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Caro diario,
Sono passate tre settimane dal mio 'sì'.
Sono passate tre settimane di baci, serate al parco, tenersi per mano.
Sono passate tre settimane di finzioni e di sguardi nascosti.
Non voglio tutto questo.
La situazione continua ad andare avanti, e Tom è così stupido da non accorgersi della tensione nell'aria quando il mio sguardo è quello di Frank si incrociano, e gridiamo con gli occhi quello che non possiamo dire.
Ma c'è una notizia che devo scrivere.
Seduti su una panchina Tom inizia a parlarmi di questa scuola, a New York.
Forma giovani talenti, ed è una scuola d'arte.
Mi ha fatto vedere foto, parlato in ogni minimo dettaglio.
Si studia ogni genere di arte, si sviluppano le proprie inclinazioni, si passa dalla pittura, alla scultura, al canto e al ballo.
L'ho vista, è meravigliosa.
È il sogno di ogni aspirante artista, è il suo sogno, e a me non dispiacerebbe.
Mollerebbe tutto per studiare lì.
Si può frequentare dai 17 anni, e puoi comunque continuare a studiare quello che stavi studiando prima.
Ma è così lontana.
Ma Tom sembra davvero volerci andare, e può sembrare cattivo, ma la sua partenza sarebbe come togliere un grande peso.
E inoltre io lo so che lì sarebbe felice.
Il fatto è che continua a ripetetemi quanto sia magnifica, e lo è davvero.
E quasi mollerei tutto anche io.
Ma poi ritorno in me, e penso a Frank, voglio ancora lottare per lui.
Adesso che si sta rendendo conto della mia presenza, perché forse quel bacio lo ha scosso come ha scosso me.
E chissà se pensa a me quando è con lei, se le dice di amarla immaginando il mio volto.
Perché io quasi sempre lo faccio nei momenti con Tom, riesce ad allietare quell'amore controvoglia.
Ho trovato una soluzione momentanea, che comunque fa male.
Che il dolore che provo guardando meglio, nel vedere che le sfumature dei suoi occhi non sono quelle di Frank, che il tono della sua voce non è il suo, è deludente.
Che ci provo a dirgli cose dolci, che è bello stare con lui, e se mi figuro le mani di Frank è davvero bello.
Poi mi accorgo che quelle dita non sono fatte di linee dolci, che quelle vene non hanno la stessa forma, è tutto ritorna normale.
Lui ha lei.
Io ho un illusione.
E si, è profondamente deludente.

Gerard's diaryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora