CAPITOLO 1
Noi siamo un loop
«Non capisco che ci faccia lassù!»
«Cerco un punto d'accesso!»
«Dal caminetto come Babbo Natale?» chiede confuso.
Mi guardo un attimo in giro. «Non c'è nessun caminetto, probabilmente avranno i riscaldamenti senza combustione a legna!»È notte, forse le dieci passate, non ne ho idea, ma il mio piano era molto semplice. Certo, se non fosse che per qualche strana ragione la ragazzina degli Scout di quartiere che vende biscotti non mi ha fornito informazioni sbagliate su dove i signori Cooper nascondano la chiave di scorta della loro casa. Quindi, siccome a volte nella vita bisogna arrangiarsi e improvvisare un piano B di riserva ho pensato fosse una buona opzione scalare le mura attraverso le grondaie e raggiungere il tetto dal momento che c'è la piccola finestra che potrei aprire per infilarmi nella villetta.
Spero solo che il posto dove andrò a finire non sia una soffitta che si apre dall'esterno perché in quel caso sono fottuta.
«Scendi!» mi urla da terra. Gli lancio un'occhiata mentre continuo a camminare facendo attenzione a non scivolare sulle tegole della casa.
«Ronnie, vuoi scendere?» spalanca le braccia esasperato.
«Atterraggio da supereroe?» chiedo di rimando con un sorrisetto stampato in faccia. Lui inclina leggermente la testa guardandomi male. «Che c'è? Gli scoiattoli lo fanno!»«Ronnie, vuoi scendere da lì prima tu cada e ti sfonda il cranio sul-» si blocca di getto e gira la testa verso destra.
Spalanco gli occhi.
«Cazzo...» mormoro non appena scorgo il furgoncino grigio formato famiglia e gli abbaglianti puntare verso il retro della proprietà dove ora ci troviamo.Sposto gli occhi su di lui che saltella sventolando le mani in perfetto stile naufrago che vede una nave commerciale sulla linea d'orizzonte.
Corruccio la fronte confusa e gli rivolgo una smorfia scuotendo la testa a mo' di "che cosa stai facendo?"Lui mi fa segno con le mani verso la staccionata accanto, oltre la quale c'è un altra villetta, le luci spente come questa in cui siamo ma con la sola differenza che i proprietari sono tornati prima del previsto.
Merda.Elizabeth aveva detto che i signori Cooper e i loro tre figli - un bambino e due adolescenti viziati fino al midollo e con i brufoli - sarebbero partiti per una vacanza a Montenegro per almeno tre settimane e che la residenza a Sacramento sarebbe rimasta senza custode per almeno una settimana perché ammalato di gastroenterite virale.
Il mio unico problema era il dubbio che il custode non avesse lasciato i suoi germi col virus ambulante a infettarmi, scenario post apocalittico assolutamente da evitare se considerato il motivo per cui siamo qui, ovvero sfruttare le cose luxury della famiglia Cooper e poi magari lasciar aperte le finestre, col cibo in esposizione cosicché un'orda di scoiattoli e procioni possano invadere la casa perché essere dei villain in perfetto stile fumetti supereroistici non fa mai male. Ciononostante non voglio beccarmi il vomito e la dissenteria perciò probabilmente dovremmo usare dei guanti. Logan quelli da moto, io invece quelli da giardinaggio di sua madre, Sofia.
Ripongo gli occhi proprio su di lui che continua a indicarmi la staccionata senza più parlare perché molto probabile che questo ci farà beccare in un battibaleno.
Dal tetto della casa noto gli abbaglianti puntare sul giardino, l'altalena e la piscina coperta dal telo. Salgo leggermente su in cima fino a dare un'occhiata alla situazione sulla facciata principale dov'è l'entrata del garage.
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Cuori in Tempesta 4
RomanceScene +18 🔥 Ronnie ha finalmente chiuso il suo loop infernale fatto di ricordi, dolore e un vecchio spettro venuto dal passato a stravolgere tutto ciò che si era creata in due anni dopo alcol, droghe e rimpianti: Logan Price, il suo miglior amico...