Capitolo 12

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Beatrice pov's

Sono tornata a casa dopo aver assistito al funerale di quel figlio di puttana ma che ne sa Fatima di quello che mi ha fatto passare da quando avevo solo 15 anni

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Sono tornata a casa dopo aver assistito al funerale di quel figlio di puttana ma che ne sa Fatima di quello che mi ha fatto passare da quando avevo solo 15 anni.

Solo dolore mi ha causato non si è mai comportato da padre nei miei confronti Fatima non sa ma fin da quando ero adolescente sono stata l'ossessione di quel mostro che non posso chiamare nemmeno padre ho sempre subito in silenzio dopo la morte di mamma peggio mi considerava sua moglie.

Poi è arrivata Fatima la mia spalla forte in lei mi sono rivista quando lei ha provato sulla sua pelle la violenza sessuale di quel pazzo ho visto me piccolina.

Un giorno sarò coraggiosa anche io e dirò perché di tanto odio mi aprirò con mia sorella lei nel bene e nel male e sempre stata al mio fianco merita di sapere.

Fatima adorava Michele perché a lei la trattava bene si comportava da padre solo con me si è comportato da animale.

"Passato"

Mi chiamo Beatrice voglio raccontare la mia storia sono una ragazzina di 15 anni e non sono come tutte le ragazze della mia età mia madre è a malata e sta a letto quindi io bado a lei e alla casa e alla mia sorellina Fatima.

Come tutte le mattine mi alzo solo con la camicia da notte addosso vado in cucina e trovo mio padre seduto a bere il caffè.

Beatrice: buongiorno papà!

Mi arriva uno schiaffo in pieno viso i miei occhi diventano lucidi appoggio una mano sulla mia guancia diventata ormai rossa.

Michele: tu alle 7:00 ti devi svegliare no quanto ti pare a te!

Annuisco prendo la sua tazzina di caffè oramai vuota e la inizio a lavare sento la sua presenza dietro di me lo sento mettere una mano sul mio sedere e palparlo mi giro verso di lui e lo allontano.

Beatrice: metti le mani apposto!
Michele: e perché non posso mostrarti il bene mio?
Beatrice: tu sei malato!

Vado a vedere mamma come sta vedo che sta già sveglia mi avvicino a lei apro le finestre facendo cambiare l'aria la lavo un po' e la rivesto.

Quel mostro è andato via perché ho sentito sbattere la porta segno che è andato via,vado nella mia stanza e mi vesto indossando un vestito a fiori prendo le mie cose che mi servono.

Vado da Fatima e gli faccio l'ordine di sistemare casa e di dare un occhiata a mamma.

Inizio a camminare per il paese per arrivare al banco di frutta dove lavoro, arrivo metto il grembiule e inizio a spicciare le signore che arrivano al banco.

Verso le 14:00 vado via dal banco della frutta mi prendo il mio salario e vado via mi avvio al palazzo e per strada incontro Marisa una mia amica stretta.

Arriviamo all'appartamento io pulisco le scale e il pianerottolo e spolvero i tappeti mentre Marisa stende le lavatrici.

Ci prendiamo il salario ed andiamo via saluto Marisa e cambio strada vado dalla signora Concetta gli devo fare una piccola siringa ed è finita la mia giornata lavorativa.

Ho 15 anni ma sembro già una donna di 30 anni decido di non pensarci più di tanto mi fermo a prendere qualcosa alla bottega e mi avvio verso casa.

Arrivo a casa chiudo la porta mi metto il grembiule e inizio a preparare qualcosa per la cena che subito si sono fatte le 18:00.

A cena siamo solo io e Fatima a mamma glielo abbiamo portato a letto dopo aver finito di mangiare un pezzo di carne con un poco di insalata vicino sparecchio e metto a lavare le cose.

Fatima e andata già a letto domani alle 6 deve svegliarsi per andare a lavorare nella lavanderia a stirare il mostro ha deciso.

Verso le 22:00 vado anche io a letto mi metto la mia camicia da notte e mi metto a letto cadendo nelle braccia di morfeo.

Nella notte sento una presenza vicino a me apro di scatto gli occhi e lo trovo nel letto con me già so cosa vuole da me si mette dietro di me ed entra con una spinta secca gemo di dolore mi metto a guardare la finestra mentre sento i suoi gemiti di piacere.

Dopo un po' ha finito sento il suo liquido dentro di me mi alzo dal letto per pulirmi mentre lui si riabbottona i pantaloni.

Viene verso di me mi fa una piccola carezza sulla guancia mentre assumo un espressione disgustata.

Michele: poi dici che non ti voglio bene!
Beatrice: non è con me che lo devi fare!
Michele: tua madre è più morta che viva ci siete tu e la bella Fatima!
Beatrice: a Fatima non la devi toccare piuttosto vai a buttane!

Esce dalla mia stanza mentre io cado sulle ginocchia quando mi libererò di lui ti prego Gesù stanca e umiliata per l'ennesima volta preferisco dormire per terra che dormire nel letto dove ci è stato lui.

"Fine passato"

Asciugo le copiose lacrime che mi sono scese mentre sto per salire per andare in camera nel corridoio vedo che c'è un suo quadro appeso lo prendo e con rabbia lo sbatto a terra e ci sputo anche sopra.

Beatrice: per fortuna dio mi ha fatto la grazia ti ha tolto davanti agli occhi nostri!

Ossessione fataleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora