Capitolo 22

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Fatima pov's

Quando sentiamo qualcosa che ci fa vibrare il cuore non domandarti cosa sia ma dobbiamo viverlo fino in fondo perché è quel brivido che noi chiamiamo vita è c'è la dobbiamo vivere fino all'ultimo

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Quando sentiamo qualcosa che ci fa vibrare il cuore non domandarti cosa sia ma dobbiamo viverlo fino in fondo perché è quel brivido che noi chiamiamo vita è c'è la dobbiamo vivere fino all'ultimo.

Ma io Fatima sorrido sempre, sorrido sempre alla vita anche se lei non mi ha sorriso tanto, ho sorriso quando ho visto la crudeltà di quel Nito, ho sorriso ai miei mille dolori e sorrisi finti.

Mi sono sempre detta Fatima il sorriso sarà la luce per il mio cammino il mio raggio di sole.

Mi devo chiedere scusa a me stessa per tutte quelle volte che ho creduto che non sono mai stata abbastanza.

Ho imparato ad accettarmi così come sono. Non cambierò mai per piacere agli altri arriverà l'amore vero anche per me fino ad ora ho creduto che Nito è Giulio erano gli uomini perfetti per me ma non è così ognuno di loro due mi voleva possedere a modo suo, ma io aspetto chi accarezza le mie paure ed insicurezze io Fatima resterò così come sono.

Con un lungo sospiro mi alzo dalla poltrona e mi avvicino alla finestra dove osservo la solita monotonia in questa settimana sono successe tante cose.

La signora Elena si è chiusa in se stessa per la perdita di Giulio l'altro ieri c'è stato il suo funerale è stato sepolto nella cappella di famiglia. Catalina non si trova più non sappiamo che fine abbia fatto nonostante i mille attriti che ci sono stati fra noi due mi auguro che stia bene.

Rodolfo non si dà pace per questa faccenda ha preso lui le rondini della famiglia mi ha ordinato di traferirmi alla villa in modo da stare più accanto alla signora Elena.

Con me ho fatto trasferire anche Beatrice e Teresa che nell'ultimo periodo ci siamo avvicinate tantissimo con mia grandissima sorpresa la sua defunta madre era una grandissima amica della signora Elena così quest'ultima l'ha presa sotto la sua ala.

Decido di prendere la mia borsetta e uscire un po' da questa villa a prendere una boccata d'aria ma mentre mi incammino per il paese mi fermo a guardare Teresa intenta a parlare con un ragazzo che sembra un po' più piccolo di lei.

Parlerò con lei ora che mi raggiungerà al negozio entrò dentro chiudendomi la porta alle mie spalle saluto educatamente il personale che lavora e vado al piano di sopra in ufficio Rodolfo da quando suo fratello e morto ha deciso che il compito doveva essere il mio in quanto futura moglie di Giulio.

Ma in questi giorni noto degli sguardi diversi da parte di Rodolfo lo vedo incantato a guardarmi non so spiegarmi questa cosa.

All'improvviso sento bussare alla porta credendo che sia Teresa mi alzo e vado ad aprire ma davanti a me trovo Rodolfo non mi da il tempo di aprire bocca che sento le labbra afferrare le mie e con l'altro braccio chiude la porta di scatto dietro di se.

Mi riprendo subito lo spingo lontano da me mentre lui riviene verso di me mi fermo vicino al muro e urlo...

Fatima: cosa ti è saltato in mente?
Rodolfo: io non so Fatima ma tu sei bellissima!
Fatima: non è rispettoso nei confronti di tuo fratello Giulio!
Rodolfo: aspetterò per te.

Scioccata da quelle parole mi giro verso di lui e gli dico di lasciarmi da sola a riflettere per fortuna mi ascolta lasciandomi da sola ma mentre sta per uscire entra Teresa che mi guarda senza capire nulla.

Teresa: che voleva?
Fatima: nulla mi ha dato notizie sulle ricerche della sorella.

Io e Teresa discutiamo del negozio i guadagni non vanno granché dato che devo pagare anche il pizzo a quel figlio di puttana di valdi.

Abbiamo deciso di nascondere alcuni vestiti firmati dietro alla cassaforte dell'ufficio vedendo che il negozio andrà in rovina lui non verrà più a chiedere il pizzo, dopo aver fatto questo venderò i pezzi nella cantina della villa la rimetto un po' in ordine con l'aiuto di Teresa ed e fatta.

Ci battiamo il cinque e ci salutiamo ognuna andando per la propria strada vado alla villa e vedo finalmente la signora Elena in piedi poso la borsetta e iniziamo a parlare del più e del meno e gli racconto anche del negozio.

Ossessione fataleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora