Fatima pov's
Oggi qui a casa è una giornata tranquilla Teresa e Beatrice sono uscite a fare compre in paese mentre Nihan ha portato Giulio al parco.
Nonostante siano le 18:00 qui in Sicilia il sole non ancora tramonta.
Sono seduta sul divano mentre mi messaggio le tempie continuo a guardare quella rosa rossa che mi ha mandato Rodolfo accanto c'era un biglietto scritta in lingua napoletana dove Rodolfo a vissuto anni prima di ritornare in Sicilia la sua città nativa
"E te me piac ogni cos
Carnal e pericolos
Stu desiderio me accir, ma t'aggia vasàRagion e sentiment nun ponn fa nient
Si tremman i core.Però si vas a chell chiur l'uocch e te pens
E passa nata nott, nata sigarett
Tratten'n u vas.Ije nun me arrend e te guard
Te sfior e man e me perd.stu sentiment fa dann
Chist'uocchje so' na condann
St'ammore cad ind e mann e me perd cu te.si a femmen che vonn tutt l'uommn
Chist segret rest ind a nu brivid
E dint o' fuoc tuje maggia brucià.Tuo Rodolfo".
C'era spruzzato sopra il suo profumo alla colonia prendo quella lettera e la appoggio sul divano tesa da questa situazione che si sta creando fra me e Rodolfo mi porta un vortice di emozioni lui nonostante tutto è sposato non mi permetterei mai di rovinare un matrimonio perché mi metto nei panni di Olimpia se ci fossi stata io dall'altra parte non so come mi sarei sentita.
Io con l'amore mi sento litigata perché quando una donna decide di essere cattiva e non vuole nessun uomo al suo fianco e perché un uomo la delusa e ferita nel profondo.
Tutti che si avvicinavano ma li ho sempre ignorati gli uomini sono tutti volubili e bugiardi ma io sono peggio di loro.
All'improvviso vedo la porta di casa aprirsi mi alzo di scatto nascondendo la rosa e la lettera di Rodolfo vado verso la porta e vedo che è Nihan che sta piangendo e fra le sue braccia non vedo mio figlio.
Il panico prende il sopravvento su di me vado verso di lei e la scuoto brutalmente dove cazzo sta mio figlio.
Fatima: Nihan dove cazzo e mio figlio!?
Urlo con tutta la rabbia ma lei vede con le ginocchia a terra e scoppia in un pianto la alzo da terra e la spingo contro al muro e la obbligo a guardarmi in faccia.
Fatima: l'ultima volta che te lo chiedo dimmi dove cazzo sta mio figlio!!
Nihan:l'ha preso lui Fatima mi dispiace!Cado a terra scioccata Nito ha preso mio figlio inizio ad urlare il nome di mio figlio disperata, Nihan corre in cucina a prendermi un bicchiere d'acqua e mi fa sedere sul divano, in questo momento rientrano anche Teresa e Beatrice che subito si precipitano al mio fianco Teresa schiaffeggia Nihan per essere stata un ingrata.
Mi alzo dal divano e gli punto il dito contro mi deve dire per filo e per segno di come quel figlio di puttana a preso mio figlio.
Nihan si siede accanto a Beatrice e inizia a dirmi tutto quello che e successo.
Nihan: eravamo arrivati al parco e Giulio si era addormentato accanto a me così ho preso una rivista ma mentre stavo leggendo accanto a me si è fermato un ragazzo abbiamo iniziato a parlare e dopo si è avvicinato un uomo altissimo è bello come un divo del cinema mi ha puntata una pistola alla tempia e con violenza mi ha strappato Giulio fra le mie braccia scappando via con lui io subito sono corsa qui da te!
Beatrice: vuole arrivare a te Fatima!
Teresa: aspettiamo un po' magari qualche telefonata da lui e vediamo sul da farsi!
Nihan: qua ho una lettera per te mi ha chiesto lui di dartela Fatima!Prendo quella lettera e leggo tutto il contenuto c'è in gioco mio figlio lo so e il sangue del suo sangue ma la mamma e il Dna senza mio figlio mi sta mancando l'aria.
"Per Fatima alle 20:00 fuori da casa tua".
Stringo i denti dalla rabbia guardo l'orario sul orologio da muro sono costretta ad andare non lascerò il mio bambino nelle mani di quel pazzo del suo papà.
Abbraccio mia sorella e Teresa dopo un po' mi stacco da loro e guardo con avvilimento Nihan è solo colpa sua se mio figlio si trova nelle mani di Nito quando tornerò a casa con mio figlio voglio che sia rispedita nel suo paese la colpa di questa situazione di merda è solo sua.
Annuisco e con fare tormentato mi avvio alla porta, esco fuori di casa vedo la sua macchina da lontano lampeggiarmi mi avvio verso di essa salgo in macchina Giulio mi viene riconsegnato fra le mie braccia scoppio a piangere di gioia di riavere di nuovo il bambino fra le mie braccia.
Accende la macchina e riparte spero solo che questa situazione finisca al più presto ho paura che possa ritoccarmi.
Dopo un po' la macchina si ferma davanti a una villa enorme sperduta nelle alte montagne della Sicilia spegne la macchina e scendiamo apre la porta della villa e prende mio figlio dalle mie braccia per prenderselo lui con mio figlio in braccio sembra un ragazzo più umano che ama alla follia sui figlio ma il veleno che scorre in lui è fatale.
Nito: inizia ad abituarti siamo una famiglia ora niente e nessuno mi può separare da voi siete miei!
Gli do uno schiaffo in faccia lo guardo con uno sguardo feroce lui è il nulla per me è solo il padre di mio figlio, offeso dal mio gesto mette il piccolo Giulio nella culletta presente nel salone e si avvicina a me in modo minaccioso spaventata da quello che mi potrebbe fare indietreggio ma dietro di me c'è il muro le sue mani finiscono al mio collo e con voce fredda mi sussurra...
Fatima: io non ti amerò mai ti odio per tutto quello che mi hai fatto da quando ti ho conosciuto quel maledetto giorno mi hai inflitto solo sofferenze!
Nito: imparerai ad amarmi!Si stacca da me rimango ancora inchiodata vicino al muro mentre lui con indifferenza se ne va al piano di sopra e sento sbattere una porta.
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Ossessione fatale
AcakSicilia anni trenta Nito valdi un uomo dall'infanzia difficile nel tempo diventerà un uomo freddo e spietato l'incontro con la bellissima Fatima tabacchi diventerà il suo peggior incubo Nito è ossessionato da Fatima e la vorrà sua ad ogni costo.