Sicilia anni trenta Nito valdi un uomo dall'infanzia difficile nel tempo diventerà un uomo freddo e spietato l'incontro con la bellissima Fatima tabacchi diventerà il suo peggior incubo Nito è ossessionato da Fatima e la vorrà sua ad ogni costo.
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Sono le 18:00 e quasi sera mi sto preparando per andare al mare con Nito a vedere il tramonto slego i miei capelli li lascio cadere al naturale sulle mie spalle dopodiché mi avvicino al mio armadio camminando sulle punte e lo apro.
Opto per qualcosa di fresco e semplice un top è una gonna nera lunga con uno spacco ai piedi invece delle ballerine rosse.
Mi guardo allo specchio e mi vedo carina mi spruzzo un po' del mio profumo a vaniglia ed esco dalla mia camera.
Sento il clacson suonare mi affretto ad arrivare alla porta e me la chiudo alle mie spalle scendo velocemente le scale e vedo la sua macchina parcheggiata salgo velocemente ci salutiamo con un bacio dolce e lento.
Dopodiché ci stacchiamo e mette in moto la macchina e partiamo.
Dopo un po' arriviamo finalmente in spiaggia parcheggia la macchina e ci togliamo le scarpe e iniziamo a correre come due adolescenti verso il mare mi sento veramente bene speriamo che Nito sia l'uomo giusto per me.
Dopo aver scherzato è giocato ci sediamo un po' sulla sabbia Nito mi stringe a lui non posso fare a meno di sorridere sulla sua spalla, alzo la testa e lo vedo che mi fissa avvinando le sue labbra alle mie dando il via ad un bacio passionale e dolce.
Finiamo sdraiati sulla sabbia sempre baciandoci appassionatamente abbassa il mio top inizia a palparmi le tette, ma all'improvviso questa atmosfera romantica chi si stava creando viene interrotta da un uomo che si avvicina minacciosamente a Nito che si alza minacciosamente e va verso l'uomo.
Mi alzo anche io da terra e mi riaggiusto il top e vado dietro Nito ma quello che vedo mi si gela il sangue nelle vene Nito estrae un tirapugni e inizia a picchiare brutalmente l'uomo copiose lacrime scendono dai miei occhi.
Ora ho capito tutto quel tirapugni e lo stesso che stavano picchiando mio padre vedo le sue mani sporche di sangue indietreggio spaventata dalla vera natura di Nito vedo che si sta avvicinando a me.
Mette una mano sul mio viso con il suo sorriso dolce ma schifata da lui tolgo bruscamente la sua mano lontano da me e lo guardo delusa.
Nito: oh non devi avere paura di me Fatima! Fatima: tu sei un mostro! Nito: non ti permettere di parlarmi così! Fatima: tu sei il mostro che quella sera stava uccidendo mio padre!
Scappo spaventata da lui salgo velocemente le scale e arrivo in strada è in lontananza vedo un bar inizio a correre verso di esso è vedo subito un telefono pubblico compongo il numero per chiamare mia sorella, al primo squillo risponde subito piangendo gli ho spiegato tutta la situazione ha detto che verrà presto a prendermi.
Subito dopo arriva mia sorella Beatrice in sella alla sua vespa salgo subito aggrappandomi a lei e scappando lontano dove è quel mostro.
Non voglio più sapere nulla di Nito mi fa schifo e io come la stupida ho pensato di aver trovato finalmente l'uomo della mia vita.
Arriviamo finalmente a casa senza aspettare Beatrice entro in casa e mi vado a chiudere in camera mia mi butto sul letto piangendo sperando di dimenticare questa serata orribile.