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Caro diario,
Ho discusso con mia madre.
Per la prima volta.
Mi sono sempre limitato ad andarmene nella mia camera se succedeva qualcosa ma stavolta, stavolta sentivo fuoco dentro di me.
Sono esploso.
Abbiamo gridato entrambi e poi sono scappato nella mia stanza.
L'amore fa schifo.
La rabbia ti libera.
Mi sono sentito quasi bene dopo.
Il giorno dopo a scuola, fra le occhiate fredde di Frank e il cibo della mensa ancora più schifoso di come ricordassi, Tom si è seduto accanto a me.
Dopo quattro anni di indifferenza,Tom, il ragazzo davanti, mi si era seduto accanto e aveva anche intenzione di parlarmi.
"Hey Gerard, visto che schifo?" e ha indicato la poltiglia nel suo piatto.
Ho solo riso un po'.
"La prossima ora è arte giusto? Dio sono un disastro.Tu disegni bene sai?"
"Disegno da sempre"
Questo ho detto.
Poi ho pensato "ah si Gerard, continua così, diventerete grandi amici".
"Vai bene in arte,vero? Quanto hai?Sette?Otto?"
"Nove."
Ho pensato "Ah sì, sono proprio simpatico."
"Pensavo che potresti aiutarmi, cioè proprio perché sei bravo andrei sul sicuro, mi aiuteresti molto."
Ci incontriamo domani, dopo la scuola.
Non so come riuscirò ad aiutarlo, non ho mai aiutato nessuno.
All'inizio ho esitato ma sembra l'unico con cui ne valga la pena parlare in classe.
Ed è anche il modo migliore per non pensare a Frank.
Non so cosa provo per lui adesso.
Penso sia una strana cosa, lo spingerei giù da una scogliera ma lo salverei un attimo prima dello schianto.
Ah, te l'ho detto che Frank ha cambiato anche banco?
Si è messo a uno dei primi.
Io me ne starei anche vicino all'essere più schifoso, col cazzo che mi metto davanti.
Probabilmente, con il suo fare da amico, mi ritroverò Tom accanto.
Per ora non mi dispiacerebbe.
Ti racconto domani come va.

Gerard's diaryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora