CAPITOLO 39
Un druido
Col cartone del caffè tra le mani ancora caldo, e seduta in prua alla barca guardo il cielo rosa e i primi raggi di sole che tinteggiano le onde dell'oceano ancora piatto facendole brillare.
Qualcuno prende posto alle mie spalle, le sue braccia mi avvolgono e mi stringono al suo petto.«È sabato» dice accanto la mia testa. Un tenue sorriso mi si forma sulle labbra e mi lascio cullare dal suo calore chiudendo gli occhi. Lui china il viso, sposta un po' il cappuccio della mia felpa e posa un bacio tra i miei capelli.
«Ethan ti ama così tanto da essersi assentato al turno mattiniero al Pink Ocean solo per te» dico divertita strappandogli un piccolo cenno di risata.
«Ho conquistato il tuo cuore e anche quello del tuo miglior amico. Mi sento l'uomo più fortunato al mondo» ridacchia facendomi sorridere inevitabilmente.«No, tu gli hai detto di saper pescare e lui cerca di farlo da anni ma ogni volta quando ci prova finisce con l'amo da pesca infilzato nel culo. L'ultima volta ha lanciato in acqua anche la canna. Sono andata a recuperarla a nuoto» dico facendolo ridere. «Non dovevi metterti a pescare?» chiedo.
«Ethan ha portato una sogliola surgelata da usare come esca. Sta cercando di scongelarlo con l'accendino e si è bruciato già due dita. Credo voglia catturare uno squalo.»
«Beh, meglio di niente. No?»
«Forse useremo le tue patatine all'jalapeno come esca...» mormora sovrappensiero strappandomi un risolino.
«Lascia in pace le mie patatine.»Lui mi stringe di più a sé.
«Sì, forse è meglio. Sono così piccanti che se le lanciassi in acqua morirebbero tutti i pesci in meno di tre secondi. Quelle patatine potrebbero essere usate come arma biologica per distruggere un intero ecosistema.»
«Nick, fottiti» dico cercando di essere seria ma invece fallisco perciò gli mollo uno schiaffetto sulla mano e lui caccia un finto lamento.
«Una piccola terrorista dell'ecosistema... Sei pericolosa...» cita in un mormorio con un tono talmente basso al mio orecchio da farmi andare a fuoco le guance.
«La smetti?»
«Lavori davvero per la Yakuza o fai parte di una fratellanza russa a stampo mafioso?» continua nonostante tutto. Mi trattengo dal ridere mentre lui sghignazza come un imbecille, mi tira di lato e così facendo il mio viso finisce davanti al suo.
«Settimana prossima ho il mio colloquio per le forze speciali» svela.Non perde tempo evidentemente, forse perché non gli piace starsene con le mani in mano senza fare niente di produttivo. Immagino che questa settimana, per quanto sia stata bella passarla insieme, per lui sia risultata difficile. Per Nicholas il lavoro è un punto fondamentale della sua vita, è uno stacanovista, mentre io tendo a procrastinare un sacco.
«Se dovesse andare tutto bene, metto il passamontagna e ti vengo a rapire all'università» dice poi.
«Non ti permettere. Se uno della SWAT mi entra in aula farai pensare a tutti che sono una criminale» ribatto seria questa volta.
«Oh... ma tu lo sei» sussurra facendomi sorridere nonostante tutto. Mi afferra e mi molla un bacio fortissimo sulla bocca tanto da spingere la mia testa all'indietro. Rido inevitabilmente contro le sue labbra.
«Lo sai che se ti giri e tiri un po' giù i pantaloni posso-»
Sbarro gli occhi premendogli subito la mano sulla bocca.
«No» scuoto la testa e lo guardo male.
Nicholas in tutta risposta mi fa scivolare di spalle contro la barca e si mette su di me.
«Togliti subito» dico a bassa voce iniziando a scaldarmi. Do un'occhiata rapida a destra e vedo in lontananza Ethan chinato sulle ginocchia con l'accendino in una mano e il pesce nell'altra mentre lo regge per la coda e prova a farlo sciogliere.
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Cuori in Tempesta 4
RomanceScene +18 🔥 Ronnie ha finalmente chiuso il suo loop infernale fatto di ricordi, dolore e un vecchio spettro venuto dal passato a stravolgere tutto ciò che si era creata in due anni dopo alcol, droghe e rimpianti: Logan Price, il suo miglior amico...