CAPITOLO 41
Ero io il tuo ragazzoSul tardi raccolgo le mie cose e vado a lavoro. Solito turno pomeridiano. Fra qualche giorno inizierò anche quello mattiniero. Ci sarà da divertirsi con la faccia di Logan in giro per il Pink Ocean...
Salgo al piano superiore fino al mio monolocale che ormai non uso più solo per raccogliere la mia posta, per la quale dovrò fare il cambio di residenza... merda, odio la burocrazia.
Sbuffo e spingo la porta, raccolgo come immaginavo le due buste bianche, mi tiro in piedi e faccio per andarmene quando però mi fermo. Stranita, mi giro e punto gli occhi in fondo, nella zona del piccolo soggiorno. Non usavo il monolocale da così tanto che si è raccolta tanta polvere che devo ripulire nel rispetto della padrona di casa prima che dia in affitto il posto ai nuovi inquilini del palazzo. Il punto è che io non ho toccato nient'altro che il mio armadio l'ultima volta che sono stata qui e Cathy, la proprietaria, è fuori città per svendere alcune sue proprietà in disuso.
Mi avvicino con la posta tra le mani e guardo il mobiletto sopra il quale c'è la TV. Ci sono tracce di assenza di polvere sul legno, come se qualcuno ci avesse messo la mano sopra. Tiro lo scomparto inferiore e dentro trovo solo alcune cianfrusaglie. Guardo meglio, mi chino nelle ginocchia e faccio strisciare due dita di lato a due buste con dentro della roba. Manca la polvere come se queste fossero state spostate.
Mi tiro in piedi, chiudo le ante e vado nella stanza da letto. Mi chino, accendo la torcia del cellulare e controllo la zona sotto il letto. C'è una scatola di cartone dove ci sono alcune cose di cui mi devo liberare, che farò questo weekend. O perlomeno si spera, sempre che non mi ritrova impegnata col mio amato suocero, il caro Ben Pazzo O'Brien. Davanti la scatola c'è una striscia larga quanto è quest'ultima che attraversa lo strato polvero sotto il letto raschiandolo via. Qualcuno l'ha mossa.
L'ha tirata fuori come ha tirato fuori quelle buste e chissà cos'altro. Questa volta il mio stramaledetto istinto lo seguo eccome, perché la prima volta non ho voluto, non volevo crederci. Sapevo ci fosse qualcosa di famigliare nel mio Osservatore, il modo in cui si comportava, il modo in cui metteva in ordine le mie scarpe, come mi cucinava e i suoi bigliettini, la calligrafia in stampatello identica a quella delle note a matita nel libro di Lupin.
E il mio istinto mi sta dicendo una cosa soltanto: Nicholas è stato qui e ha frugato tra le mie cose.
***
In uno strano parcheggio a sud di San Francisco mi guardo in giro con aria spaesata. Sospiro rumorosamente dando l'ennesima occhiata all'orario in alto sulla barra di notifiche del cellulare. È da più di venti minuti che controllo e ricontrollo, e niente cambia, c'è solo il livello della mia impazienza che ha superato ogni limite sopportabile.
Sono seduta sul marciapiede davanti a quello che sembra uno scrauso supermercato di gente che entra a fare compere in infradito e i clienti, prevalentemente gente che potrebbe accoltellarti da un momento all'altro, mi mandano occhiate prima di caricare la loro roba nelle loro auto chiaramente non di lusso, sembrano dei rottami che stanno per cadere a pezzi e a momenti mi ricordano il pick-up blu col cambio manuale che guidavo per le strade non asfaltate della riserva naturale in Texas.
Ogni tre per due si rompeva qualcosa. La frizione, qualche fusibile, la centralina, il tubo di acqua, oppure quel odioso filtro d'olio che si intasava sempre e mi faceva imprecare ogni volta.Una macchina si ferma davanti i miei piedi, quasi rischiando di pestarmeli con i pneumatici nuovi di zecca. Alzo il viso dal cellulare e un finestrino si abbassa.
«Stai facendo l'elemosina?» ridacchia divertito.
Alzo gli occhi al cielo anche se ben consapevole che non mi possa vedere per via degli occhiali da sole che indosso e come extra il berretto dei Lakers che mi tiene all'ombra il naso evitando che me lo scotti. Sono le undici, fa un caldo bestiale e sinceramente non vedo l'ora che arrivi dicembre anche se il passare del tempo non farebbe bene alla situazione in cui mi trovo.
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Cuori in Tempesta 4
RomanceScene +18 🔥 Ronnie ha finalmente chiuso il suo loop infernale fatto di ricordi, dolore e un vecchio spettro venuto dal passato a stravolgere tutto ciò che si era creata in due anni dopo alcol, droghe e rimpianti: Logan Price, il suo miglior amico...