mette di fronte a me, mi guarda intensamente negli occhi sorrido imbarazzata «sei bellissima» cazzo ecco che le mie guance cominciano ad andare a fuoco «ma smettila» mi giro dall'imbarazzo «ehi, dico sul serio» non voglio ascoltarlo «lo dici solo adesso..poi non lo penserai più» mi allontano «vieni qui» mi avvicino nuotando vicino a lui, mi mette sulle sue gambe, accavallo le mie al suo bacino, si avvicina e mi bacia «lo penso da due anni» mi sussurra lo abbraccio e gli do un bacio sulla guancia.
Dopo continuammo un po' a schizzarci e divertirci, ma stavo iniziando ad avere freddo..

you're not a bad person🖤 // Five HargreavesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora