Capitolo 14

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Fatima pov's

Mi trovo nel negozio a lavorare stamattina ho iniziato presto le clienti sono molto esigenti in vista del grande gala che si terrà a Villa Fontamara la casa di Giulio

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Mi trovo nel negozio a lavorare stamattina ho iniziato presto le clienti sono molto esigenti in vista del grande gala che si terrà a Villa Fontamara la casa di Giulio.

Mentre sistemo gli ultimi vestiti appena arrivati sullo scaffale sento la campanella del negozio suonare segno che è entrato qualcuno.

Mi giro e rimango pietrificata davanti a me il mio incubo quello che mi ha tolto la purezza, lo fisso con disprezzo mentre lui assume una espressione maliziosa, vorrei picchiarlo ma mantengo un profilo basso per non dare nell'occhio.

Nito : ciao Fatima ci rivediamo finalmente!
Fatima: che ci fai tu qui chi ti ha detto che lavoro qui?
Nito: io so tutto specialmente se si tratta di te!
Fatima: vattene immediatamente e lasciami in pace!
Nito: che cazzo ci fai con Giulio Fontamara io devo essere l'uomo al tuo fianco!
Fatima: tu sei un uomo di niente mi hai violentata e sfregiata il viso tu sei pazzo!
Nito: tu dovevi capire che appartieni a me!

Provo a scappare da lui ma vengo scaraventata contro la parete del negozio gemendo dal dolore per l'urto tutte le persone nel negozio si sono girate verso di noi io sono intrappolata tra le sue braccia mentre ci guardiamo negli occhi.

Nito: ascoltami molto attentamente Fatima non te lo ripeterò tu sei mia e con te ci faccio ciò che voglio ammettilo anche tu sei fatta per stare al mio fianco!
Fatima: non sei adatto a stare accanto a me sei un mafioso e per di più mi brutalmente violentata per te proverò solo odio e disprezzo!

Pronuncio queste parole con schifo lui alza la mano e mi colpisce mentre le altre signore gridano sorprese io non ho reazione lo fisso con le lacrime agli occhi.

Nito: quella notte ti sentivo che urlavi dal piacere e tremavi sotto di me ammettilo ti è piaciuto essere scopata in quel modo da me!
Fatima: urlavo per il dolore e tremavo per lo schifo che mi facevi!

Provo a scappare dalle sua braccia ma mi riafferra di nuovo ma all'improvviso sentiamo la voce di Giulio che cammina con sicurezza verso di noi lui è Nito sono faccia a faccia mentre io corro fra le braccia di Teresa che mi stringe a se.

Giulio: smettila di infastidire la mia futura moglie!
Nito: questo è tutto da vedere Fontamara!

Dette queste parole con camminata sicura esce fuori dal negozio mentre io sono ancora fra le braccia di Teresa tremando lo guardo mentre lui mi rassicura.

Teresa: non e successo nulla Fatima è passato!
Giulio: con me non devi temerlo!

Dopo un po' che le acque si sono calmate nel negozio fa il suo ingresso una signora dai capelli biondi estremamente elegante che fa segno a me e Giulio di salire al piano di sopra.

Entriamo in una specie di ufficio e si siede ci fa segno di fare la stessa cosa a me e Giulio facciamo come ci dice mentre lei inizia a parlare con sguardo freddo e con voce sicura esclama...

Elena: è stato un grave errore assumerla!
Giulio: qui ti contraddico cara mamma la colpa non è di Fatima e ne di Teresa, Fatima stava svolgendo il suo lavoro!
Elena: la vita privata resta fuori dal lavoro!
Fatima: mi scusi signora fontamara ma io ho una famiglia da mantenere non posso perdere questo lavoro!
Giulio: quel uomo mamma la violentata e sfregiata Fatima è una vittima dell'ossessione malata di quel uomo!
Elena: tu mi piaci Fatima di questo mi dispiace di quello che ti ha fatto quel essere la bellezza non è un reato potete andare ragazzi!

Tirò un sospiro di sollievo e usciamo dal ufficio vado al piano di sotto rivado alla mia postazione e proseguo la mia giornata normalmente.

Ma all'improvviso entra un fattorino con un mazzo di rose rosse enorme e viene verso di me e me lo consegna lo guardo senza capire nulla mi fa un sorriso e va via.

Tutta contenta apro e dentro c'è un biglietto lo leggo ad alta voce per farmi sentire dalla vipera che sta affianco a me mentre mi guarda con invidia.

" queste rose sono per la ragazza più bella della Sicilia"

La vedo che gira gli occhi verso l'alto e se ne va arrabbiata ah l'invidia schiatta cara Ada scoppio a ridere rimetto il biglietto nelle rose e me le conservo.

Ossessione fataleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora