𝑪𝒂𝒑𝒊𝒕𝒐𝒍𝒐 𝟏𝟖: 𝑸𝒖𝒂𝒏𝒅𝒐 𝒔𝒊 𝒕𝒓𝒂𝒕𝒕𝒂 𝒅𝒊 𝒍𝒖𝒊, 𝒊𝒍 𝒄𝒖𝒐𝒓𝒆 𝒏𝒐𝒏 𝒔𝒆𝒏𝒕𝒆 𝒓𝒂𝒈𝒊𝒐𝒏𝒊.

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"Sapeva come ci si sentiva a tremare così prima di toccare qualcuno. Un desiderio così acuto che è diventato disperazione."
-Holly Black

Soundtrack: Heartburn – Wafia

Soundtrack: Heartburn – Wafia

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«Col cazzo».

L'ultima cosa che voglio è dividere il letto con Davian.

La pioggia però continua a battere incessante sul parabrezza della macchina, mandando in frantumi ogni mia vana speranza di poter trovare un'altra soluzione.

«Dimmi, stilista, quale alternativa proponi?» mi domanda Davian con un velato tono ironico che mi fa venire voglia di prenderlo a pugni.

«Potremmo dormire nella tua stupida auto sportiva» sbuffo, incrociando le braccia al petto.

«Ti credevo più intelligente di così».

Fino a due minuti fa, ero pronta a festeggiare per la possibilità di poter finalmente organizzare una mia sfilata e avere un piccolo spazio su Vogue, mentre adesso vorrei solo sprofondare, perché l'idea di dover passare un'intera notte con il ragazzo accanto a me mi manda in panico.

Non voglio rivivere la sensazione del suo corpo stretto al mio, e dovermi poi abituare di nuovo alla sua assenza e a un letto vuoto.

Sarà soltanto una notte, Maisie. Rassegnati.

Un lampo squarcia il cielo, e mi dà la possibilità di poter ammirare il profilo di Davian, senza essere scoperta. Mi piace guardarlo quando nessuno può giudicarmi, o quando lui non può notare quanto sia difficile per me ignorarlo e fingere che mi sia indifferente. Sarebbe più semplice se non fossi attratta da ogni suo singolo dettaglio, a partire dalla mascella squadrata con l'accenno di barba, le spalle larghe e rigide, per finire alle mani grosse che stringono il volante... e che hanno accarezzato me per tutta la notte.

Se lascio libera la mente di vagare, torna sul modo in cui i suoi palmi mi hanno stretta a sé quando è arrivato alle mie spalle per proteggermi, al suo tono di voce minaccioso, o a come i nostri corpi non hanno fatto altro che sfiorarsi continuamente, mentre la musica rendeva i pensieri offuscati e confusi, dandomi la possibilità di vivermi il momento senza pensare alle conseguenze. Lui rappresenta la tentazione peggiore a cui cedere, e quando cerco un minimo di rimorso dentro di me, non lo trovo. Volevo quello che è successo tra di noi, ogni parola, ogni tocco e ogni sguardo.

Cosa farai quando il contratto finirà?

Quella consapevolezza mi riporta alla realtà, ricordandomi quanto sia pericoloso lasciarsi trasportare verso il baratro, perché non ci sarà nessuno ad attutire la mia caduta, e io tornerò a sanguinare per lui.

«Sei sicuro che ci sia qualcosa nelle vicinanze? Non voglio diventare la protagonista di un film horror» brontolo, tentando di scorgere qualcosa fuori dal finestrino, ma la pioggia è talmente densa che non riesco a capire neanche dove mi trovo.

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