66. Alone

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"Tieni" gli passo la compressa e lui si mette seduto dolorante.

Gli prendo il termometro e appena vedo che è salita di nuovo a 38.2 sospiro.
"È ancora alta, dovresti andare da un medico Rayan" prende una bottiglia d'acqua mandando giù la compressa.

"Non ne ho bisogno, mi passerà in qualche giorno" sospiro e mi avvicino a lui prendendogli la mano.

"Non voglio contagiarti" dice quando poso la testa sulla sua spalla.
"Non mi importa, mi sei mancato oggi...troppo" vero un sorriso stamparsi sulle sue labbra e alzo leggermente la testa lasciandogli un bacio su di esse.

"Sento di star andando a fuoco" dice e io lo guardo dispiaciuta.
"Prova a risdraiarti" lo aiuto e lo sento sospirare sollevato una volta toccato il letto.

"Tutto apposto oggi a scuola?" mi chiede e io mi irrigidisco leggermente per poi annuire.
"Si...ho avuto un'ora buca quindi neanche troppo pesante"

"Nael mi ha detto che non sei andata in centro alla fine"
"No ero troppo stanca...e poi meglio così, penso stia nascendo qualcosa tra Leya e Nael" mi guarda confuso.

"Loro due?" annuisco.
"Inaspettato, Nael non è uno che pensa molto alle relazioni, prima il dovere e poi il piacere...lo hanno cresciuto cosi" alzo le spalle.

"Magari è la volta buona... Leya sa essere una persona fantastica, bisogna solo conoscerla fino in fondo"

"Sarà..."
"Vuoi guardare un film? È appena uscito Barbie" spalanca gli occhi guardandomi.
"Stai scherzando spero, non sottopormi a questa tortura ora ti supplico"

"Dai" lo guardo facendo gli occhi dolci e lui sbuffa.
"Vieni dai" mi affretto ad andarmi a sdraiare di fianco a lui per poi aggrovigliarmi al suo braccio mentre accende la tv.

————-

"Vedi che non è stato male?" mi asciugo le lacrime.
"Mh...c'è di meglio"

"Rayan..." guardo il mio telefono vedendo che si sono fatte le 11 di sera.
"Devo andare ora" aggiungo e lui annuisce.

"Va bene, chiamo Nael per accompagnarti, è tardi ora"
"Non esiste, abitiamo a 500 metri dall'altro, non lo farai venire fino a qui per accompagnarmi"

"Manar è buio fuori" dice scandendo le parole.
"Lo so, ma abito qui proprio" sospira.

"Non fermarti neanche per un secondo, dritta verso casa"annuisco.

"Dai devo andare" mi chino lasciandogli un bacio sulle labbra per poi uscire velocemente da casa sua.

Sospiro sollevata sentendomi finalmente completa.
Per tutta la giornata ho sentito la mancanza di Rayan come un peso costante nel petto, ma ora che l'ho visto mi sento rinata.

"Manar?"

'Wanting You' 1Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora