𝑪𝒂𝒑𝒊𝒕𝒐𝒍𝒐 𝟐𝟖: 𝑺𝒐𝒍𝒐 𝒕𝒓𝒆 𝒔𝒆𝒄𝒐𝒏𝒅𝒊 𝒑𝒆𝒓 𝒓𝒂𝒈𝒈𝒊𝒖𝒏𝒈𝒆𝒓𝒍𝒐.

1.3K 80 117
                                    

"E se vale la pena rischiare, io mi gioco anche l'ultimo frammento di cuore."

-Che Guevara

Soundtrack: Don't Blame Me – Taylor Swift

Convivere con l'ansia è una battaglia incessante, e io continuo a uscirne sconfitta

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Convivere con l'ansia è una battaglia incessante, e io continuo a uscirne sconfitta.
Mi sveglio nel bel mezzo della notte in affanno, col battito a mille e il fiato mozzato, assieme a quella sensazione che ti stringe lo stomaco, e mi accompagna poi per tutta la giornata. Quando il groppo in gola diventa insostenibile, quando mi ritrovo a piangere senza che nessuno mi veda, senza che nessuno sappia quanto fa male sentirsi mancare l'aria e stridere il cuore.

Vorrei poterlo controllare, vorrei essere migliore... ma fallisco ogni volta.
Vince lei, mi tiene in gabbia.

Come adesso che cerco di regolarizzare il respiro, di far entrare aria nei polmoni e smetterla di fissare il vuoto, perfettamente inerme. Vorrei poter dire al mio corpo di muoversi, però non succede niente. Vorrei avere la mente fredda per reagire e tornare a vedere nitido davanti ai miei occhi, invece che soffocare dentro questo turbinio di emozioni che non controllo.

Ho bisogno di tornare in me.
Non posso perderlo.
Devo reagire.

Non so se sia la scelta giusta, ma è l'unica possibile.
Ho solo tre secondi per raggiungerlo.
Inizio a correre.

Qualche ora prima, la mattina.

Quando le giornate sono una merda, te lo senti fin dal momento in cui riapri gli occhi, e così è stato.
Mentre facevo colazione, mi si è rovesciato addosso il caffè bollente sulla mia maglia preferita, eppure ho cercato di fare finta di niente. Arrivata in atelier, mi sono resa conto che uno degli abiti della mia nuova collezione non vestiva bene e c'era un errore di confezione, quindi è completamente da rifare. Una cliente mi ha dato buca dieci minuti prima del suo appuntamento... e porca puttana, ho dimenticato di portarmi il pranzo.

Direi che non potrebbe andare peggio, almeno fino a quando non apro Instagram, e vedo che quella gatta morta di Karol ha pensato bene di repostare una foto sua e di Davian, continuando a pubblicizzare la loro canzone.

La odio.

Sbuffo, e getto il telefono sul bancone prima di legarmi i capelli in una coda alta. Devo soltanto cercare di arrivare alla fine di questa giornata infernale senza avere un esaurimento nervoso, non dovrebbe essere difficile.
A volte ci sono delle giornate che sembrano infinite, e altre che invece ho l'impressione che finiscano troppo in fretta. Oggi è decisamente la prima.

La cosa positiva è che l'affluenza al mio negozio inizia a vedersi, tanto che ho dovuto assumere una ragazza che mi aiuti a stare dietro alle vendite e a tenere in ordine l'atelier mentre io sono a lavoro nel mio ufficio nel retro. Non è stato semplice trovarne una davvero interessata al posto, dato che la maggior parte dei curriculum arrivavano da persone che volevano essere qui solo per sperare di vedere Davian, o spillarmi informazioni. Sono stati giorni di colloqui davvero snervanti, ma sono contenta della scelta che ho fatto.

Harder to ForgetDove le storie prendono vita. Scoprilo ora