Caro diario,
Non farò come Frank, non allontanerò Tom.
È un ragazzo dolce e gentile, non voglio perderlo, è un buon amico.
Stamattina, prima di entrare a scuola gli ho parlato.
"Quello che è successo ieri non cambia nulla fra noi, sarò felice di aiutarti in arte altre volte."
È rimasto un po' sorpreso, mi ha fatto un grande sorriso.
Pare si sia sistemato tutto.
Come mi aspettavo, me lo sono ritrovato accanto, non mi dispiace.
Continuo a fissare Frank però.
Lo vedo molto stanco, ha le occhiaie ed è sempre più magro.
Ho bisogno di parlargli ma sarebbe tutto inutile, non mi farebbe aprire nemmeno bocca.
Deve mantenere il gioco, io gli rovinerei l'intera partita.
Mentre lo stavo fissando sento la mano di Tom sul braccio.
Lo guardo.
Mi sorride e mi chiede se voglio andare al parco con lui.
A me pare una buona idea.
Dopo la scuola ci siamo andati, ci siamo seduti su una panchina.
"È perfetto per dipingere"
Lo era davvero.
"Non so dipingere"
Tom e la sua maestria nelle arti.
Attimi di silenzio, mi sono messo a fissare il cielo.
"Non ti piaccio proprio?"
Come potevo rispondergli.
Come potevo dirgli che l'amore della mia vita mi stava ignorando, e che passavo del tempo con lui per non pensarci?
"Sei carino."
Ho pensato "Gerard che cazz.."
Ho pensato "Smettila, lo stai illudendo."
Ha sorriso.
Ed è carino quando sorride.
Ci siamo messi a passeggiare fra gli alberi, poi.
Le foglie scricchiolavano sotto i miei piedi, il vento soffiava, mi ispirava.
Tom era sempre dietro di me e mi diceva ogni tanto "attento alla merda."
Che scena da film romantico, vero?
Mentre passeggiavamo vedo Frank.
Si c'era anche lui.
Ed era con una ragazza.
Ho sentito una coltellata alla pancia.
Mi sono fermato, immobilizzato.
"Gerard cosa succede?"
Li fissavo.
E li ha guardati anche lui.
"È la nuova ragazza di Frank, me lo ha raccontato ieri."
Sapevo avessero legato, ma non pensavo si dicessero queste cose.
"Andiamoli a salutare." mi ha detto.
Ed era quasi come se stessi andando incontro ai miei mali.
Riuscivo a vederli mentre si prendevano le mani, mentre la guardava e sorrideva.
E sapevo che non sarebbe mai accaduto con me, che non mi avrebbe mai toccato, mai guardato, lo sapevo che Frank sarebbe stato sempre Frank, e Gerard sempre Gerard, e che non si sarebbero mai uniti.Non saremmo mai stati nella stessa frase, nessuna persona pensando a me avrebbe pensato a lui, o viceversa, e questo faceva male.
Molto male.
Ci siamo solo avvicinati e a parlare è stato Tom.
Frank mi ha dato solo uno sguardo, e io me ne sono stato in silenzio.
Ed è in silenzio che gli dedicavo tutte le cose che non potevo dirgli, urlargli, strappargli in faccia.
E questo mi uccideva ancora, mi accoltellava ancora.
Ce ne siamo andati poco dopo.
Con un "è stato bello vedervi" così falso che i cinesi avrebbero fatto a gara per lavorare con me.
Oltre all'amore adesso mi fanno schifo pure i parchi.
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Da clem: pagina più lunga del solito, ci saranno grandi sorprese.
Vi dono biscotti e caffè.

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Gerard's diary
Romance"Amavo quel ragazzo come si amano i tramonti, in silenzio e da lontano"