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Caro diaro,

per alcuni giorni non sono andato a scuola, ho avuto un attacco di panico in un bagno di un bar e i miei mi hanno voluto portare dal dottore, che ovviamente mi ha riempito di pastiglie e mi ha detto di stare a casa per qualche giorno.

Ho passato il tempo a sviluppare nuove idee per i miei dipinti e disegni, e soprattuto a pensare a lui.

Oggi ci sono ritornato in classe, ho guardato il corridoio una ventina di volte, scrutato ogni persona, notato ogni movimento.Non era da nessuna parte, mi sentivo quasi perso.

Sono entrato in classe per mettermi al mio solito banco, abbasso sempre gli occhi, il pavimento dell'aula è di un bianco pallido.

Arrivo al mio banco, alzo lo sguardo, e c'era qualcuno che aveva preso il posto vicino al mio.

Si, non era una mia allucinazione dovuta alle pastiglie, era proprio lui.

"Gerard, lui è un nuovo compagno di classe, si chiama Frank, è arrivato quando tu hai fatto assenza in questi giorni"

Non ho risposto, mi sono solo seduto al mio posto.

Lui era visibilmente nervoso, si toccava le mani in continuazione, non sapeva dove guardare, forse gli facevo anche paura.

"e tu..insomma..tu da dove vieni?"

Quando gli ho rivolto la domanda era intento a guardare la lavagna, poi ha posato gli occhi su di me, mi sono sentito morire.

Li avevo immaginati per tanto ma non pensavo fossero così belli.In poco tempo ho notato ogni minima sfumatura.

"una città qui vicino, i miei hanno trovato lavoro qua e beh..adesso sono qua anche io"

Non sapevo che altro dire, e allora non dissi niente.

Le ore passarono in fretta, suonò la campanella, tutti si prepararono per andare via.

Mi caddero i disegni dallo zaino, mi sentii immensamente stupido.

Lui non lo notò nemmeno,scappo come un fulmine.

Mi ritrovai da solo in aula con i disegni ancora sul pavimento, fissavo la porta, dentro la mia testa gli stavo solo gridando di ritornare.

Non sapevo ancora cosa mi stava accadendo.

Gerard's diaryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora