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Caro diario,
Dopo quel giorno, Frank passa meno tempo con Alex, si è seduto accanto a me, ma quando arriverà Tom non so cosa succederà.
Mi sento uno schifo, lo sto tradendo.
Penso si chiamino "sensi di colpa", non ne sono sicuro, ma non mi va di provarli.
Ho come una specie di peso sul cuore, che ritorna ogni volta che non c'è Frank.
Gli parlerò appena torna, e spero di avere il coraggio.
Frank mi sorride, viene spesso a casa.
Studiamo assieme, mangiamo qualcosa, ci baciamo, facciamo l'amore qualche volta.
Sono piccoli attimi di felicità, voglio godermeli, prima che scoppi l'inferno.
Frank spesso mente alla sua ragazza, li sento litigare al telefono, gli dice che ha troppo da studiare, o che non sta bene, e una sera voleva anche andare a trovarlo ma lui con una scusa l'ha bloccata, lei si sente trascurata, minaccia di lasciarlo ma lui la riempie di parole dolci e lei si calma.
Le dice di amarla, e fa così male sentirlo.
Le promette giornate meravigliose, che fortunatamente per me, non arrivano mai.
Ma lei ci crede, o fa finta di crederci, non lo so.
È come se si volesse aggrappare a lei, forse ha ancora paura di essere etichettato.
Ha paura di mostrarsi per come è.
Ma anche se non ce l'avesse, non potremmo comunque stare insieme.
C'è Tom.
E non me lo ricordo nemmeno più perché mi sono messo con lui, avevo così bisogno di qualcuno.
L'indifferenza di Frank mi uccideva, e Tom è stata quasi una salvezza.
Dovevo colmare dei vuoti, ho accettato senza pensarci.
Sono stato così affrettato, e anche lui ha corso.
E ci siamo ritrovati così.
Mi sento una cattiva persona adesso che ci penso, Tom è solo una sorta di rimpiazzo.
Mi stavo legando a lui, ma come amico.
Non lo amo, non lo amerò mai, e vorrei pensasse queste cose anche Frank di Alex, ma non sono sicuro che pensi nemmeno la metà di quello che penso io.
Mi sento diviso, Frank è una confusione.
Lo amo, e ho la certezza mi ami anche lui, ma poi lo sento parlare con Alex e mi crolla il mondo addosso.
Gli sento sussurrare "ti amo" prima di staccare, e parla in un modo così dolce con lei.
Ma poi posa il telefono, mi sorride e inizia ad accarezzarmi o a parlarmi, e sembra che il mondo non esista, e sembra che mi guardi come la cosa più bella di tutte.
Mi fa dimenticare di tutto quello che non riguarda noi, e mi stupisco ancora del potere che ha su di me.
E non ho il coraggio di dirgli "la lascerai mai?" perché so che è una domanda a cui non vuole rispondere, e io non sono sicuro di voler sapere la risposta.
I miei non ci sono mai, lavorano e poi diritti in ospedale.
Ho l'impressione che fra qualche giorno mi daranno la notizia della sua morte.
E quasi non voglio crederci.
Non voglio crederci.
Non voglio nemmeno immaginare come starò adesso che riesco a sentire qualcosa dentro di me, è per di più Tom ritornerà e Frank si allontanerà di nuovo, lo sento.
Perché lo so che non cammineremo nei corridoi mano nella mano, e non mi bacerà per strada, anche se ci lasciamo con i nostri rispettivi fidanzati/e.
E sono sicuro torneremo al punto di partenza, e starò male, male da far schifo.

Gerard's diaryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora