𝑷𝒓𝒐𝒍𝒐𝒈𝒐

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𝑷𝒓𝒐𝒍𝒐𝒈𝒐

"Il cuore, dicono, è l'ultimo a morire: certo è il primo ad essere ferito."
-Arturo Graf

Soundtrack: Traitor - Olivia Rodrigo

Dicono che la notte del ballo di fine anno sia la serata dei sogni realizzati.
Le ragazze desiderano essere invitate dal ragazzo che amano, con la speranza di ricevere un bacio, una dichiarazione d'amore da capogiro, e la promessa che quello non saranno gli ultimi attimi della loro vita. Cercano l'abito dei propri sogni, si preparano per mesi affinché tutto sia perfetto, e anche dopo anni, continuano a ricordare quel giorno con un sorriso malinconico e l'aria spensierata.
È la notte che attendo da sempre, fin da quando ne ho memoria.
Non mi sono mai definita una principessa, né sognato un principe azzurro che venisse a prendermi con un cavallo bianco. Ma questa serata... la sento speciale. Vorrei che fosse indimenticabile, come un ricordo da custodire per sempre come un tesoro prezioso.
Il mio cuore scalpita, e minuto dopo minuto, io aspetto soltanto l'arrivo di una persona.
Il mio pirata.
Nient'altro ha importanza.
È la nostra serata, e lui ha scelto me.
L'amore domina ogni angolo della sala, non c'è spazio per la tristezza.
Ma questo sentimento, vive anche dentro di me? È amore quello che sento nel petto, quando lui mi tocca e mi tiene stretta tra le sue braccia? Non è forse quello il posto più bello del mondo?
Quando sono con lui, il sorriso non mi manca mai, e qualsiasi cosa accada mi sento leggera, completa, come se fosse tutto quello di cui ho bisogno.
Chi sarà la reginetta del ballo? Chi sarà il re?
Questa è la domanda più mormorata tra le persone presenti, ed è divertente vedergli fare scommesse e supposizioni, agognando una corona che non è nient'altro che un simbolo, eppure abbastanza potente da far sognare anche la più semplice delle ragazze.
A me non interessa, voglio soltanto rifugiarmi tra le sue braccia, e dimenticarmi che l'idea del futuro mi spaventa.
Tutto quello che conta, è questo momento. Le follie che commetteremo, e i baci che ci scambieremo nei posti più appartati della scuola, sfuggendo agli occhi degli altri.
Le ragazze cominciano ad arrivare con i propri accompagnatori, e una musica dolce ci accompagna, dove tutto sembra essere magico. L'intera palestra era decorata da cima a fondo, curata nei minimi particolari.
Il tema di quest'anno è Living dreams, e sembra di essere davvero catapultati in un sogno.
Una fine nebbiolina si sparge sul movimento, dando l'impressione di essere tra le nuvole, e tende e festoni hanno i colori del rosa e dell'argento.

''Ti farò ballare fino a quando non ti faranno male i piedi, leonessa.''

Le sue parole mi riempiono la mente, e divento sempre più irrequieta, man mano che la gente comincia ad arrivare.
Di solito lui non ritarda mai.
Eppure non arriva, e la sala diventa sempre più gremita di gente.
La mia paranoia aumenta, ma non le permetto di controllarmi. Sarà solo un leggero ritardo, nulla di preoccupante, alle persone può succedere.
Arriverà, e sarà come ho sempre sognato.
I minuti però passano, e la mia favola sembra trasformarsi in un incubo.
Resto da sola in mezzo alla sala, mentre tutti non fanno altro che chiedersi lui dove sia, e perché non sia con me. Ma io non gli do ascolto, non mi lascio influenzare.
«Starà arrivando, non c'è problema» rispondo, all'ennesimo che mi domanda di lui.
Mi fido di lui, so che sarà così.
Però il tempo scorre, e io continuo a rimanere sola.
L'imbarazzo mi rende gli occhi lucidi, io comincio a tremare, e non per il freddo.
Non romperà la promessa, rendendomi lo zimbello di un'intera scuola. Lui tiene a me, lo so.
O forse, è quello di cui voleva disperatamente convincersi il mio cuore.

Passano le ore.
Sono l'unica seduta nell'angolo della sala.
Non mi sono mai sentita più delusa.
Mi rifiuto di piangere, nonostante senta i miei occhi farsi sempre più lucidi. 
«Amico, sei arrivato!»
Il mio sguardo si illumina, e quando mi alzo dalla sedia su cui mi ero appoggiata, la mia speranza si riaccende.
Lui è qui.

La mia felicità, però, dura meno di un attimo, e all'improvviso, il mio castello di sogni si infrange.
Tutto si disintegra, di me non rimane nulla.
Non è possibile, dev'essere uno scherzo.
I miei occhi si fanno più lucidi, e io scuoto la testa, come se l'immagine davanti ai miei occhi non fosse altro che un'illusione. Provo a respirare, ma buttare l'aria fuori è difficile, e il petto diventa troppo pesante, e la stanza troppo stretta.
Via.
Voglio andare via.
Voglio strapparmi di dosso questo stupido vestito che indosso, e dimenticarmi di quello che ho appena visto.
Lui è arrivato, ma non sono io quella al suo fianco.
Il mio cuore va in frantumi, è devastante.
Il dolore mi graffia la pelle, mi tira giù in un abisso di paranoie e sofferenza, da cui non riesco a scappare. Sono intrappolata, costretta a guardare una scena che rappresenta tutte le mie paure.
Le voci si fanno ovattate, e a me restano soltanto i cocci infranti di un cuore troppo buono.
Un cuore che si è fidato... e ha provato ad amare.
Il ragazzo che ho aspettato per tutta la sera è davanti a me, eppure non lo riconosco.
C'è un'altra accanto a lui.
Ho la nausea.
I nostri sguardi si incrociano, e io non ci scorgo... nulla.
Vuoti. Freddi. Indifferenti.
Come se io non esistessi. Come se non ci fossimo amati e stretti fino alla notte prima.
Provo a parlare, ma le parole non escono, e non riesco a muovere un passo.
Dev'essere uno scherzo, questo che vedo di fronte a me non è lui.
«Davian... cosa significa?»
Lui mi fissa per qualche istante, senza dire nulla.

Vi prego, fate smettere questo dolore. Portatemi via da questo inferno, che non somiglia per nulla a un sogno.

Di quel sentimento che credevo di provare... resta solo l'amaro. Un peso che mi logora dentro, facendomi sentire a pezzi.
Lui mi si avvicina, passandosi la lingua tra i denti, e io mi sento una stupida illusa, perché penso ancora che sia ancora la cosa più bella che io abbia mai visto.
Affascinante, quanto letale.
«Significa che la mia accompagnatrice non sei tu, Maisie» mi sussurra, prendendomi il mento tra le mani.
«Tu...» provo a dire qualcosa, ma tutto muore quando lui torna a guardarmi, e io mi sento persa.
Il tradimento è qualcosa che ti annienta, una sensazione che ti lascia l'amaro in bocca, senza darti tregua. La sento ovunque dentro di me, e mi fa venire voglia di urlare.
«Questo è quello che succede a vivere nel mondo dei sogni, Maisie. Ti dimentichi che la realtà non è sempre come vuoi, e molte volte riserva spiacevoli sorprese».
Vorrei gridare fino a squarciare il cielo, nella speranza che la sofferenza si attenui, e io smetta di bruciare.
«Sei... sei uno stronzo!»
Per la prima volta nella mia vita, alzo la voce.
Il mio tono è rotto, completamente distrutto, e l'unica cosa che ottengo da lui, è un'occhiata veloce. Non riesce neanche a guardarmi.
«Mai detto il contrario, leonessa. Se non l'avessi capito, questa cosa che abbiamo, finisce qui. Vai per la tua strada, e non voltarti indietro».
Ogni mia speranza si infrange, e il mio cuore colleziona la sua prima cicatrice.
Non sarei mai stata la reginetta del ballo.
Sono la regina dei cuori spezzati.

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