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Cario diario,
Dopo quel giorno, Frank sembrava ancora più felice con gli altri, lo sai?
Sono sicuro avesse paura, paura che qualcun altro riuscisse a vedere quel lato debole di lui, era forse per questo che mi aveva detto "non dire a nessuno che ho pianto".
Volevo e voglio solo aiutarlo, ma era freddo e scostante.
Ieri è cambiata ogni cosa.
Ero in biblioteca intento a cercare un libro che mi serviva per un compito.
Ero fra gli scaffali più polverosi e pieni di libri, immerso nel silenzio.
Ho sempre odiato il silenzio, mi parla di troppe cose.
A interrompere tutto sono stati dei passi, di un silenzioso rumore.
Mi sono girato e c'era lui.
Si è avvicinato e mi ha preso per un braccio, nient'altro.
Mi ha trascinato fuori, io non ho fatto nulla per fermarlo.
Eravamo arrivati nei giardini della scuola, dove non c'era nessuno per via della imminente pioggia.
Mi ha portato sotto un albero.
"Sta zitto e ascoltami"
Questo mi ha detto.
Ho pensato "ma io non ho parlato affatto"
L'ho guardato negli occhi.
"Non farai parola con nessuno delle mie condizioni, di quello che è successo, io non esisto per te e per nessun altro, la devi smettere di guardarmi e seguirmi, io non esisto"
Continuava a rimbombarmi in testa "io non esisto per te"
Lui esisteva eccome.
"Sembri solo un maniaco, osservi ogni mio movimento, mi fai quasi paura, si ho paura di te, devi lasciarmi stare e dimenticare ogni cosa"
Ho pensato "forse sono davvero matto"
Ho pensato " così matto da aver allontanato l'unica cosa bella che mi era capitata"
Ho pensato "che schifo"
"Hai capito?"
Ho annuito.
È andato via.
È scoppiato il temporale tanto aspettato.
Non mi andava nemmeno di ripararmi, mi sono seduto sull'erba e fradicio poi sono tornato a casa.
"Io non esisto per te"
"Dimenticare ogni cosa"
Niente si dimentica, per questo fa tutto così male.
Se questo è l'amore non voglio più amare.

Gerard's diaryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora