Capitolo 18

204 6 5
                                    

Catalina pov's

E mattina presto scendo al piano di sotto in sala da pranzo dove mia madre seduta a capotavola e i miei fratelli al suo fianco sorseggiano un caffè

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

E mattina presto scendo al piano di sotto in sala da pranzo dove mia madre seduta a capotavola e i miei fratelli al suo fianco sorseggiano un caffè.

Mi accomodo anche io bevendo il mio the allo zenzero mentre ascolto la loro conversazione che parlano di fare un viaggio in cui mamma deve partire prima con me e poi ci raggiungeranno Fatima , Rodolfo e Giulio.

Mi alzo in piedi sbattendo la mano sul tavolo mentre mia madre mi guarda allibita dal mio comportamento ma non starò zitta sono stanca di essere sempre l'ultima.

Catalina: io non partirò per nessun viaggio rimarrò qui in Sicilia sono grande abbastanza per rimanere da sola!
Elena: te ne avrei parlato bambina mia.
Catalina: e poi mamma io qui ho il mio fidanzato un uomo che mi ha colpita dritta al cuore me lo sento e la mia anima gemella!
Elena: ah si è chi sarebbe?
Catalina: si chiama Nito valdi mamma.

Vedo mia madre assumere una espressione arrabbiata mentre i miei fratelli stringono i pugni arrabbiati ci sta che sono gelosi di me ma si faranno una ragione una volta conosciuto.

Mia madre si alza arrabbiata mentre una sedia cade a terra viene verso di me puntandomi un dito contro mentre io mi faccio piccola piccola.

Elena: quel uomo non entrerà mai in casa mia scordatelo!
Rodolfo: una persona come lui non è gradita qui!
Catalina: invece è gradita quella puttana di Fatima?
Elena: non ti permetto di parlare di tua cognata così tu non sai cosa ha fatto il tuo caro fidanzato ma tu sei ancora una bambina immatura!

Mia madre mi tira uno schiaffo in pieno viso lacrime di rabbia scendono dal mio viso li guardo tutti con odio mentre sto per uscire dalla sala vengo fermata da Rodolfo che cerca di farmi ragionare.

Rodolfo: sei ancora immatura Catalina non essere dura con Fatima e tua cognata.
Catalina: anche Nito è tuo cognato accettatelo!
Giulio: non ti permetto di parlare della mia futura moglie così la vera puttana qui sei tu lo sanno tutti ingrata!
Elena: vattene immediatamente!

Lascio la sala da pranzo singhiozzando e mantenendomi il viso appena colpito da mia madre mentre sto per uscire dalla porta sento afferrarmi per il braccio e vedo che è Giulio assumo una espressione fredda incrociando le braccia al petto.

Giulio: Nito non è l'uomo adatto per te è pericoloso!
Catalina: allora sei tu che hai messo mamma contro lui!
Giulio: la verità stupida quando si stancherà di te ti butterà cresci un po'!
Catalina: la tua fidanzata è pericolosa non il mio uomo!

Dette queste parole esco di casa e inizio a correre verso casa di Nito ho bisogno di stare fra le sue braccia.

Arrivo a casa sua mi apre non gli do il tempo di parlare che mi butto fra le sue braccia piangendo, lui mi porta dentro e mi fa sedere in salone incitandomi a parlare piangendo gli spiego tutto sotto al suo sguardo freddo.

Catalina: mia madre stamattina era nervosa con me!
Nito: forse è nervosa che non approva il matrimonio fra tuo fratello e Fatima.
Catalina: no mia madre è molto innamorata di Fatima e la nuora che ha sempre desiderato anche a me piace Fatima ma dopo quello che mi hai detto ho cambiato idea!
Nito: ci sarò anche io alla festa a Villa Fontamara così mi presenterò alla tua famiglia!
Catalina: hanno detto di no non sei gradito!

Arrabbiato Nito si alza dal divano e lancia per terra le varie cose che erano presenti sul tavolino di vetro mi sono spaventata tantissimo infatti mi faccio piccola piccola sul divano.

Si volta verso di me e mi punta il dito contro mi obbliga a guardarlo negli occhi mentre il mio viso ormai è bagnato dalle mie lacrime.

Nito: la colpa è di Fatima ma non mi importa io verrò lo stesso combatterò per il nostro amore Catalina!
Catalina: io senza di te impazzisco Nito!

Attacca le sue labbra sulle mie dando via ad un bacio violento finiamo entrambi sul divano mi sento pronta a donare tutta me stessa a Nito.

Ossessione fataleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora