Capitolo 5

432 7 2
                                    

Fatima pov's

Un nuovo giorno sorge qui in Sicilia spengo la sveglia mi tolgo il lenzuolo da dosso bianco che nel tempo si e ingiallito un po'

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Un nuovo giorno sorge qui in Sicilia spengo la sveglia mi tolgo il lenzuolo da dosso bianco che nel tempo si e ingiallito un po'.

Appena i miei piedi toccano il pavimento freddo brividi di freddo mi vengono apro le finestre facendo cambiare un po' aria e facendo entrare i raggi del sole nella stanza.

Dopodiché mi tolgo la vestaglia e la faccio cadere ai miei piedi dirigendomi in bagno.

Dopo essermi rinfrescata un po' mi avvicino al mio vecchio armadio e opto per un vestitino lilla e dei tacchi bassi.

Una spruzzata di profumo e posso iniziare questa giornata.

Esco dal palazzo salutando le signore che si fermano a domandare di mio padre ma purtroppo nemmeno io e Beatrice sappiamo che fine a fatto l'ultima volta che l'ho visto è stato quando mi sono presa il passaggio da quel bastardo.

Lascio un lungo sospiro e monto in sella alla mia bicicletta e inizio a pedalare godendomi l'aria fresca e la bella giornata soleggiata.

Dopo una mezz'ora arrivo fuori dalla taverna scendo dalla mia bici e la appoggio vicino all'albero mentre sto per entrare mi sento afferrare per il braccio spaventata mi giro e vedo che è quel mostro di Nito.

Senza darmi il tempo di parlare mi prende per mano e ci appartiamo vicino all'albero per non dare nell'occhio alle persone che stanno seduti ai tavoli a fare colazione.

Incrocio le braccia al petto mentre lo fissò con sguardo freddo sperando di togliermelo di torno non dimentico quello che ha fatto a mio padre ho capito perfettamente perché mio padre era spaventato dalla sua presenza.

Le persone al bar erano molto spaventate subito hanno abbassato la testa alla presenza di Nito chi è quest'uomo i suoi occhi sono pieni di mistero nasconde tante cose questo e sicuro.

La voglia di essere lontana da lui cresce sempre di più dentro me.

Nito: Fatima aspetta..
Fatima: ancora tu basta!
Nito: perdonami ti prego!
Fatima: non dimentico la bestia che sei!

Faccio di no con con la testa come posso perdonarlo se ha quasi ucciso mio padre stanca di stare ad ascoltare faccio per allontanarmi ma vengo scaraventata con violenza contro l'albero dietro di me non posso fare a meno di fare un gemito di dolore mentre la sua espressione è diventata fredda e impassibile.

Nito: oramai ho messo i miei occhi su di te!
Fatima: e te li togli perché non mi interessa di una bestia come te!
Nito: tu non mi puoi lasciare Fatima!
Fatima: tu sei pazzo!

Faccio per allontanarlo da me ma è troppo forte ma succede tutto in una frazione di secondi un ragazzo biondo e dagli occhi azzurri tira un pugno a Nito spalanco la bocca spaventata.

Nito si alza da terra e viene verso di me con tono freddo mi sussurra che ci rivedremo molto presto e mi supera con una spallata.

Scoppio a piangere mentre quel ragazzo è rimasto al mio fianco mi porge un fazzoletto mi invita a sedermi.

Giulio: mi presento sono Giulio!
Fatima: io sono Fatima!
Giulio: mi dispiace!
Fatima: e di cosa anzi ti ringrazio di essere intervenuto ho avuto molta paura!
Giulio: Nito è un uomo molto rispettato tutti lo temono!
Fatima: non voglio saperlo scusami ma ora vado!

Annuisco piano piano mi alzo dalla sedia saluto Giulio con una mano gli ho promesso che ci saremo rivisti Giulio non è come Nito lui si che ha gli occhi sinceri.

Salgo in sella alla mia bici e mi allontano ancora scossa da quello che e successo.

Ossessione fataleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora