Capitolo 35

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Fatima pov's

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Fatima pov's

Lentamente apro i miei occhi e metto a fuoco lentamente mi trovo nella mia stanza al mio fianco c'è Beatrice che mi stringe la mano.

E noto solo ora che nella stanza c'era un dottore mi metto seduta mentre aspetto che mi dica qualcosa sulla mia salute fisica.

Faccio un piccolo sorriso sono molto contenta di essere ritornata con mia sorella e di essere scappata dalle grinfie di quel pazzo.

Beatrice: dottore allora come sta mia sorella?
Fatima: già dottore mi sento molto stanca.
Dottore: si perché sei incinta Fatima!
Fatima: ma come incinta?
Dottore: dai controlli che ti ho fatto dentro di te c'è un piccolo feto!

Il sorriso che era spuntato sul mio viso era scomparso le mie labbra iniziano a tremare anche mia sorella abbassa la testa amareggiata questa parola rimbomba nella mia testa incinta.

Delle lacrime scendono dal mio viso non voglio un figlio da quel mostro sono sconvolta da questa notizia Beatrice si riprende dal suo shock si alza in piedi dicendo al dottore che l'avremmo richiamato in serata per altri controlli.

Mia sorella esce dalla camera per accompagnare il dottore inizio a guardare il vuoto non è facile per niente farsi scendere giù questa notizia, mentre continuo a fissare il vuoto nella stanza rientra di nuovo Beatrice si mette accanto a me sventolandomi una mano davanti al viso.

Ritorno alla realtà riporto il mio sguardo su di lei.

Fatima: perché mi guardi così?
Beatrice: non so cosa è successo fra di voi in queste settimane!

Stizzita mi alzo dal letto uno scatto di ira lancio contro la parete la sedia Beatrice si alza spaventata mi guarda scioccata..

Gli punto un dito contro mentre lacrime amare scorrono dai miei occhi con voce rotta dal pianto inizio a raccontargli.

Fatima: violenze su violenze!mattina e sera sono stata perfino picchiata da lui! Ti racconto solo questo non mi va di continuare ora ti chiedo di farmi un favore lasciami un po' sola ho bisogno di metabolizzare.
Beatrice: la mia mano non lascerà mai la tua!

Non rispondo finalmente resto da sola mi metto a letto guardando il soffitto su di me, non è vero che tutto passa ma con il tempo il dolore si alleggerisce impariamo a sopportare i dolori. Il tempo metterà a tacere certi pensieri e dolori.

Il dolore è una parte di noi che nel bene e nel male sarà sempre una parte integrante di noi niente passa ma si va avanti.

Da certe batoste è difficile riprendersi per di più incinta dopo aver subito varie violenze sessuali non è facile un nodo troppo stretto da mandare giù.

In questo momento mi sento che la vita mi sta mettendo a dura prova e voglia vedere fin quando io resisto.

Mi giro su un fianco mentre faccio scendere una mano sul mio ventre ancora piatto.

Vedo che fuori e notte l'ora in cui lui mi violentava sempre i ricordi mi invadono mentre provo ribrezzo.

"Flashback"

E calata la notte sono rivolta con lo sguardo verso la finestra,  mentre Nito è dentro di me che mi tiene le gambe aperte mentre mi penetra con violenza.

Nito: mi ami?
Fatima: si!
Nito: avremo un figlio tutto nostro!

E spingeva con violenza dentro di me anche durante i rapporti sessuali obbligati da lui non posso fare a meno di scoppiare in lacrime mentre lui mi penetrava con rabbia.

" fine flashback"

Fatima: un figlio tuo mai!

In futuro se mai mi innamorerò e incontrerò un uomo voglio solo che si prenda cura del mio cuore che già mi e stato distrutto troppe volte.

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