Capitolo 40

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Fatima pov's

È passata una settimana da quando sono diventata mamma fino ad ora sei stato la cosa più bella che la vita potesse darmi come dono

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È passata una settimana da quando sono diventata mamma fino ad ora sei stato la cosa più bella che la vita potesse darmi come dono.

Mi avvicino alla culla di mio figlio che dorme sereno allo scuro dei dolori che la vita ci riserva.

Piccolo di mamma la vita è un dono ma è fatta di tanti dolori e sacrifici nella vita vincerai ma perderai tanto. La vita va vissuta con coraggio e soprattutto umiltà non abbassare mai la guardia figlio mio e di voler bene soprattutto solo chi ti resta accanto nei momenti buoni e cattivi.. con tutto il mio cuore di mamma ti auguro di vivere la vita fino all'ultimo non accontentarti tanto vita mia. Tu caro Giulio devi camminare con coraggio e fierezza coraggio e forza e non devi fermarti mai solo perché qualcuno a provato a spezzarti tu devi andare a testa alta davanti a tutto e tutti.

Mentre continuo ad osservare mio figlio con amore nella stanza entra mia sorella Beatrice che si avvicina a me consegnandomi una lettera che aveva fra le mani.

Beatrice: lo trovata poco fa sull'uscio del portone.
Fatima: grazie ora la apro e la leggo.

Lei annuisce strofinando le sue mani sulla gonna, decido di aprire la lettera e leggere il contenuto molto attentamente non perdendomi alcun dettaglio.

"Caro figlio mio do questa lettera alla tua mamma con la speranza che lei un giorno te la possa leggere.

Oggi è il giorno più bello della mia vita perché sei venuto al mondo tu, ma allo stesso tempo il più triste sei nato tu figlio mio ma non posso essere presente per te al momento del tuo incontro con la vita.

Ho sperato fino all'ultimo di essere accanto alla tua mamma bellissima come una dea ho sperato fino all'ultimo di essere accanto a lei avrei voluto dividere questo dolore.

Nella vita ho fatto tante cose sbagliate ma tu sei la mia salvezza non vedo l'ora di poter rivederti presto e aggiustare tutto anche con la tua bellissima mamma Fatima e diventare una famiglia felice.

Il tuo caro papà Nito valdi."

Butto quella lettera a terra anche se avrei voluto strapparla in mille pezzi ma non è giusto nei confronti del mio bambino se lui in futuro vorrà conoscere il suo papà io non sono nessuno per impedirlo se vuole avere un legame con lui che lo faccia ma per me è morto quel mostro il male che mi ha fatto non lo dimenticherò mai.

Mi siedo sul letto e mi messaggio le tempie nervosa Beatrice si mette accanto a me e mi stringe a se con fare materno anche io in questo momento avrei voluto tanto l'abbraccio di mia madre.

Beatrice: non puoi provare per sempre rancore.
Fatima: ma tu che se ne sai di quello che ho passato.

Mille flashback si innescano nella mia mente quei brutti momenti che ho passato in casa di quel mostro di valdi.

Mi stacco fra le braccia di Beatrice e mi metto in una posizione fetale come per cercare protezione chiudo gli occhi e inizio a raccontare di quelle settimane brutte e di come ho concepito Giulio.

"Flashback attivo"

Mi trovo su questo letto rannicchiata su me stessa nuda e piangente, la porta della stanza si apre e sento i suoi passi lenti avvicinarsi sempre di più a me.

Mi ritrovo sotto di lui nuda con le gambe spalancate mentre lui mi penetra con spinte violente e secche.

Urlo dal dolore non essendo lubricata lui mi guarda negli occhi mentre mi sussurra una parola...

Nito: avremo un figlio tutto nostro!

Chiudo gli occhi disgustata da lui spero che tutto questo finisca presto.

"Fine flashback"

Scoppio a piangere istericamente dopo che ho raccontato tutto per filo e per segno a Beatrice di quella terribile esperienza insieme a Nito valdi scoprendo infine di essere incinta di lui.

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