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Caro diario,
oggi tra il solito ingorgo del corridoio della scuola ho visto qualcosa di diverso.
Risaltava in mezzo a quell'ammasso di corpi frenetici.
Risaltava il suo viso spaesato, da bambino.
Risaltavano i suoi occhi piccoli e di un colore castano-verdino.
Risaltava la sua bocca che sembrava dolce.
Così dolce.
Sentivo gridarmi il cuore, spezzarsi le costole, intrecciare gli organi.
Stavo morendo d'amore per qualcuno che non avevo mai visto e che adesso si era presentato.
Era arrivato come un fulmine su una collina deserta.
Mi sono fermato in mezzo al corridoio mentre tutti mi passavano davanti, era come se non esistessi per loro.
Ne ero felice in un certo senso.
Lui continuava a guardarsi intorno e io volevo solo che le sue pupille riuscissero a sentire le grida delle mie.
Sono riuscito a seguirlo con lo sguardo, poi è stato risucchiato dalla folla.
Ho bisogno di guardarlo ancora.
Ho bisogno di sapere chi è, come si chiama, voglio sapere i suoi pensieri, le sue paure.
Voglio proteggerlo da quest'atomo opaco del male chiamato mondo.
Non ho mai provato queste cose, i dottori dicevano "Gerard è un ragazzo speciale, Gerard non riesce a provare le cose che proviamo noi".
E adesso?
Adesso sono ancora un ragazzo speciale?
Cosa mi sta succedendo.

Gerard's diaryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora