15 | Niente è okay

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CAPITOLO 15
Niente è okay


Tra tutte le cose più assurde, questa non l'ho mai immaginata. Insomma... Il mio ragazzo è un militare, sexy e figlio di un grandissimo imprenditore di San Francisco, è stato il mio amico di letto per mesi prima che gli dicessi "Sai, Nick? Mi sto innamorando di te" e poi mi sono innamorata, mi ci sono fiondata a capofitto, sono arrivata a dei compromessi e il mio attuale ragazzo è in Iraq, a chissà quante ore di fuso orario.
Dovrei controllare probabilmente...
Sarà giorno o notte da lui? E io che cazzo ne so?, e ora mi trovo a un pranzo tra amiche dove Finn Dwayte si è aggiunto portando con sé i miei due ex.

Se Nicholas fosse qui mi guarderebbe per poi trattenersi dal ridere mentre io lo lincio con lo sguardo e gli mollo un calcio sotto al tavolo. Già, si farebbe una gran bella risata piuttosto che sentirsi a disagio o che so? Minacciato, come se questo potesse in un qualche modo rovinare la nostra relazione.
No, quello stronzo del mio ragazzo riderebbe e di gusto, forse proponendo anche un ménage à trois solo per prendermi in giro, tanto l'ha già fatto quella volta in cui sono andata a casa sua, di notte fonda, a lamentarmi della mia prima volta disastrosa con Logan quando per poco non l'ho strozzato.

Maledizione.

Ignoro qualunque occhiata, qualunque, prendo il bicchiere d'acqua, ne bevo un sorso e mi schiarisco la voce guardando Kim che come me sembra sbigottita dalla situazione che si è creata. Nathalie, invece, beve la sua Coca-Cola ridendo sotto i baffi tanto che ad una certa qualcuno le molla un calcio sotto il tavolo e lei sobbalza, si gira verso Kim la quale la guarda di traverso.

«Vogliamo ordinare qualcosa? Io prendo questi spaghetti con... tartufo. Voi?»
Finn prende parola spezzando il ghiaccio.

«Quelli all'antrace non ti piacciono?» chiedo con un piccolo sorriso.

«Tu cosa prendi, Ronnie?» chiede Finn.
«Te» rispondo. «A calci. Posso?» sbatto le ciglia.
Lui fa strisciare teatralmente il dito sul menù e spalanca gli occhi.
«Oh, ma tu guarda! Qui c'è scritto "Tartare di Stronze con salmone". Sembra ideale per il tuo palato, così ti vizi un po'» tira gli angoli della bocca in su. «Ma se vuoi prendermi, fallo quantomeno lontano da occhi indiscreti. Vorrei della privacy...»

Lo disprezzo a morte.
E no, non è quel disprezzo che provavo per Nicholas agli inizi, quella rabbia che sfociava nel sesso anche solo quando lo guardavo. Finn lo disprezzo e punto. E lo vorrei sotterrare vivo a sei metri sotto terra con solo una scatoletta di fiammiferi così se cerca di illuminare la tua buca da ratto rischierà di darsi fuoco.
E sarebbe uno scenario dantesco.

È un attimo e la mia impulsività prende il sopravvento perché certamente non starò qui a fingere una carina discussione con Finn Dwayte fatta di battute taglienti con lo scopo di avere la meglio. Io non devo dimostrare un cazzo ed è per questo che mi sporgo alla mia sinistra, infilo di getto le mani tra le cosce del mio inaspettato vicino di tavolo e Logan sussulta preso di sprovvista. Non gli do tempo per fare e né dire una sola virgola perché spingo la sedia abbastanza lontano da poter raggiungere in santa pace Finn Dwayte e riservargli i miei più sentiti complimenti per la sua formidabile presenza di clown.

«Non sono in vena di stare ai tuoi giochetti di merda, perciò sta' attento.»

Sibilo pronta per staccargli via la testa dal collo e giocare a dodgeball con il rimanente del suo corpo in perfetto stile Scooby-Doo.

«Altrimenti che mi fai? Quella cosa alla Untold Sparks? Spacchi una vetrata e mi ficchi un pezzo di vetro in gola? Oh... che carina, ora però torna al tuo posto, ninja.»

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