𝑪𝒂𝒑𝒊𝒕𝒐𝒍𝒐 𝟏𝟓: 𝑸𝒖𝒆𝒊 𝒎𝒂𝒍𝒆𝒅𝒆𝒕𝒕𝒊 𝒓𝒊𝒄𝒐𝒓𝒅𝒊

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"Quando non sarai più parte di me, ritaglierò dal tuo ricordo tante piccole stelle, allora il cielo sarà così bello che tutto il mondo si innamorerà della notte."

-William Shakespeare

Soundtrack: Kindly Calm Me Down – Meghan Trainor

Evito Davian per giorni dopo quello che è successo nel camerino

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Evito Davian per giorni dopo quello che è successo nel camerino.
Non importa quante volte abbia cercato di chiamarmi, o quanti messaggi mi abbia lasciato, io continuo a fare finta di niente, nella speranza di poter cancellare quello che è successo.

Come se potessi.

L'effetto dell'orgasmo che mi ha regalato mi ha tormentato per tutta la notte senza darmi tregua. Il suo sguardo famelico, la sua mano stretta attorno al collo, le dita che mi esploravano e mi riempivano come se fossero state create per quello.

Dio, non posso ripensarci.

Il problema è che non mi è sembrato minimamente abbastanza, ed è stato quello a spaventarmi più di ogni altra cosa. Vorrei poter dire che avessi dimenticato come lui riusciva a farmi sentire, la semplicità con cui sapeva portarmi in paradiso con un solo sguardo, o una sola carezza... ma non l'ho mai fatto.

Il mio stupido cuore ha sempre ricordato, nonostante tutto il dolore che ne seguiva.
E in giorni come questo, quei momenti tornano a tormentarmi come fantasmi silenziosi che mi riportano indietro nel tempo, in un passato da cui cerco di sfuggire.
Nei giorni in cui credevo che tutto sarebbe andato per il meglio.

**

«Voglio portarti in un posto» mi dice Davian, comparendo all'improvviso di fronte al mio armadietto.

Usciamo insieme da poco più di un mese, e non mi sono ancora abituata all'idea. Mi sembra di sognare a occhi aperti, in attesa che qualcuno mi svegli.
Ha il solito aspetto trasandato di sempre, con una maglietta grigia dei Guns N' Roses e un paio di jeans strappati sulle ginocchia, eppure riesce comunque a essere attraente. Ha un sorrisetto sfacciato sulle labbra, e approfitta della mia distrazione per stamparmi un bacio a stampo sulle labbra, facendomi arrossire.

«Oggi non posso. Devo studiare per il test di letteratura. Sarà difficilissimo, e sono già indietro» sbuffo, cercando di non cedere alla tentazione.

«Possiamo studiare domani insieme» mi propone con un'espressione maliziosa che conosco bene.

«Sei poco credibile, pirata» brontolo, nascondendo una risata.

L'ultima volta che abbiamo provato a studiare insieme... i nostri piani sono andati tragicamente a monte.

Non che mi sia dispiaciuto, sia chiaro.
Lui finge di essere offeso, e si porta una mano sul cuore, seguendomi in corridoio.

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