46. Escort

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"Rayan potrebbe uccidere qualsiasi persona ti stia guardando il culo al momento" ride Leya mentre io sbuffo girandomi a pancia in su.

"Sono al mare, è normale che io stia in costume"
"Ma non lo fa per te,ma per quei coglioni che da prima ti guardano come se non avessero mai visto una ragazza" borbotta mentre si siede sill'asciugamano.

"Inizi pure tu ora?" sbuffo girandomi verso di lei.
"No solo che non voglio ti accada qualcosa" dice e io sospiro.

"Vado a prendere qualcosa dal chiosco" dico poi mettendomi seduta.
"Va bene, fa attenzione"

Prendo la borsa e mi alzo recandomi verso di esso.
Guardo le due persone davanti a me in fila per poi guardare i prezzi.

4$ una granita, pazzi.
Tiro fuori una banconota guardandomi attorno sperando di trovare qualcosa di più buono e che costi meno.

"Non troverai niente di migliore della granita ora" sento dire da una voce maschile.
Mi giro ritrovandomi subito uno dei ragazzi dell'istituto di Rayan.

"Scusami?" chiede deglutendo a fatica mentre i suoi occhi marroni mi scrutano attentamente con un sorriso sul volto.

"La granita, ce caldo, è l'unica cosa che ti rinfrescherà per bene" ripete.
"Mh si..." mi schiarisco la gola indietreggiando leggermente.

"Sei Manar vero?" non rispondo guardandolo leggermente allarmata appena fa un passo verso di me.

"Per 50$ ci stai? Non so a che prezzi sei abituata visto che tua madre era una prostituta" mi chiede poi.

Deglutisco a fatica mentre sento la rabbia iniziare a ribollire nelle vene.
"Ritira quello che hai detto"

"Vuoi dirmi che tua madre non era una prostituta? E che ancora tutt'ora non si scopa uomini sconosciuti?" sento le guance bollenti dalla rabbia e dall'imbarazzo.

"Quindi? Quanto vuoi?" il suo sguardo cade sul mio seno e lo vedo mordersi il labbro inferiore.

Senza pensarci due volte alzo la mano sinistra e faccio per colpirlo ma la sua mano afferra il mio polso prima che io possa fare qualcosa.

"Tesoro devo ricordarti che scuola faccio?" ride mentre mi attira a se violentemente.
"Che diavolo vuoi da me?" dico con i denti stretti.

"Si parla molto di te nell'istituto lo sai vero? Di te, di tuo padre e di quello che ti è successo quando eri piccola...è tutto vero?" sento le lacrime iniziarsi a formare agli angoli degli occhi mentre ascolto le sue parole tremolante.

"Lo prendo per un si"
"Nael!" sento urlare da una voce famigliare.
Sposto sollevata lo sguardo verso Rayan che corre verso di noi.

Il ragazzo, Nael, molla velocemente il mio braccio.
"Che cazzo stai facendo eh?!" Rayan lo spinge violentemente contro l'asse di legno dietro di lui.

"Stavamo solo parlando...la vuoi tenere tutta per te?" dice provocando lo.

"Io ti ammazzo" dice spingendolo ancora più violentemente.

"Rayan..." mi avvicino tremolante toccandogli il braccio.
Al mio tocco lo sento rilassarsi leggermente e scioglie lentamente la presa da Nael.

"Andiamo"
"Ora." aggiunge guardandomi furente.

'Wanting You' 1Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora