Era passata una settimana da quando la signorina Paddington e la sua dama erano arrivate a corte. E sebbene Folksir avesse visto molte volte in quelle lunghe giornate la prima ragazza, non poteva certo dire la stessa cosa per la seconda. Da quella prima volta nella sala del trono aveva incrociato Iris di sfuggita solo altre due volte: fuori dalla casa della divinità celeste, e quella mattina stessa, quando aveva visto le due giovani passeggiare insieme nel parco approfittando del raro tepore del sole che, in quella stagione fredda, faceva raramente la sua comparsa da dietro le nuvole sempre cariche di pioggia o neve.
Folksir non aveva quindi avuto ancora modo di presentarsi, né tantomeno di scoprire se il cammino di lei si fosse già incrociato con quello del principe Noah.
Sapeva che formalmente non si erano ancora incontrati – Iris aveva passato molto tempo con la principessa Odette e la regina durante i tè pomeridiani, ma si era ritrovata al cospetto di tutta la famiglia reale solo una volta da quando era arrivata, e Noah non c'era stato. Questo però non garantiva che non l'avessero fatto in altre circostanze.
Il fatto che il primogenito degli Hudson passasse da una settimana tutte le sue giornate al galoppo lontano da quelle mura, e che Iris sembrasse prediligere passare il suo tempo da sola piuttosto che stare con altre dame e avere così più probabilità di incontrare la nobiltà, erano cose che facevano sperare Folksir che quel primo contatto non fosse ancora avvenuto, e che una buona dose di fortuna stesse ostacolando il corso del loro destino.
Ma anche se così fosse, non era altro che rimandare l'inevitabile. Sarebbe accaduto.
Rilasciando un sospiro pesante, Folksir guardò la lettera che gli era arrivata la sera precedente e che aveva conservato nel cassetto della sua scrivania. Era la risposta a quella che lui aveva inviato sere prima, all'arrivo di Iris Larson alla corte degli Hudson, e, esattamente come lo era stata la sua, era breve, due sole parole impossibili da equivocare.
Sto arrivando.
Sapeva che non aveva il potere di fermarla, eppure desiderava farlo, desiderava chiudere le entrate di quella reggia alla regina madre Nora del vicino regno dei Valsecchi per proteggerla da qualsiasi altra idea la sua mente aveva macchinato. Aveva già perso troppo, aveva già rinunciato a troppo, e non c'era motivo che andasse lì per essere testimone del suo fallimento. Non c'era più niente che avrebbe potuto fare, non c'era mai stato niente da fare.
Folksir scosse la testa, tristemente, e riaprì il cassetto per riporre al sicuro la lettera. Lo chiuse a chiave e, come al solito, se la mise poi al collo, al sicuro. In quel cassetto c'era una vita di cui la famiglia Hudson non era a conoscenza e di cui mai avrebbe dovuto venire a conoscenza.
Il tempo di compiere quel gesto che la porta del suo studio si spalancò senza nemmeno un preavviso, e Folksir alzò lo sguardo sull'uscio, sorpreso di vedervi entrare a grandi passi il principe Noah, lo sguardo nero e furioso.
«Noah» lo richiamò, guardingo. «È successo qualcosa?»
Il ragazzo si fermò al centro della stanza, piantando le iridi nelle sue. «Tu lo sapevi?» gli chiese, irato.
Folksir inarcò un sopracciglio ma, prima di potere chiedere spiegazioni, dalla porta lasciata aperta entrò Re Mikael, lo stesso sguardo irato del figlio, e la regina Lisa, trafilata e mortificata.
«Non ti permettere più di andartene in quel modo!» sibilò il re, rivolto a suo figlio. «Neanche quando avevi sei anni abbiamo dovuto rincorrerti in questo modo! Dov'è finito il tuo rispetto?» domandò, alzando il tono di voce quasi fino a urlare.
Gli occhi del principe saettarono sul volto del padre. «Rispetto?» ribatté, allibito. «Proprio voi due parlate di rispetto, padre? Dov'è finito il vostro?» continuò, facendo passare lo sguardo su entrambi i genitori.
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Déjà vu
RomanceIris Larson, delle sue origini, non sa niente. Salvata per miracolo da un naufragio, è approdata ancora in fasce in un tranquillo paese costiero del regno dei Monvisi, che non ci ha pensato due volte ad accoglierla e crescerla come fosse sempre stat...