Capitolo 19

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Fatima pov's

È passata una settimana ormai mi sono ambientata molto bene in casa Fontamara io e Giulio ci siamo avvicinati molto di più, ho fatto anche un piccolo cambiamento radicale al mio aspetto ho messo su un po' di peso questo non mi dispiace e ho fatto ...

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È passata una settimana ormai mi sono ambientata molto bene in casa Fontamara io e Giulio ci siamo avvicinati molto di più, ho fatto anche un piccolo cambiamento radicale al mio aspetto ho messo su un po' di peso questo non mi dispiace e ho fatto un taglio corto ai miei capelli donando le mie ciocche alle associazioni per creare parrucche a donne che per colpa del cancro li hanno perduti.

In questo momento mi trovo davanti allo specchio e sto indossando il vestito che ho scelto per andare alla festa lungo di colore bianco con un grande spacco davanti.

Indosso anche una collana di perle regalata dalla signora Elena sono grata di aver trovato una suocera che mi tratta da figlia, prendo anche le scarpe un paio di tacchi peige mi do un ultima guardata allo specchio e rimango colpita mi piaccio tantissimo.

Esco dalla mia stanza e mi avvio in cucina dove mi sta aspettando Beatrice intenta a mettersi il rossetto ci tenevo che stasera venisse anche lei con me al mio fianco ma la vedo molto malinconica così mi siedo di fronte a lei e il momento di sapere tutto quello che si cela dietro quella maschera da dura.

Lei capisce che è il momento di parlare si gira verso la finestra e con voce che non avrei mai pensato di sentire da mia sorella per la prima volta la vedo piangere.

Beatrice: io so tu cosa hai passato con Nito a 15 anni l'ho vissuto sulla mia pelle con quel bastardo che ti chiamavi papà!
Fatima: io non sapevo...
Beatrice: cosa potevi sapere eri solo una bambina ora che ti ho raccontato mi sento più tranquilla con me stessa.

Ci abbracciamo forte dopo essere state un altro po sentiamo la macchina di Giulio suonare e scendiamo di sotto ci mettiamo in macchina salutiamo Giulio e la macchina parte perché siamo in ritardo.

Appoggio la testa sul finestrino e mi perdo nei miei pensieri.

Lei che ci è sempre stata o quando ho sempre avuto bisogno di una spalla su cui piangere, lei che non si è mai stancata di esserci di sopportarmi, di ascoltare i miei dolori.

Da oggi la stessa cosa io con lei Beatrice è un anima dolce e innocente non meritava tutto quel male da quel figlio di puttana.

Giulio ferma la macchina confusa ma poi guardo davanti a me e vedo che siamo già arrivati alla villa, Giulio parcheggia la macchina prende la mia mano mentre scendiamo Beatrice e al nostro fianco che si guarda intorno estasiata da tanta ricchezza.

Entriamo dentro Giulio deve andare affianco di sua madre è sua sorella Catalina mentre io e Beatrice ci sediamo sul divanetto sorseggiando un bicchiere di champagne.

Giulio, la mocciosa e la signora Elena si allontanano dalla sala credo che vanno al piano di sopra.

Beatrice dopo un po' si alza e dice che deve andare urgentemente in bagno chiamo Rosalia la domestica in cui in questa settimana ho instaurato un bellissimo rapporto di accompagnarla dato che non conosce la casa.

Essendo che sto da sola mi alzo odio stare qui dentro mi sento in gabbia così decido di andare sulla terrazza facendomi accarezzare dal venticello fresco della sera.

All'improvviso sento una giacca appoggiarsi sulla mia spalla mi giro di scatto e vedo che è quel mostro figlio di puttana di Nito valdi.

Prendo la sua giacca e me la tolgo di dosso allontanandolo da me ma lui è più forte di me mi spinge con la schiena contro la ringhiera intrappolandomi nel suo corpo.

Fatima: che ci fai qui vattene!
Nito: sono il fidanzato della piccola Catalina!
Fatima: solo lei può credere ad un idiota come te.
Nito: che c'è sei gelosa tanto lo sai il mio cuore e solo tuo!
Fatima: no io quelli come te non lo guardo nemmeno!

Dico con sorrisetto da stronza sul viso mentre lui assume una espressione delusa ma subito sostituisce con uno sguardo freddo me lo scrollo di dosso e me ne vado dentro ma da lontano lo sento urlare...

Nito: tu mi chiami e io corro!

Gli faccio il dito medio e rientro dentro mi ha delusa troppo per questo non cadrò più nella sua trappola mi ha ferita troppo e la botta finale è stata quando mi ha violentata e sfregiata con il coltello.

Per questo non mi fido degli uomini.

Ritorno dentro e vado a sedermi di nuovo accanto a Beatrice sul divano e mi rida un picchiere pieno di champagne e lo butto giù con un sorso.

Beatrice: dove stavi?
Fatima: a prendere una boccata d'aria.

La vedo annuire in sala torna di nuovo Giulio appena lo vediamo io e Beatrice ci alziamo e ci mettiamo al suo fianco.

Catalina e la signora Elena si fermano al centro della sala, Catalina appena si accorge della presenza di Nito si illumina come una bambina e lo abbraccia mentre la signora Elena stringe le mani in un pugno ma non si scompone.

Catalina: mamma ti vorrei presentare il mio fidanzato.
Nito: piacere mio signora è un onore conoscerla.
Elena: bado alle ciance lei non è benvenuto in casa mia e tu ingrata non sei più mia figlia!

Nito viene invitato ad uscire dalla festa ma prima di uscire ha dichiarato guerra alla famiglia Fontamara Catalina scoppia in lacrime seguendo sua madre ma la signora Elena non cambierà idea e decisa e forte non come la figlia che si è fatta manipolare da due paroline d'amore.

La festa è finita in fretta io e Beatrice ci facciamo accompagnare a casa ci rivedremo domani mattina ora è una cosa di famiglia che devono risolvere fra di loro.

Mentre mi spoglio dei vestiti della festa penso che anche io domani parlerò con Giulio non posso mentire a me stessa.

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