Caro diario,
Ho parlato con i miei genitori della scuola, di andare a New York.
Hanno un aria molto preoccupata ma non l'hanno presa così male, mi guardano come se finalmente stessi prendendo in mano la mia vita.
E forse lo sto facendo.
Tra qualche giorno avrò un'altra seduta, ne parlerò anche con lo psichiatra, i miei vogliono essere sicuri che non avrò problemi e che saprò cavarmela da solo.
Andrà bene.
Non ho detto ancora nulla a Tom, non voglio dargli false speranze, e non voglio spegnere il suo entusiasmo, se andremo sarà anche bellissimo, ma sarà tutto tranne che facile.
Una parte di me vorrebbe davvero andare via, ma non posso dimenticarmi di Frank, di quello che abbiamo fatto, detto.
Forse scappare renderà anche me un codardo?
Non voglio diventare ciò che odio.

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Gerard's diary
Romance"Amavo quel ragazzo come si amano i tramonti, in silenzio e da lontano"